Parlare di ecosostenibilità fa immediatamente pensare alle innovazioni nel campo del riscaldamento, dei trasporti e di qualsiasi altra cosa comporti la combustione di materiale più o meno dannoso per l’ambiente. Anche in ambiente tecnologico, però, la green economy ha un suo perché: questa teoria è alla base di un gruppo di ricercatori della Nanyang Technological University (Singapore), che sono riusciti a stampare circuiti elettronici complessi grazie ad una comune stampante per tessuti.
I circuiti elettronici vengono stampati sulla base di materiali flessibili disponibili praticamente ovunque, come la plastica, i fogli di alluminio e la carta, mentre le resistenze, i transistor e quant’altro vengono stampati usando materiali organici non tossici come nano-particelle di argento, carbone e plastica.
Ciò significa che potremo disporre di prodotti più intelligenti, come un cartone che illustra esattamente la scadenza del latte, una fasciatura che avvisa quando deve essere cambiata, e delle applicazioni smart che possano monitorare i segnali vitali come la frequenza cardiaca.
Ha dichiarato Joseph Chang, capo del gruppo di ricerca, che aggiunge
Non vogliamo competere con i processori avanzati come quelli che si trovano negli smartphone e nei dispositivi elettronici. Vogliamo invece essere complementari a loro grazie a circuiti stampati in maniera ecologica che costino pochi centesimi anziché pochi dollari, così di rendere realtà il concetto di elettronica disponibile.
Il team la momento è riuscito a stampare circuiti come un convertitore digitale-analogico a 4 bit ed alcuni tag RFID. Come abbiamo già accennato poc’anzi, la differenza tra questo metodo di produzione e le altre metodologie di stampa di circuiti è quella di non usare per la produzione materiale tossico alcuno, il che lo rende particolarmente attento all’ambiente:
Il nostro processo innovativo è green ed usa materiali chimici non corrosivi. Può essere stampato quando necessario in pochi minuti. Inoltre è scalabile, poiché si possono stampare grossi circuiti su diversi tipi di materiali ed è low-cost, poiché la tecnologia di stampa è disponibile da anni.
Questa ricerca non resterà tuttavia un progetto “aleatorio” ma sarà commercializzata: il gruppo sta infatti creando una start-up proprio per entrare sul mercato, mentre un’azienda multinazionale – ad oggi rimasta ignota – ha già mostrato interesse per questo tipo di circuiti elettronici nell’ambito dei dispositivi biomedici.