L’ecosistema Android è oramai disponibile su oltre l’80% degli smartphone mondiali e, come ben sapete, non tutte le versioni esistenti di Android sono uguali. Non stiamo parlando di differenze intrinseche tra release, come da Android 4.0 e Android 4.4 ad esempio, ma parliamo di differenze tra sistemi Android presenti sui dispositivi Samsung e quello presente sui dispositivi LG, Sony, Nexus eccetera.
Ogni produttore crea la “propria versione di Android” e la personalizza al massimo, aggiungendo spesso e volentieri funzionalità e applicazioni native che possono piacere o infastidire. Chi vuole provare l’esperienza nuda e cruda di Android, usarlo così come è concepito senza fronzoli né personalizzazioni, allora dovrà affidarsi a un dispositivo Nexus. In questi anni, soprattutto con l’arrivo di Android 4.0, Google ha notevolmente migliorato l’esperienza utente offerta dal suo sistema operativo mobile ed è intervenuta colmando moltissime lacune o imperfezioni che regnavano su release precedenti.
Android stock (ovvero Android puro) come lo conosciamo oggi è disponibile nella versione 4.4.2 KitKat ma non può essere considerato ancora perfetto, perlomeno personalmente parlando. Quali sono gli aspetti in cui Android stock è ancora carente, cosa deve perfezionare Google? Andiamo a scoprirlo insieme.
Multitasking
Una grave mancanza, a mio avviso, è l’impossibilità di eseguire più applicazioni contemporaneamente. E intendo due applicazioni insieme, nello stesso istante e nella stessa finestra, non un processo in background e l’altro attivo sul display dell’utente. A mio avviso questa è forse la lacuna più grave a cui (spero) Google lavorerà nei prossimi mesi. Immaginate di possedere un bel tablet Nexus (Nexus 7 o Nexus 10): tutto quel ben di Dio, quel super display e poi non potete affiancare due o più applicazioni sulla stessa schermata? Significa limitarne le potenzialità, non poter sfruttare a pieno il tablet e – volendo – lo stesso discorso può essere fatto anche per gli smartphone.
Samsung è stata l’unica che ha avuto il coraggio di creare un multitasking con la sua funzionalità Multi Window che permette di eseguire due applicazioni contemporaneamente: certo, non funziona con tutte le app ma è già un bel tentativo. Android == Google e Google può “imporre” un multitasking del genere, magari promuovendo API per gli sviluppatori che potranno essere sfruttate per rendere le applicazioni “ridimensionabili” e quindi applicabili a un sistema di più finestre aperte sullo schermo del proprio smartphone o tablet, contemporaneamente.
Permessi
Alcune custom ROM, come la CyanogenMod, stanno lavorando da anni ad un gestore di permessi in grado di offrire all’utente la possibilità di acconsentire o meno alcune autorizzazioni alle applicazione e giochi scaricati. Perché un gioco di corsa dovrebbe chiedere l’accesso alla mia rubrica dei contatti? Onde evitare spiacevoli inconvenienti, come successo con la famosa app Brightest Torcia, sarebbe ideale aggiungere un bel gestore dei permessi per le app installate nel sistema.
App Ops, che purtroppo ha smesso di funzionare con Android 4.4.2 (almeno per il momento), sembrava essere una soluzione al problema ma poi Google ha deciso di ribadire il concetto che si tratta di un semplice strumento a disposizione per gli sviluppatori e tale deve rimanere. Attualmente è possibile ovviare al problema grazie a Xposed Framework di cui abbiamo già parlato in alcune guide dedicate che trovate di seguito:
- Xposed Framework – App Settings: sicurezza e privacy totale su Android
- Xposed Framework: esploriamo il ”Cydia” di Android
Fotocamera
Forse il punto dolente di tutta la storia dei Nexus e di Android stock, con la situazione veramente migliorata solo dopo l’arrivo di un aggiornamento ad Android 4.4.2 KitKat dedicato al Nexus 5. A parte il sensore ottico, che comunque deve essere all’altezza della situazione, Google non ha mai puntato forte sulla fotocamera di un dispositivo e l’esempio lampante lo sono le versioni Google Play Edition degli smartphone attualmente in commercio. Le recensioni online fanno notare come le foto scattate con un Samsung Galaxy S4 GPE siano più rumorose e meno belle da vedere rispetto a una foto scattata con il Samsung Galaxy S4 normale: questo lascia intendere che un intervento a livello software potrebbe migliorare di molto la situazione.
Google dovrà dunque lavorare sull’ottimizzazione, ma non solo! Il menu della fotocamera a disposizione degli utenti è davvero scarno e poco pratico: spesso per abilitare una funzionalità (come la scena) c’è bisogno di qualche tap di troppo e forse sarebbe meglio che BigG iniziasse a pensare a una interfaccia più intuitiva e pratica.
Queste funzionalità e difetti che ho elencato sono, naturalmente, frutto di un parere personale che magari molti di voi possono condividere o meno. Fateci sapere cosa ne pensate, esprimete liberamente il vostro pensiero e diteci dove – secondo voi – Google dovrebbe intervenire per migliorare Android.