Come sicuramente ben saprete, nel mese di agosto Facebook ha annunciato che non sarebbe stato possibile utilizzare la chat su smartphone e tablet senza aver prima installato l’applicazione apposita, Facebook Messenger.
Nulla di che, si può pensare, anche se personalmente ho trovato molto fastidioso l’obbligo di dover necessariamente occupare spazio sia in termini di memoria utilizzata che di processi in background per un qualcosa che prima avveniva sulla già pesante app principale.
Ma, ahimè, come spesso accade di si adegua e così milioni di utenti hanno fatto la stessa scelta, anche a cuor leggero se vogliamo. Così, in poco più di un mese, l’applicazione in questione raggiunge quota 500.000 download su dispositivi Android. Dico ahimè perché stando a quanto scoperto da un ricercatore iOS specializzato in sicurezza, tale Jonathan Zdziarski, Messenger sta attualmente monitorando più dati di quanto si creda.
In uno dei suoi numerosi tweet, il ricercatore ha dichiarato quanto segue:
“Messenger sembra avere più codice di tipo spyware dentro di se di prodotti destinati specificamente per la sorveglianza delle imprese”
Parole dure, scaturite dopo che l’autore del tweet ha iniziato ad analizzare il codice della nota applicazione di messaggistica. C’è da stare ugualmente tranquilli? Giudicate voi stessi tramite i tweet e gli screen realizzati da Zdziarski:
Facebook dal canto suo risponde ritenendo infondate le accuse del ricercatore, difendendosi e spiegando anche uno dei metodi di raccolta delle informazioni. Sembrerebbe infatti che l’applicazione registri anche quali sono le zone dell’applicazione che ricevono più tap, e che quindi vengono utilizzate maggiormente. Ebbene, com’è logico che sia, tale funzionalità permette agli sviluppatori di capire quali sono le opzioni da approfondire e quali quelle da migliorare.
Alla luce di ciò, terrete ancora Facebook Messenger installata sul vostro dispositivo? Cosa ne pensate della raccolta di informazioni sempre più dettagliate da parte delle aziende?