Finalmente, dopo mesi di discussioni accese fra le diverse fazioni, e ben due votazioni tra i membri del Technical Committee, il team di Debian ha deciso quale sarà l’init system che equipaggerà la prossima versione della distro, Debian 8 Jessie. Dopo l’ultima votazione, infatti, systemd ha avuto nettamente la meglio sul principale rivale, Upstart, e sarà dunque il sistema d’init di default del prossimo Debian.
Partiamo dal principio però: l’init system è quel software che si occupa di caricare all’avvio tutti i moduli ed i componenti di un sistema operativo, nello specifico delle distribuzioni Linux componenti essenziali come CUPS, il server grafico X, i driver video e molto altro. L’init system originario di Linux era detto sysinitV, ma ormai dopo quasi 10 anni di onorato servizio quasi tutte le distribuzioni l’hanno abbandonato, in favore di sistemi più moderni. La maggior parte delle distro, tra cui Fedora ed Arch Linux, è passata a systemd, definito la naturale evoluzione di sysinitV, famoso per la sua reattività all’avvio e per la semplicità d’utilizzo per l’utente, mentre Ubuntu e le sue derivate sono passate ad Upstart, gestore alternativo anch’esso valido.
Debian nell’attuale versione 7 è ancora ancorato a sysinitV, e si era deciso per la successiva release 8 di passare finalmente ad un gestore più moderno. Così si è aperta la discussione all’interno del Technical Committee di Debian, che ha visto contrapposti da una parte i sostenitori di systemd, e dall’altra quelli di Upstart, la maggior parte dipendenti di Canonical ancora sviluppatori Debian. E, dopo una discussione accesissima, che ha causato scontri laceranti fra i vari membri del consiglio tecnico, addirittura con richieste di “dimissioni” del capo del Technical Committee o di proposte di fork di Debian nel caso in cui si fosse scelto systemd invece che Upstart, si è giunti ad una decisione definitiva.
Dunque Debian 8 Jessie vedrà systemd come init system di default, assecondando quella che era l’opinione più diffusa riguardo alla scelta che dovesse prendere il team di sviluppo della distro. Un duro colpo soprattutto a Canonical, che si vede privata del supporto ad Upstart da parte delle distro madre, sempre più isolata nelle sue scelte (pensiamo solo alla questione Wayland-Mir). Staremo a vedere quali saranno le scelte della casa sudafricana in merito, vista la situazione che di sicuro non gioverà allo sviluppo di Upstart.