Dillon ci aveva affascinati mostrando come fosse adatto ad essere utilizzato con una sola mano, poi l’aggiornamento alla versione 2.0 aveva accresciuto l’interesse della comunità e la praticità del sistema stesso: parliamo ovviamente di Sailfish OS, il sistema operativo creato e sponsorizzato da Jolla, azienda conosciuta al mondo per aver prodotto lo smartphone The First One e lo Jolla Tablet, per poi ritirarsi dalla produzione e dedicarsi completamente proprio all’OS.
Strategia che, purtroppo, a quanto pare non ha avuto il risultato sperato.
E’ con un comunicato stampa che l’azienda finlandese conferma al mondo le sue intenzioni: l’obiettivo attuale è quello di risanare i debiti, pertanto una gran parte del personale verrà sospesa a titolo temporaneo. Ciò mostra chiaramente come non sia bastato uscire dal mercato della produzione per rimettere a posto le finanze e come sia stato necessario investire anche per gestire “soltanto” il sistema operativo Sailfish OS.
Sono proprio le sorti del sistema operativo ad essere, a questo punto, in dubbio: sebbene già da tempo il presidente Antti Saarnio abbia annunciato di voler rivendere Sailfish OS in licenza ai produttori, ad oggi – nonostante lo stesso Saarnio affermi che ci sia dell’interesse da parte di “piccoli e grandi” clienti – non è nota nessuna azienda intenzionata a produrre dispositivi dotati di tale sistema operativo.
Soprattutto, non si sa se le finanze saranno risanate al punto di poter ri-avviare le assunzioni in azienda: certo è che senza personale non si va da nessuna parte e che, se le sospensioni provvisorie dovessero trasformarsi in effettivi licenziamenti, non è detto che Sailfish OS possa a quel punto permettersi risvolti futuri.
Che peccato.