La sana concorrenza fa sempre bene e fa sì che i vari servizi online tendano a migliorare sempre di più per accaparrarsi una fetta di utenza sempre maggiore. Non è un caso che i due strapoteri assoluti della rete – Google e Facebook – tendano ad inglobare sempre più funzionalità di interesse comune per offrire un’infrastruttura completa e diventare un unico punto di riferimento per chi vi si affida.
Oggi in particolare parliamo di Facebook, che si candida a diventare una sorta di guida turistica per i suoi utenti andando letteralmente a fare la guerra a Foursquare: questo intento si materializza con “Place Tips“, un nuovo servizio che – come sottolinea Mike LeBeau – si pone come obiettivo principale di connettere gli utenti a ciò che li circonda.
Nella fattispecie, Place Tips sarà in grado di riconoscere – previa attivazione dei servizi di localizzazione dello smartphone e del sensore GPS – i luoghi in cui si trova l’utente e, se questi sono di particolare interesse, offrire informazioni su di essi all’interno del news feed, informazioni che possono essere foto, suggerimenti, punti di interesse e messaggi riguardanti il luogo stesso lasciati in precedenza da altri utenti.
Tutto ciò che l’utente dovrà fare, oltre ad abilitare i servizi di localizzazione del telefono, sarà permettere all’app di Facebook di accedere alle funzionalità di geolocalizzazione: l’avviso riguardante il punto di interesse apparirà nella parte alta del news feed e, se selezionato, permetterà all’utente di accedere alle informazioni.
Chiaramente le impostazioni sulla privacy non saranno modificate e Place Tips non renderà pubblica informazione alcuna sulla posizione a meno che non sia l’utente stesso a volerlo.
Un buon progetto, non fosse altro per l’enorme difficoltà nel riconoscimento dei luoghi: a tal proposito Facebook raffinerà i suoi risultati introducendo in alcuni esercizi commerciali – chiaramente previo accordo – i “Facebook Bluetooth Beacons”, piccoli dispositivi che aiuteranno l’app Facebook a migliorare la precisione della localizzazione.
Ed è proprio questa difficoltà ad aver indotto il big di Menlo Park ad introdurre Place Tips, per il momento, sotto forma di progetto pilota dedicato esclusivamente alla città di New York: i vertici del social network fanno comunque sapere che, se i risultati saranno soddisfacenti sia per l’azienda che per l’utente, questa funzionalità verrà presto estesa anche a molti altri Paesi del mondo.
Voi che ne pensate? Ritenete l’idea di Facebook – complice anche lo spasmodico utilizzo da parte di milioni e milioni di utenti – un buon metodo per esplorare posti sconosciuti sostituendosi ad altri servizi o… una trovata inutile che lascia il tempo che trova?
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