Si tratta di uno di quei software che gli utenti si ritrovano installati nei propri computer senza praticamente rendersene conto: la toolbar di Ask dedicata ai browser è sempre stata uno di quegli strumenti installati in bundle con alcuni arcinoti programmi (primo tra tutti Java) e, per la maggior parte degli utenti, è qualcosa di completamente indesiderato (basti sapere che oltre ad aggiungere la toolbar al browser va a modificarne anche il motore di ricerca e la pagina iniziale).
A partire da oggi, oltre che ad essere indesiderata per gli utenti, la Ask Toolbar è indesiderata anche per Microsoft: in nome di una recente modifica della politica di protezione per le impostazioni di ricerca, verranno considerati malware tutti quei software che tentano di modificare in qualsiasi modo le ricerche dell’utente (“iniettando” risultati nella SERP, modificando autonomamente il motore predefinito e via dicendo). E, neanche a dirlo, la toolbar in questione fa parte proprio di questa categoria di programmi.
Ciò significa in parole povere che Microsoft Security Essentials – la suite basilare di sicurezza pre-installata con Windows 7 e sistemi operativi superiori – considera ora un malware la Ask Toolbar e ne procederà all’eliminazione automatica nel momento in cui questa dovesse essere installata nel sistema operativo. Questo vale anche per tutti gli altri software sui generis.
Bisogna comunque specificare che è possibile definire delle eccezioni in Microsoft Security Essentials nel caso si trovi utile la Ask Toolbar o qualsiasi altro software che possa agire sulla ricerca, con la possibilità di installare e lasciar installato tale software nel caso la scelta sia volontaria (ma esiste davvero qualcuno che la pensa così?)
AGGIORNAMENTO: Microsoft ha chiarito che l’ultima versione della toolbar Ask non è considerata malware, in quanto “non risponde ai criteri oggettivi” di eliminazione. Soltanto le scorse versioni possono impedire all’utente di tornare al suo motore di ricerca originario.