Ben ritrovati alla quarta parte della nostra guida all’assemblaggio e alle fondamenta di un PC!
Se non l’avete ancora fatto, o se vi siete persi qualcosa, ecco qui i link precedenti:
LEGGI ANCHE | Parte 1 – La scheda madre
LEGGI ANCHE | Parte 2 – Approfondiamo la scheda madre
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Lo so, lo so, sono i ritardo clamoroso, ed è passato tanto tempo dall’ultima volta, ma non perdiamo tempo e incominciamo subito con la guida! Oggi parliamo della scheda video, una componente estremamente necessaria in certi casi, e non sempre il grande pubblico sa cosa ricercare di realmente importante.
Come per i processori, le case madri sono limitate:
- Intel
- Nvidia
- AMD
Tutte e tre producono schede per notebook, desktop e nel giro degli ultimi tempi sono uscite componenti dedicati ai tablet e agli smartphone; stiamo parlando per esempio di Tegra di NVIDIA:
LINK | Nvidia annuncia Tegra K1: GPU a 192 core e supporto per 32 e 64 bit
Nei sistemi desktop la scheda è intercambiabile e quindi possiamo acquistarne una più prestante nel caso ne avessimo bisogno, tenendo sempre in considerazione il fatto che deve poter essere gestita dal nostro sistema (ma di questo ne parleremo più avanti nel corso dell’articolo).
Questo discorso ovviamente non vale per i tablet e i notebook, che nella stragrande maggioranza delle volte hanno i chip saldati direttamente sulla board(anche se spero di vedere questo limite presto infranto, con il progetto ARA).
La scheda video
Ma a cosa serve la scheda video?
E’ il componente incaricato di trasmettere gli input video al monitor. Tutti i dispositivi elettronici ne hanno uno, ed è chiamato in molteplici modi, come GPU o VGA, in maniera non del tutto corretta in entrambi i casi. Infatti GPU è l’acronimo di Graphics Processing Unit, una componente che appartiene alla scheda video e che calcola pixel per pixel i dati da mandare allo schermo. VGA sta per Video Graphics Array, ed è un tipo di connettore scheda-monitor.
Per spedire l’input, la scheda ha bisogno appunto dell’unità calcolatrice e di un quantitativo di memoria VRAM (Video Random Access Memory) che serve a salvare temporaneamente e a gestire le immagini da visualizzare.
Le schede attualmente sul mercato hanno un attacco Pci express x16, facilmente distinguibile perchè è la più lunga presente sulla scheda madre.
Discorso che vale solo per i sistemi desktop, in quanto i notebook e i dispositivi mobili non hanno attacchi del genere e tutto è saldato.
Quando la scheda video diventa importante?
Nel 90% dei casi, i computer non hanno bisogno di una scheda prestante e potente (oltre che costosa) perchè anche quelle di fascia medio-bassa gestiscono più che bene i processi ordinari di un home PC. Per la visione di un film e la navigazione web possiamo stare tranquilli con qualsiasi scheda purché non troppo vecchia e tecnologicamente obsoleta.
Discorso diverso se parliamo di pc gaming. In questo caso la scheda video è messa a dura prova dai calcoli intensi del gioco, e per non avere problemi di fluidità necessitiamo di una buona componente. La potenza di cui abbiamo bisogno è direttamente proporzionale alla quantità di dettagli che vogliamo siano presenti nel gioco in questione. Se vogliamo giocare con le impostazioni grafiche al massimo, sarà difficile (pressoché impossibile) farlo con schede di poco valore.
Stesso discorso per la memoria VRAM, che in giochi con spazi molto ampi aiuta il caricamento veloce degli scenari ecc.
Attenzione però: avere una scheda con 2/4 GB di VRAM e una GPU poco potente è inutile se volete giocare! La memoria non è la principale fonte di potenza.
Questo è il caso dei portatili venduti nelle grandi distribuzioni, dove l’unica qualità grafica esaltata è appunto la VRAM, dimenticandosi però della GPU. Non fatevi ingannare da questo tipo di pubblicità, se vi ritrovate con una GTX 610M e 2GB di VRAM, potete scordarvi di giocare con grafica settata su ultra a qualsiasi gioco!
I requisiti delle schede video
Per funzionare correttamente, oltre a un connettore pci express x16 (che abbiamo visto sopra), i modelli più prestanti hanno bisogno di maggiore energia, e per questo dispongono di un’entrata a 6 o 8 pin che deve essere collegata all’alimentatore.
Sottolineo che ci riferiamo solo a schede video di un certo valore, solitamente per chi ha bisogno di giocare. Questo implica che l’alimentatore debba erogare una quantità di energia maggiore. Le schede minori riescono a non necessitare di energia ulteriore proprio perchè hanno prestazioni minori, che si traduce in un dispendio energetico minore.
In secondo luogo dobbiamo controllare che la scheda che siamo interessati a comprare non abbia problemi di bottleneck con il nostro processore. In parole povere la quantità di dati elaborati dalla GPU è superiore alla quantità massima che il processore può gestire: ciò capita spesso capita quando le configurazioni di PC da gaming sono sbilanciate e destiniamo troppi soldi alla GPU risparmiando su scheda madre e processore.
Se volete approfondire vi lascio la pagina di wikipedia:
LINK | Bottleneck su Wikipedia
Quindi evitate di comprare una Titan se avete a diposizione un Pentium del 2009.
Le schede Nvidia
Nvidia divide le generazioni attuali di GPU con numeri progressivi, con un sistema a 3 cifre, e un eventuale lettera M alla fine che indica la versione notebook della scheda (es: 650M): 200, 300, 400, 500, fino ad arrivare alle attuali 600 e 700.
Nota Bene: questo non vuol dire che una qualsiasi 3XX sia migliore di una qualsiasi 2XX, ma che semplicemente dovrebbe avere una architettura nuova
Il “dovrebbe” è doveroso perché spesso si prendono le GPU della precedente generazione e si effettua il rebrand, dandogli un numero nuovo e compatibilità con le nuove tecnologie uscite. Per esempio la GTX 740 è un rebrand della GTX 650. Se il primo numero esprime la generazione, il secondo e il terzo sono i numeri che distinguono il modello di GPU che abbiamo. in questo caso a parità di generazione, un modello maggiore indica maggiori prestazioni. Nell’esempio, Nvidia GTX 670 e Nvidia GTX 660.
Entrambe appartengono alla 6^ generazione, ma la prima ha maggiore potenza. Inoltre, Nvidia ha introdotto anche versioni “Ti” e “Boost”, che hanno prestazioni maggiori rispetto alle sorelle “lisce”. Per esempio GTX 650 e GTX 650 Ti BOOST.
Le schede AMD
AMD ha recentemente diviso le sue schede in numeri progressivi. Partendo dalla più piccola R5 210 fino ad arrivare alla più esagerata R9 295X2. Molto semplicemente più il numero è alto, più le prestazioni sono alte. Effettivamente sono però tutti rebrand delle vecchie ATI Radeon HD. Numeri progressivi che si traducono in: modello più alto, maggiori prestazioni.
Non mi interessa giocare…
In questi casi potete stare molto tranquilli. Le attuali schede integrate nei processori supportano egregiamente tutti i processi e se possedete un computer recente vi permetterà anche di poter giocare con qualche impostazione grafica attiva.
Se pensiamo ad un portatile, i più recenti processori di 4 generazione dispongono di una HD Graphics 4200/4400/4600: un buon compromesso qualità/prezzo. Discorso identico se parliamo di processori AMD, che possono gestire correttamente tutti i processi nello stesso modo delle intel.
Infine anche Nvidia ha la sua fascia bassa (modelli dal 10 al 40). Vale lo stesso discorso fatto poche righe più sopra.
Voglio giocare con il mio pc!
Se siete gamer, casual o hardcore, vi serve una scheda video superiore a quelle descritte in precedenza.
Attualmente le entry level sono la GTX 750 e 750 TI per quanto riguarda Nvidia, e almeno il modello 260X se vogliamo una scheda AMD. Il prezzo per entrambe varia tra i 100 e i 150€ attualmente.
Ci consentono di giocare anche a titoli più recenti, con una mole di filtri attivi ampia, ma non troppo. Difatti, se impostiamo attivi tutti gli effetti grafici, non sarà difficile notare cali di frame fino anche a 20 FPS nelle scene più movimentate. Dobbiamo “giocare” con le impostazioni per ricavare il risultato più soddisfacente per noi, senza compromettere troppo l’esperienza di gioco.
In questi casi però la GPU non avrà vita lunga perchè più si va avanti con il tempo e più sentiremo la necessità di potenza, se non abbassando le opzioni grafiche o cambiando di nuovo GPU.
Se volete acquistare qualcosa di più longevo, attualmente la Nvidia GTX 760 o una AMD R9 280 sono bestbuy per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo.
Consigli finali
Se non volete correre rischi, e volete sapere se la scheda che intendete acquistare può reggere un gioco con le impostazioni grafiche al massimo, controllate su Youtube i video di prova che gli utenti caricano. Per esempio, se ho in previsione di acquistare una GTX 760 e voglio sapere come si comporta su Watch Dogs basta cercare nella query:
NomeTitolo ModelloGPU Ultra
Quindi nell’esempio Watch Dogs 760 Ultra. Leggete attentamente le descrizioni, dove vengono riportati gli ulteriori componenti, e controllate voi la qualità del video. Ovviamente impostate la qualità di Youtube su 1080p. Se scende sotto i 30fps i più esigenti potrebbero rimanere delusi. Inoltre, se volete controllare la lista dei bechmark di tutte le GPU in vendita, PassMarkSoftware fornisce una lista costantemente aggiornata all’indirizzo:
Ricordatevi che questo tipo di test è da prendere con le pinze, in quanto i benchmark sono molto indicativi e non sempre rispecchiano chiaramente le qualità di una GPU.
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