Nel panorama affollato degli MMORPG non è frequente imbattersi in un prodotto che aggiunga realmente qualcosa di nuovo. Dofus rappresenta una eccezione, almeno da un punto di vista: l’atmosfera. Certamente l’impianto è quanto di più classico ci possa essere, questo è un dato di fatto, ma è altrettanto paese che sul fronte dello stile Dofus rappresenti – nel bene e nel male – una sorta di unicum per ciò che concerne il genere.
Dofus è infatti un MMORPG comico. L’ironia è una delle armi di cui gli sviluppatori hanno deciso di armarsi. Si tratta, c’è da dire, di un’ironia di stile nipponico ma che comunque risulta apprezzabile anche dai palati occidentali, ormai affini agli elementi culturali provenienti dal Sol Levante.
Questa caratteristica è palese fin da subito. I personaggi sono disegnati in super deformed (o solo in deformed), lo stile è da cartone animato, la palette sbrilluccica di colori accesi, i dialoghi sono spesso leggeri e scanzonati.
Dofus non è un browser game. Ciononostante, iniziare a giocare è facilissimo: è sufficiente iscriversi (potete farlo qui), scaricare la cartella installazione e intraprendere subito la vostra avventura.
Il sito del gioco dichiara numeri davvero interessanti: 40 milioni di giocatori, 15 città da esplorare, 24 personaggi giocabili, centinaia personaggi non giocanti, oltre 2000 mostri da sconfiggere.
Insomma, Dofus attira. Merito, soprattutto (oltre che dallo stile di cui si è già parlato) di un gameplay tradizionale e in grado di mettere gli utenti immediatamente a proprio agio.
Le meccaniche di gioco sono quelle tipiche del jrpg (giochi di ruolo giapponesi), dunque con il combattimento a turni. Per quanto riguarda il resto, nulla di sorprendente o di innovativa. Ritroviamo il classico sistema progressivo (di parte dal livello 1 e si finisce con il livello 200), le classiche quest, i soliti dungeon e così via.