In una mossa non esattamente a sorpresa abbiamo appreso nelle ultime ore della completa acquisizione da parte del gigante dell’e-commerce cinese, Alibaba, del restante pacchetto di azioni di UCWeb, responsabile dello sviluppo di UC Browser, che conta oltre 500 milioni di utenti nel mondo concentrati soprattutto in Cina, India e nel resto dell’Asia.
Alibaba aveva già mosso i primi passi in questa direzione nel 2009 con un discreto investimento nell’allora promettente start-up. Non più tardi di qualche mese fa Jack Ma, l’ambizioso fondatore di Alibaba, era entrato nel consiglio di amministrazione dell’azienda dedicata al mobile web e ad Aprile di quest’anno aveva portato la propria quota fino al 66 per cento. Con quest’ultima mossa la proprietà è ora completa e serve a fondare UC Mobile Business Group nella quale andranno a confluire tutte le operazioni più importanti relative all’offerta di servizi e contenuti per il settore mobile dell’astro nascente del panorama tecnologico cinese, il quale a breve dovrebbe quotarsi in America con un valore che gli analisti stimano oscillare tra i 150 ed i 250 miliardi di dollari.
Piccoli (ma non tanto piccoli) Google crescono, quindi.
UCWeb non sarà solamente società sviluppatrice dell’omonimo browser mobile e dello store di applicazioni ma raggrupperà tutte le operazioni che ruotano attorno alla ricerca, con l’accento sul recentemente presentato m.sm.cn, che punta a contrastare Baidu, ai servizi di localizzazione che sfrutteranno la tecnologia dell’altro recente acquisto di Alibaba, AutoNavi, giochi, ebooks e altro. Tutto concentrato ad espandere l’impero di Alibaba nel settore mobile in Cina, nel resto dell’Asia e nel futuro prossimo in Europa e nel resto del Mondo.
E’ lecito pensare che si potrebbe a breve assistere ad operazioni incentrate su un’offerta completa a livello mobile, con l’esposizione di un enorme ecosistema di servizi e contenuti su smartphone, tablet o Smart TV dotati di un brand proprio in grado di contrastare altri giganti dell’industria come Google, Apple e Amazon o anche l’ambiziosa Xiaomi che imperterrita prosegue nella propria operazione di espansione globale della propria piattaforma.
Una conferma, forse, più o meno diretta, della necessità di Google di schiacciare sull’acceleratore e presentare al mondo la sua personalissima offerta che, secondo rumors, dovrebbe ruotare attorno al nome di Android Silver.