L’entusiasmo ha le misure di un passaporto in Canada e con questo BlackBerry Passport l’azienda, una volta protagonista del mercato degli smartphone, prova a rilanciarsi in un mercato dove la competizione sta portando ad un appiattimento generale nelle specifiche e nel design.
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Il nuovo attivissimo CEO John Chen scommette molto sul recentemente presentato dispositivo di fascia alta e non nasconde la propria fiducia relativa anche al prossimo venturo Classic, modello che riprende i canoni estetici dei fu BlackBerry Bold e che dovrebbe arrivare sugli scaffali dei negozi entro la fine dell’anno in corso. E’ stato un anno particolarmente travagliato per BlackBerry, passata dalla possibilità di cessione ad aziende più forti e dallo smembramento delle proprie attività al rilancio delle proprie peculiarità, fatte di comunicazione e sicurezza, di privacy e qualità.
John Chen ha compiuto già un mezzo miracolo riducendo ai minimi termini le perdite della società, riducendo il numero del personale e vendendo proprietà immobiliari non “core” per l’economia aziendale. A ciò hanno fatto seguito acquisizioni mirate come Secusmart e Movirtu, piccole realtà che portano soluzioni ancora più avanzate da destinare al mercato enterprise e professional al quale BlackBerry punta principalmente nell’operazione di rilancio.
Non è stato abbandonato completamente nemmeno il settore consumer dove BlackBerry ha pensato bene di cessare attività con ridicole possibilità di sviluppo – tra le quali la vendita di musica o video tramite il proprio store di applicazioni – e conseguendo importanti accordi commerciali con giganti come Amazon, che diventa lo store ufficiale di applicazioni Android nella nuovissima versione del proprio sistema operativo (BlackBerry 10.3) e con Foxconn che si occuperà del design e della produzione di modelli più economici, BlackBerry Z3 il primo esempio, da immettere soprattutto nei mercati emergenti dove BlackBerry esercita ancora un certo fascino.
BlackBerry Passport ha lo scopo di mostrare al mondo le ancora vibranti capacità e qualità del team di design della casa canadese: l’entusiasmo e la curiosità che hanno destato nel mondo tecnologico non hanno tardato a spingere i dirigenti della società a dichiarare come siano tanti i progetti in cantiere fino a rendere pubblica l’intenzione di presentare un design originale almeno una volta l’anno. Rumors recenti parlano anche del crescente interesse nel settore degli indossabili.
Cosa ci si possa aspettare non è ancora dato saperlo ma c’è la certezza che il prossimo MWC di Barcellona sarà il luogo dove saranno presentati i piani futuri di BlackBerry.
Un’azienda quindi ancora tutto fuorchè spacciata, azienda che ha chiaramente suddiviso i campi d’interesse delle proprie attività in quattro diversi rami: soluzioni tecnologiche, QNX, Project ION dedicato all’Internet of Things e portafogli brevetti rinchiusi entro il recentemente battezzato BlackBerry Technology Solutions (BTS); soluzioni per le aziende ed il settore business; BlackBerry devices e, ultimo ma non meno importante, il gruppo di lavoro impegnato con BBM, la soluzione di messaggistica OTT che ha tracciato il solco dal quale sono nati servizi oggi comuni come iMessages, Hangouts, Whatsapp o Line. BBM è oggi disponibile per tutte e quattro le principali piattaforme mobili e nella sua ultima iniziativa si pone come una soluzione globale per raccogliere l’interesse degli operatori telefonici che vedono i propri profitti derivanti dall’invio di SMS erosi proprio dai numerosi servizi OTT che hanno attirato l’interesse del pubblico. Gli operatori sono una categoria che ha sofferto molto dall’esplosione dell’importanza di ecosistemi come l’App Store di Apple o il Google Play ma la loro intrinseca importanza nel settore li rende ancora oggi l’obiettivo di nascenti alternative al duopolio; Jolla, Ubuntu Touch o Firefox OS sono gli esempi piú eclatanti di progetti che puntano sulla forza economica degli operatori telefonici per contrastare gli imperi sopra citati.
BlackBerry sceglie una strada simile ma più integrata mettendo a disposizione di essi Messages, un clone personalizzabile di BBM – il quale conterrebbe tecnologie legate appunto agli SMS e RCS – che gli operatori possono utilizzare per creare un circolo vizioso di introiti derivanti anche dal marketing virale che si può esercitare tra le pagine di Channels, social network integrato entro BBM stesso. Il dichiarato agnosticismo di BlackBerry nel settore consumer e dei contenuti non potrà altro che creare nuove sinergie proprio con quegli operatori che preferiranno una piattaforma software robusta e completa ad ecosistemi ancora “in beta” come quelli offerti dalla concorrenza. Tutto ciò potrebbe portare BlackBerry a sfidare nuovamente alla pari il mondo che gira attorno a Windows ed i servizi nuovamente brandizzati MSN che Microsoft sta disperatamente cercando d’imporre al mercato.
L’ultimo dispositivo presentato da BlackBerry ha visto gli ordini balzare in cima alle classifiche nell’ultimo weekend, fino a raggiungere il sold out su Amazon.com: se il trend dovesse continuare, potremo sicuramente affermare che BlackBerry ha trovato il proprio Passport per la felicità!