Arrivano i primi risultati reali delle modifiche alla Normativa sulla Privacy apportate qualche tempo fa da Facebook: in concomitanza con il lancio di Graph Search, sembra che agli utenti Facebook sia stata tolta la possibilità di nascondersi esplicitamente dai risultati di ricerca, stando a quanto dichiarato da Quartz. E non è una cosa di cui meravigliarsi: Graph Search vive sui contenuti condivisi sui profili di ciascuno degli utenti di Facebook, e questa mossa permetterà di ottenere certamente maggiori risultati, tuttavia ciò potrebbe ledere la privacy di tutti gli utenti che contavano sul fatto di essere nascosti dalle ricerche.
Prima che le modifiche alla Normativa sulla Privacy fossero messe in atto, inoltre, gli utenti avevano anche la possibilità di non nascondersi completamente dalle ricerche, ma di nascondere tutte le informazioni relative al proprio profilo a chiunque fosse esterno alla lista contatti, contrariamente a quanto succede oggi – informazioni di base quali sesso e foto profilo vengono mostrate praticamente sempre – ma anche ciò avrebbe tozzato con quella che è la politica di Graph Search: certamente una mossa studiata a tavolino.
Facebook dal canto suo si giustifica affermando che soltanto l’uno per cento degli utenti Facebook ha optato per nascondersi dalle ricerche degli utenti: potreste pensare ad una percentuale irrisoria, tuttavia l’un per cento del miliardo di utenti iscritti a Facebook fa esattamente dieci milioni, e dieci milioni di persone che non vogliono comparire nelle ricerche pubbliche non sono esattamente un niente.
Facebook ha quindi inserito tutti nella mischia: quanto passerà finchè non sarà eliminata anche l’opzione “Solo Io” dalle impostazioni per la privacy? Quanto manca affinchè le informazioni precedentemente nascoste vengano rese pubbliche alla propria lista contatti?
Purtroppo non c’è da farne una questione etica: è marketing, ed il fine giustifica sempre i mezzi. Tuttavia si può sempre scegliere di non dichiarare cose alle “orecchie” del social network anzichè contare sui meccanismi offerti per la tutela della privacy… meccanismi che, con buone probabilità, si affievoliranno progressivamente fino a scomparire del tutto.