Continuiamo con la nostra missione quasi-impossibile di stanare le bufale più strane, incredibili e dannose che circolano sui più conosciuti e frequentati canali della rete: se nella scorsa puntata vi avevamo parlato di una “innocua” bufala che circola su Facebook da qualche giorno, oggi vi parliamo di qualcosa di leggermente più dannoso e che riguarda invece l’app WhatsApp, ormai diffusissima sulle piattaforme mobile di tutto il mondo.
Qualche giorno fa un conoscente mi ha detto di aver ricevuto una mail proveniente da WhatsApp che lo invitava a cliccare su un link per ascoltare un messaggio vocale “perso”, insomma una sorta di segreteria telefonica. Vi posto in basso un’immagine reperita in rete poiché non sono riuscita ad ottenerne una attuale, sicché si tratta di una bufala che si è perpetrata nel tempo (crediti: webroot):
In pratica, sarete invitati a cliccare su “Autoplay” o su “Play” per riprodurre questo presunto messaggio vocale non ascoltato. Inutile dire che si tratta di una sonora e nociva bufala, poiché cliccando su quel tasto verrete dirottati ad un sito web (variabile nel tempo) che esegue malware attivo e che potrebbe infettare sia il vostro computer che il vostro sistema operativo.
Tra l’altro, basta dare un’occhiata al mittente del messaggio per rendersi conto che non si tratta di una comunicazione WhatsApp ufficiale.
Ancora non credete sia una bufala? Ok, allora ponetevi questa domanda: cosa vi è stato chiesto quando vi siete iscritti a WhatsApp per la prima volta? Il numero di telefono. E vi è stato chiesto di fornire un indirizzo email? Ovviamente no.
Quindi, logica domanda retorica: come farebbe WhatsApp ad essere in possesso del vostro indirizzo di posta elettronica (dato che si tratta di un servizio ben distinto da Facebook anche se di fatto vi appartiene)?
A voi le logiche conclusioni.