Il 2 Ottobre di 15 anni fa Mike Sweet annunciava la prima versione del Sistema Comune di Stampa per Unix, altresì noto come CUPS, che permise di migliorare in maniera notevole il supporto alla stampa sui sistemi operativi Unix-based, in particolare Linux e Mac OS (CUPS, sebbene rilasciato sotto licenza GNU/GPL, è ad oggi proprietà di Apple):
Quel primo rilascio supportava IPP/.0, i driver PostScript e CUPS Raster e le stampanti di rete, parallele, seriali e SCSI. Includeva anche una copia di GNU Ghostscript per supportare il workflow PostScript che era standard nel 1999.
Dopo 15 anni le cose sono cambiate: sempre più modelli ed intere categorie di stampanti hanno ottenuto il supporto tramite CUPS, intanto lo sviluppo si è spostato verso gli standard necessari nei tempi moderni, ovvero la possibilità di interfacciare ed utilizzare stampanti wireless che utilizzano uno standard comune. Cosa che, ad onor del vero, gli sviluppatori di CUPS sono riusciti a realizzare.
Celebrazioni da compleanno a parte, gli sviluppatori hanno colto l’occasione per annunciare la disponibilità della nuova major release del sistema di stampa, CUPS 2.0.
Tra le tante novità introdotte si distinguono il completamento del supporto al sistema d’avvio systemd, l’introduzione per la validazione dei certificati TLS e per la gestione delle politiche d’accesso, la sostituzione di OpenSSL con GNU TLS, l’eliminazione del supporto per alcune architetture in disuso (AIX, HP-UX, OSF/1), il miglioramento della sicurezza per lo scheduler, alcuni miglioramenti specifici per OSX, la riscrittura parziale delle pagine di manuale e tanto altro. La lista completa dei cambiamenti è reperibile tra le note di rilascio.
CUPS 2.0 verrà incluso a breve nelle distribuzioni rolling e semi-rolling; per le distribuzioni a ciclo di sviluppo fisso, invece, bisognerà attendere il packaging ed i test di compatibilità da parte degli addetti ai lavori.
In tutti i casi, se avete le competenze necessarie, potrete scaricare CUPS 2.0 direttamente dalla pagina ufficiale e compilarlo manualmente per includerlo nel vostro sistema operativo.