Uno dei limiti maggiori dei Google Glass attuali è sempre stato sicuramente l’hardware che possiedono. Durante gli anni passati, gli ingegneri di Mountain View hanno modificato tale aspetto con pochi buoni risultati, come la revisione di alcuni sensori o l’aumento della RAM a 2GB nell’ultima versione XE-C. Si parla di risultati non soddisfacenti perché, nonostante tutto il lavoro svolto finora in questi anni, i difetti lamentati dagli Explorers sono sempre gli stessi: dispositivo che scalda, batteria con autonomia di massimo tre/quattro ore, fluidità del sistema non sempre stabile e incompatibilità di ricezione delle notifiche se già abbiamo accoppiato un dispositivo Android Wear al nostro smartphone.
Tutti aspetti indispensabili da risolvere se dovessimo pensare ai pro e i contro in occasione di una decisione di acquisto di tale dispositivo. Inoltre, per molti sviluppatori, il progetto Explorer si sta dilungando troppo, motivo per cui alcuni di essi hanno recentemente dichiarato di non sviluppare più per la piattaforma Glass e hanno ritirato le loro app dalla Glassware Gallery. Parliamoci chiaro, i Glass sono un prodotto beta perciò piano con le critiche: va bene lamentarsi ma a tutto c’è un limite. Anche io personalmente molte volte mi sono infuriato per i difetti di questi occhiali ma sono sempre tornato sui miei passi perché li ho sempre catalogati come un prodotto NON beta, ma bensì a cavallo tra ALPHA e BETA, quindi ad uno stadio precedente a ciò che Google ha sempre dichiarato nelle sue note ufficiali.
La svolta
Ebbene pare che la svolta stia finalmente per arrivare: stando a ciò che riporta una fonte autorevolissima come il WSJ, Google sta per lanciare una nuova versione dei Glass equipaggiata da un chipset Intel con lancio programmato nel 2015.
L’attuale versione monta un datato Texas Instruments OMAP 4430, molto popolare negli smartphone del 2011, che verrà quindi sostituito da una CPU Intel, la quale sta cercando di spingere molto nel settore mobile chiudendo già diverse partnership con OEM di tutto rispetto, come Samsung e Asus che hanno dato vita a dispositivi con cuore Intel di fascia medio-bassa, la stessa categoria appartenente ai Glass. Non si sa se queste informazioni riguardano la versione definitiva degli occhiali di Google che sembra ormai ancora lontana, ma potrebbe essere un’altra versione sperimentale del dispositivo basata su un nuovo software, magari su piattaforma x86.
Di seguito la nostra playlist video dedicata agli approfondimenti sui Google Glass: