Categorie
Android

Xposed per Android: croce o delizia?

Xposed è un framework modificato che va ad agire direttamente sul sistema, evitando di dover modificare i singoli .apk delle applicazioni. I suoi campi di applicazione sono molti: si può modificare la UI di sistema o aggiungere funzioni ad un’applicazione. Altro utilizzo molto diffuso è cercare di aumentare la durata della batteria tramite appositi moduli.  

Sono proprio i moduli il punto cardine: se lo installiamo sul nostro smartphone nulla cambia se non attiviamo moduli. A volte sono disponibili su Playstore altre su Xda o direttamente nelle repository del sito ufficiale. A livello di interfaccia il tutto viene controllato da una comoda app: XposedInstaller. Potete già scaricarla da questo link perché ci servirà se deciderete di installarlo.

Xposed

Ora che sappiamo a grandi linee come Xposed funziona all’interno del nostro Android, andiamo a vedere come installarlo.

Xposed

Cos’è un Framework e come lavora Xposed

Il Framework è un set di API (application programming interface), documentazioni che accompagnano le librerie e spiegano come utilizzare la libreria stessa. E’ composto da strumenti per  progettare la UI, come pulsanti, campi di testo o riquadri di immagine e da strumenti di sistema come gli intent, phone control e media player.

Un’applicazione Android non deve essere pensata come un singolo file eseguibile ma come un insieme di componenti collegati in fase di esecuzione. Questi componenti lavorano insieme per rispondere a eventi o Intent che sono inclusi in un’applicazione o direttamente nel sistema Android.

Ogni applicazione Android contiene un file manifest.xml che elenca ogni componente incluso nell’app stessa e quale Intent, se ce ne sono, attiverà questi componenti per compiere il lavoro.

Possiamo trovare una spiegazione molto dettagliata di come Xposed funziona all’interno del sistema, che è però in inglese, a questo indirizzo. Per comodità la riassumeremo in Italiano: il cuore dell’Android Runtime è un processo chiamato Zygote ed ogni applicazione viene inizializzata come un sua copia o Fork.  Questo processo viene inizializzato da uno script /init.rc all’accensione dello smartphone.

Quando Xposed viene installato, un extended app_process eseguibile viene copiato in /system/bin. Questo processo aggiunge un jar addizionale per i classpath e i methods.

Ciò che rappresenta davvero la forza di Xposed è la possibilità di agganciare stringhe di codice ai method. Quando gli apk delle applicazioni vengo decompilati per modificarli infatti, i comandi possono essere inseriti o modificati direttamente dove si vuole.

Ovviamente l’apk deve essere ricompilata e i cambiamenti possono essere distribuiti solo con l’intero pacchetto. Con gli agganci (hook) che possono essere posizionati con Xposed il codice può essere inserito prima o dopo dei methods; questa è la grande novità, poter distribuire solo la modifica senza il pacchetto completo. 

Xposed Installer: guida all’installazione

ATTENZIONE: Per installare correttamente questa applicazione dovrete avere i permessi di root abilitati sul vostro device

Per prima cosa dobbiamo scaricare il file .zip da flashare tramite recovery. E’ disponibile su Xda a questo Thread dove trovate anche la controparte per eliminarlo dal sistema. La procedura è semplice, e quasi totalmente priva di rischi ma noi di Chimera Revo non ci assumiamo responsabilità se qualcosa  dovesse andare storto. 

Procedura

  • Riavviare in Recovery Mode
  • Flashare XposedV85
  • Riavviare il sistema

Ottimizzazione applicazioni

  • Installare XposedInstaller avendo cura di aver abilitato prima “origini sconosciute” in Impostazioni/Sicurezza

Adesso Xposed è pronto per essere utilizzato: dovrete solo trovare i moduli giusti per voi fra quelli disponibili.

[articolo id=”201838″]

Installare un modulo è davvero veloce: innanzitutto dovete scegliere quali utilizzare (qui una lista con i più utilizzati). Una volta scaricato deve essere installato come una comune applicazione: a questo punto Xposed vi chiederà di attivarlo e di riavviare lo smartphone per rendere effettivi i cambiamenti.

Alcuni utenti lamentano un problema: può capitare che all’interno dell’applicazione vi appaia Xposed is installed but not active”.  Questo pregiudica il funzionamento del sistema, ma non vi preoccupate: c’è un fix che fa giusto al caso vostro. Utilizzando Root Explorer dovete raggiungere la directory:

root/data/data/de.robv.android.xposed.installer/conf

e cancellare il file disable.

Una volta riavviato lo smartphone potrete accedere di nuovo all’applicazione e constatare che il messaggio di errore non è più presente.

Voi cosa ne pensate? Avete utilizzato o utilizzate Xposed sul vostro smartphone Android? Se si non mancate di farci conoscere la vostra esperienza!

3 risposte su “Xposed per Android: croce o delizia?”

Grazie per i commenti ragazzi.. Domani uscirà comunque un ulteriore approfondimento che era già programmato.. Verrà linkato anche qui..

Che sia un “framework modificato” lo si legge ovunque, ma vuol dire tutto o niente. Speravo in una descrizione un po’ più tecnica… cos’è un framework? Com’è strutturato quello di Android?
Due domande di cui mi sarei aspettato di trovare una risposta in questo articolo

Titolo un po’ “ingannevole”. Mi aspettavo un’analisi su quello che fa Xposed, non una guida su come installarlo e una domanda finale rivolta agli utenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *