Anche questa volta Apple, analizzando i risultati del trimestre finanziario appena trascorso, può sorridere e parlare di record: il big di Cupertino ha infatti totalizzato la bellezza di 18.4 miliardi di profitti a fronte di un guadagno di 75.9 miliardi, infrangendo così il record realizzato due trimestri fa.
Nonostante le ottime notizie, anche il big di Cupertino sarà probabilmente destinato a subire lo scoppio della bolla che, prima o poi, coinvolge un po’ tutti i produttori.
I primi segni tangibili sono arrivati lo scorso semestre, periodo in cui Apple ha venduto 74.8 milioni di iPhone nel primo trimestre di disponibilità completa di iPhone 6S e iPhone 6S plus – un modesto aumento dello 0.4% su base annua, un rallentamento notevole visti i ritmi a cui Apple ci aveva abituati.
E’ questo il motivo per cui Apple ha già previsto che per il prossimo trimestre il guadagno si aggirerà tra i 50 ed i 53 miliardi di dollari, concretizzando in tal modo il primo declino su base annua dal lontano 2003.
Declino anche per le vendite di iPad: l’iPad Pro non è riuscito a concretizzare ciò che l’azienda si aspettava, le vendite sono state del 25% inferiori rispetto al medesimo periodo dello scorso anno – con un totale di 16.1 milioni di dispositivi venduti; 4% in meno di vendite (5.3 milioni di dispositivi) anche per i Mac.
Uno spiraglio di luce arriva dalla categoria “Altri Prodotti“, la quale include Apple Watch, iPod e Apple TV: l’azienda ha infatti totalizzato un incasso record da quando questa categoria compare tra le statistiche – 4.4 miliardi, con un aumento del 44% su base trimestrale e del 62% su base annua.
Stesso discorso per la categoria Servizi (iTunes, Apple Music e via discorrendo), che vede un incremento su base trimestrale del 20% e su base annua del 27% (incassi pari a 6.1 miliardi), chiaro segnale che l’utenza continua ad essere interessata alle app ed ai servizi di ottima qualità che l’azienda offre.
Dunque un trimestre molto particolare, che Cook giustifica affermando la relativa debolezza di Apple nei mercati esterni a quello statunitense (i 2/3 degli affari arrivano dalla patria natia), oltre che le oscillazioni del cambio valuta.
Cook ha inoltre candidamente ammesso che le vendite dell’iPhone probabilmente – come già detto ad inizio articolo – non seguiranno il solito trend di crescita su base annua ma che già dal prossimo trimestre vedranno invece un calo.
Il CEO dell’azienda ha comunque sottolineato che i clienti Apple sono contenti di prodotti e servizi e che, finché l’azienda sarà in grado di offrire un’esperienza globale di prima qualità, gli utenti continueranno ad essere contenti, a comprare prodotti Apple e a spendere su iTunes, Apple Music e via discorrendo.
Insomma Apple non è sicuramente destinata al fallimento o alla chiusura tuttavia è altamente probabile che il prossimo trimestre non si potrà parlare di “guadagni più alti di sempre“.