I tempi in cui si usavano i classici DNS predefiniti dei nostri provider sono finiti da un pezzo. Ad oggi abbiamo a disposizione DNS più veloci, più sicuri e con molte meno restrizioni per la navigazione online. Vediamo come configurare Linux in modo da sfruttare al meglio la connessione utilizzando – ad esempio – i DNS di Google (8.8.8.8 e 8.8.4.4), per tutte le reti del sistema.
Cosa sono i DNS?
Direi che una sorta di premessa è doverosa e per farla userò l’analogia proposta da Google. I server DNS sono una sorta di rubrica: quando digitate l’indirizzo di una pagina che volete visualizzare esso viene cercato da tali server e vi viene fornita la pagina corrispondente a quel nome. Va da sé dunque che più veloci e sicuri sono i DNS e migliore sarà la nostra navigazione online.
Modificare i DNS su Linux
Accediamo al terminale e apriamo il file su cui lavorare con i privilegi di amministrazione:
sudo xdg-open /etc/dhcp/dhclient.conf
Procediamo dunque a decommentare la riga qui sotto (ovvero rimuovere il cancelletto dinanzi ad essa) e aggiungere i DNS scelti:
prepend domain-name-servers 8.8.8.8, 8.8.4.4;
Salviamo il file, chiudiamolo e riavviamo il computer. Ecco fatto, adesso state utilizzando i DNS di Google e dovreste notare la differenza. Potrete comunque utilizzare qualsiasi DNS (o coppia di DNS) voi desideriate. Ad esempio, gli OpenDNS – che consiglio personalmente a chi tiene alla propria privacy ed alla libertà di navigazione – rispondono agli indirizzi seguenti:
- IP Primario: 208.67.222.222
- IP Secondario: 208.67.220.220
Piccolo appunto: quando si interviene sui DNS a questi livelli è molto meglio inserire queste impostazioni direttamente nel router in modo che tutti i client connessi alla vostra rete abbiano queste impostazioni di default ad ogni connessione (e non dovrete ripetere questa procedura su tutti i vostri terminali).