Ricordate l’Ice Bucket Challenge, quella simpaticissima iniziativa in nome della quale personaggi famosi del mondo della tecnologia (e non) si sono letteralmente tirati addosso secchi di acqua e ghiaccio in segno di solidarietà per i malati di SLA (la Sclerosi Laterale Amiotrofica) e per sensibilizzare alla raccolta di fondi per la ricerca?
Ebbene, un recente post sul blog dell’ALS Association – la madre delle associazioni finalizzata alla ricerca per questa tremenda patologia – mostra non solo la precisa quantità di fondi raccolti grazie all’evento ma anche il modo in cui essi sono stati ripartiti, in nome di una trasparenza degna di nota.
A fronte di un totale di 115 milioni di dollari, 77 milioni (il 66%) sono stati donati direttamente alla ricerca per la cura della SLA; altri 10 milioni sono stati donati alla ALS ACT, un’associazione finalizzata a migliorare la vita dei già malati. Ancora, 23 milioni di dollari sono andati alla “Patient and Community Services” – uno scudo economico per l’aiuto delle associazioni locali finalizzate a sostegno ed informazione per pazienti e centri di trattamento.
Dieci milioni sono inoltre stati devoluti alla categoria “Public and Professional Education”, che l’associazione spiega essere utile ad offrire linee guida per l’approvazione e la diffusione dei farmaci per combattere la malattia a tutti coloro che si occupano della ricerca sui medicinali. In pratica, una sorta di associazione farmaceutica. Potrete consultare questo report ufficiale per ottenere tutti i dettagli.
Insomma questa iniziativa è sicuramente servita a qualcosa di buono! E giusto per rinfrescarci – in tutti i sensi – la memoria, riguardiamo insieme l’Ice Bucket Challenge del nostro Gaetano.