Come spesso capita in questi casi, quando una nuova versione del Play Services viene rilasciata c’è sempre qualcuno pronto ad effettuare un teardown dell’apk per scoprire tutte quelle innovazioni e miglioramenti che a prima vista non erano state percepite o dichiarate da Google. In questi giorni sta arrivando l’aggiornamento al Google Play Services 6.1, che come sempre è silenzioso per l’utente, e sapevamo già che si trattasse di un update particolarmente speciale per gli sviluppatori perché finalmente espande la copertura di Google Fit Preview SDK per coloro che non hanno un Nexus 5 o Nexus 7 2013, o semplicemente non sono disposti a installare l’ultima preview di Android L sul loro dispositivo.
Come però vi dicevamo a inizio articolo, le grosse novità sono “sotto al cofano” e sono state scoperte dai ragazzi di AndroidPolice. Siete pronti a scoprirle tutte? Bene, cominciamo!
Sicurezza
Con l’arrivo di Android L, è chiaro che Google intende rendere la sicurezza sia più forte che più conveniente. Vi abbiamo parlato ieri della cifratura dei dati che sarà attiva in modo predefinito e ora, all’interno del Play Services 6.1, sono state ritrovate alcune tracce relative alla semplificazione dell’autenticazione sui dispositivi Android. In particolare, Google intende rendere più semplice l‘autenticazione in due fattori: una volta che un utente si è autenticato con il proprio account su un dispositivo, potrà modificare profilo e credenziali (ad esempio, la password) facendosi inviare la conferma di autorizzazione dell’operazione su un altro dispositivo. Insomma, se avete uno smartphone potete farvi inviare l’autorizzazione a modificare il vostro account sul vostro tablet, o viceversa.
Sblocco semplice
Forse ricorderete che una delle grandi caratteristiche di comfort annunciate al Google I/O è stata lo sblocco automatico del computer con Chrome OS non appena un telefono Android era nelle vicinanze. Ora, la stessa cosa potrà essere fatta con il proprio smartphone che verrà sbloccato non appena uno smartwatch Android si trova nei paraggi del dispositivo. Naturalmente saremo in grado di creare “dispositivi attendibili” attraverso tag NFC e Bluetooth (ad esempio, smartwatch o autoradio), e possiamo anche contrassegnare alcuni luoghi come “sicuri”, ad esempio la nostra casa o il posto di lavoro.
Backup completo
Questa è forse una delle caratteristiche più attese: sembra che Google permetterà agli utenti di effettuare un backup totale delle applicazioni e dati. Il tutto dovrebbe essere salvato in remoto sfruttando Google Drive e permettere agli utenti di ripristinare immediatamente il proprio dispositivo una volta effettuato un reset o aver acquistato un nuovo device.
Trasferimento account
Altro aspetto interessante riguarda la possibilità alla quale Google sta lavorando per permettere agli utenti di trasferire, da un dispositivo all’altro, tutti i dati, gli account e le applicazioni. Non è ancora chiaro se funzionerà solo tramite Bluetooth o verrà sfruttato l’NFC, in ogni caso il messaggio diramato dal gigante della ricerca è chiarissimo:
Quickly copy any Google accounts, backed up apps and data from your existing Android device.
Calendario e galleria
Tra le innovazioni riscontrate nel Google Play Services 6.1, pare che Google voglia offrire agli utenti la possibilità di inserire automaticamente eventi nel calendario e immagini nella galleria quando un annuncio pubblicitario viene mostrato.
Nearby
Di Nearby ne abbiamo parlato già più volte e se ricordate si tratta di un servizio che dovrebbe consentire la localizzazione e interazione tra dispositivi vicini senza l’intervento dell’utente. Ora, finalmente, una prima traccia reale di nearby è comparso nel codice dell’apk dell’ultima versione del Google Play Services e pare che verrà implementata anche una funzionalità Nearby for Games della quale, però, non sappiamo ancora nulla.