GIMP è un validissimo programma di fotoritocco open source che unisce facilità d’utilizzo a funzionalità avanzate in grado di soddisfare anche gli utenti più esperti (almeno quelli che non si preoccupano di provare le novità).
Da sempre disponibile su Ubuntu e numerose distribuzioni GNU/Linux, spesso è stato oggetto di critica per via della sua interfaccia “poco chiara”, vista anche la divisione in finestre di ogni elemento del programma (peculiarità sparita dalla versione 2.8 che ha introdotto la finestra singola).
Nonostante gli sforzi del team di sviluppo molti non apprezzano l’interfaccia del programma, considerandola ancora molto lontana dalla pulizia e dall’ordine disponibile sull’interfaccia di Photoshop.
In questa guida vedremo come colmare questa “differenza” rendendo GIMP molto simile al software Adobe, almeno graficamente. Se la vostra scusa per non usarlo era l’interfaccia confusionaria, ora avrete sicuramente una scusa in meno!
NOTA BENE: la guida permetterà di risistemare le barre e le icone dell’interfaccia automaticamente, senza intaccare le funzionalità di GIMP. La somiglianza sarà solo a livello grafico.
GIMP simile a Photoshop: installazione
Per compiere la “trasformazione” useremo un pacchetto dedicato prelevato da Deviantart: GIMP 2.8 Photoshop Tweaks; questo pacchetto applicherà per noi tutte le modifiche grafiche a GIMP su Ubuntu 12.04 LTS (sono supportate anche le release successive della distribuzione e derivate).
Assicuriamoci di aver installato GIMP sul nostro sistema e di aver chiuso il programma eventualmente ancora aperto.
DOWNLOAD | GIMP 2.8 PPA
Scarichiamo il pacchetto compresso contenente le modifiche.
DOWNLOAD | GIMP 2.8 Photoshop Tweaks
NOTA BENE: come possiamo notare le modifiche sono compatibili al 100% solo con le versioni 2.8.x di GIMP. Il pacchetto sembra funzionare parzialmente anche sulle versioni preliminari del programma (2.9 e 2.10) ma non è garantita la sua efficacia su tutte le componenti dell’interfaccia. Usare con cautela!
Una volta scaricato il file compresso ZIP dal link segnalato poc’anzi spostiamolo sulla nostra Home per facilitarci il compito.
Effettuiamo una copia di backup della cartella di GIMP presente in Home con il seguente comando (è una cartella nascosta)
mv ~/.gimp-2.8 ~/.gimp-2.8.old
Estraiamo il contenuto del pacchetto ZIP utilizzando il menu contestuale (click destro) ottenibile sul file ed utilizzando la voce Estrai qui.
Le nostre modifiche sono state effettuate! Essendo una cartella nascosta (.gimp-2.8) non è visibile nella nostra Home direttamente (possiamo farlo su Ubuntu con CTRL+H) ma la modifica sarà immediatamente applicata al primo avvio di GIMP
Il risultato finale è decisamente bello da vedere: ricorda molto da vicino l’interfaccia degli ultimi Photoshop ma con le barre più chiare; per gli amanti del software Adobe è quasi come “sentirsi a casa”, con le icone degli strumenti in bianco e nero sulla sinistra e il pannello di destra con tutte le opzioni.
È bastato spostare qualche barra e rendere la finestra unica più compatta per migliorare enormemente l’accessibilità di GIMP. Dubbio lecito: perché tale stile non è adottato di default nel programma, visto che facilita (e non di poco) l’accessibilità a chi viene da soluzioni closed source?
Una domanda che giro ai nostri lettori di Chimera Revo: preferite GIMP con l’interfaccia classica o con questa nuova veste grafica?