Recentemente Instagram ha apportato una modifica ai suoi ToS: si è deciso, dopo l’acquisizione del social network da parte di Facebook, di introdurre un meccanismo di advertising pubblicitario; tale modifica, nonostante Instagram abbia detto e ribadito che il tutto si sia trattato di un’incomprensione, è arrivata agli utenti come la minaccia di vendita/utilizzo delle proprie foto a scopi pubblicitario, e quindi diffusione delle immagini non esplicitamente autorizzata a portali/aziende di terze parti.
Dopo la minaccia degli utenti di abbandonare in massa il social network, e la nascita su Twitter dell’hashtag #boycottinstagram, lo stesso Kevin Systrom – CEO e co-fondatore di Instagram – aveva diffuso un comunicato con cui smentiva il tutto, evidenziando che i nuovi ToS erano stati male interpretati dagli utenti. Sembra che l’utenza non abbia comunque gradito la modifica fatta o che non abbia addirittura creduto alla smentita ufficiale di Instagram, tant’è vero che le statistiche rese note da AppData e riportate dal New York Post parlano chiaro: Instagram avrebbe perduto, dal 24 Dicembre a ieri 28 Dicembre, la bellezza di 4 milioni di utenti attivi giornalieri, e paradossalmente il crollo “vistoso” si sarebbe verificato proprio il giorno di Natale.
Instagram dal canto suo ribatte negando fortemente il calo, motivando la sua affermazione dal fatto che «I dati non sono accurati» – ecco quanto scritto in un’email inviata a CNET – «Dal canto nostro continuiamo a vedere una crescita forte e costante sia per registrazioni sia per utenti attivi».
Purtroppo la statistica non sarà mai una scienza precisa, ma… secondo voi dove è la verità? Il calo di utenza di Instagram effettivamente non è avvenuto… o AppData ha dimostrato, con le sue statistiche, il passo falso compiuto dal social network recentemente acquistato da Facebook? Diteci la vostra!