Google sarebbe pronta a lanciare una nuova funzionalità software per Android, integrata all’interno del pacchetto Google Play Services.
La features in questione, denominata Nearby, andrà ad integrarsi con i servizi di localizzazione di Big G in modo da consentire una interazione automatizzata tra gli utenti e i luoghi.
Nearby lets you connect, share, and do more with people, places, and things near you.
When Nearby is turned on for your account, Google can periodically turn on the mic, Wi-Fi, Bluetooth, and similar features on all your current and future devices. Google+ and other Google services need this access to help you connect, share, and more.
When you turn on Nearby, you’re also turning on Location History for your account and Location Reporting for this device. Google needs these services to periodically store your location data for use by Nearby, other Google services, and more.
La descrizione allegata qui sopra proviene direttamente dalla schermata principale di Nearby e ci lascia intuire quali saranno le funzionalità del nuovo servizio made in Google. In pratica, quando la feature sarà attiva, il device (o meglio, tutti i nostri device) avranno la possibilità di accedere al microfono, al Bluetooth, alla posizione etc. per determinare quali persone (persone che utilizzano Nearby a loro volta, ovviamente) e quali luoghi si trovano nelle vicinanze.
L’utente avrà la possibilità di selezionare quali persone avranno accesso a tali informazioni.
Le utilità pratiche non sono ancora note ma possiamo già immaginare che esse potranno spaziare dai reminder basati sulla posizione (o addirittura sulle persone: “quando mi trovo con Antonio ricordami di fare la spesa“), alle offerte commerciali, per poi sfociare addirittura nella domotica.
Le schermate allegata sopra sono da considerarsi ufficiali e non frutto di mockup. Esse mostrano il posizionamento di Nearby all’interno delle impostazioni di localizzazione.
Come già accennato, Nearby non permetterà solo una interazione utente-utente ma potrà essere sfruttato (presumibilmente attraverso una serie di API) anche da applicazioni di terze parti.
Attendiamo novità in merito da parte di Google.