L’App Store di Apple probabilmente resta la piattaforma più conveniente per gli sviluppatori, visto che la concorrenza o dispone di poca utenza (Windows Phone) o dispone di un negozio di applicazioni distribuite prevalentemente in forma gratuita (Android). Eppure i profitti delle varie applicazioni sembrano essere ripartiti molto male: la metà dei guadagni totali ricavati dallo store di Apple viene diviso tra 25 sviluppatori tra i quali spiccano i nomi di Disney, Electronic Arts, Gameloft, Glu, Kabam, Rovio, Storm8 e Zynga.
La maggior parte dei nomi appena citati propongono dei giochi molto popolari: Disney non ha bisogno di presentazioni, ma nemmeno Electronic Arts (il creatore di Need for Speed Most Wanted), Gameloft (il creatore di Asphalt 7), Zynga (il creatore di Farmville) e Rovio, lo sviluppatore di Angry Birds.
È evidente dunque che sono soprattutto i giochi a generare introiti su App Store: questo è probabilmente dovuto al successo che tali applicazioni hanno riscosso già altrove, in settori quali console e PC o altre piattaforme (Asphalt è una saga conosciuta dai tempi d’oro di Symbian S40 e S60).
Lo studio condotto da Canalys ha meso in evidenza anche un altro interessante aspetto: 145 delle 300 applicazioni a pagamento più scaricate in App Store di Apple sono giochi, contro le 116 di Google Play sempre nelle 300 migliori applicazioni a pagamento.
È evidente che gli utenti iOS, almeno negli Stati Uniti, amano e utilizzano i giochi più degli utenti Android. Facciamo un piccolo sondaggio: quanti di voi hanno scaricato a pagamento almeno un gioco su Google Play e quanti su App Store? Se volete, fatecelo sapere nei commenti.