Che Microsoft stia completamente stravolgendo la propria strategia di mercato era ormai noto, abbiamo visto accadere negli ultimi mesi cose che mai ci saremmo sognati – ad esempio, una versione con licenza gratuita di Windows 8.1 dedicata ai tablet ed alle macchine low-cost del mercato.
L’amministratore delegato del big di Redmond, Satya Nadella, ha più volte accentuato di voler puntare molto sull’ecosistema mobile/cloud che Microsoft è in grado di offrire, obiettivo certamente non smentito dagli sviluppatori della piattaforma mobile Windows Phone 8 / Windows Phone 8.1.
Come certamente saprete, una delle novità più attese di Windows Phone 8.1 è l’assistente vocale tuttofare Cortana – in arrivo tra l’altro anche su piattaforma Windows Desktop -, che va ad affiancarsi ai noti concorrenti Siri (Apple) e Google Now (Android); tuttavia la vera sorpresa è che Microsoft starebbe pensando ad un porting di Cortana anche per le appena menzionate piattaforme concorrenti, mossa “quasi” a sorpresa che potrebbe far storcere il naso ad entusiasti e non.
Perché portare qualcosa di caratteristico dell’ecosistema Windows, che potrebbe indurre le persone ad affidarsi a Windows Phone, fuori dall’ecosistema Windows? – è la domanda che un po’ tutti potremmo porci, ed è Marcus Ash – a capo del team Cortana – ad analizzare la questione.
Parola chiave: estendere l’ecosistema.
Se sono un utente Windows per PC ed ho un tablet Kindle ed un telefono Android, quanto sarà buona l’esperienza Windows Cortana se lei non sa nulla di ciò che faccio con questi dispositivi? E’ una domanda molto complessa che stiamo cercando di inquadrare da tempo.
Ash continua:
Chiaramente vogliamo che la gente compri Windows, abbiamo tanti utenti Windows, centinaia di milioni che hanno PC Windows e che vorrebbero avere una buona esperienza con Cortana, perché una volta che hanno [Windows] potrebbero anche considerare altri dispositivi e dire “Bene, voglio che collaborino”. Ma come fare affinché questi utenti Android o quegli utenti iOS che usano Windows abbiano una buona esperienza?
Una domanda piuttosto complessa alla quale Ash non risponda con fermezza, sottolineando l’intenzione di Microsoft di affrontare al meglio i problemi. In pratica, è meglio che Cortana non sappia nulla degli altri dispositivi? E’ meglio che Cortana sappia che esistono? E’ meglio che Cortana sappia che esistono e sappia esattamente le operazioni che l’utente svolge su di esso, per offrire una buona esperienza utente?
Andiamo dove vanno i nostri utenti.
Ascoltando il discorso di Ash ci si rende conto che le variabili (e le strategie) da considerare sono molteplici, nonché della complessità della decisione che Microsoft dovrà prendere.
Vi lasciamo in basso il video con il discorso integrale: