Uno degli argomenti più discussi nel mondo degli smartphone tra gli appassionati di dispositivi Android (e non) è senza ombra di dubbio dalla scelta di Google nell’applicare alla serie Nexus prossima ventura un prezzo nettamente più elevato rispetto a quello dei suoi predecessori, con buona pace di chi era abituato a puntare sulla serie Nexus grazie al suo elevato rapporto qualità/prezzo.
Ancora oggi molti fan “delusi” si chiedono quali siano le reali motivazioni che hanno portato Google (e Motorola) ad approvare un rincaro pari ad almeno 200 euro sul prezzo di listino che abbiamo apprezzato solo un anno fa, quando LG e Google hanno presentato il Nexus 5 a soli 399 euro, cifra scesa abbondantemente nei mesi a venire. Non è un caso che, ancora oggi, nonostante la fine della produzione la domanda per questo modello è ancora piuttosto alta, mentre il prezzo è sceso ormai sotto il limite dei 300 euro diventando un vero must nel settore degli smartphone di fascia medio-alta. Il nexus 5 tira ancora tantissimo, nonostante l’imminente arrivo del 6!
Un chiarimento sulla questione prezzo è giunto direttamente da Hiroshi Lockheimer, vice presidente di Android, che di recente ha rilasciato un’intervista dove emergono dettagli importanti sul rincaro:
“…..il prezzo del Nexus 6 è frutto di una precisa strategia concepita da Google per aggredire il mercato americano, saturo di Samsung e Apple sopra i 500€. Questa strategia è stata concepita insieme a Motorola, potendo quindi sfruttare il marchio (da sempre molto apprezzato in USA) per lanciare la presenza di Google nei top di gamma da 500€ e oltre, dove Samsung e Apple la fanno ancora da padrona….per ora! Con Motorola possiamo prenderci il mercato smartphone a qualsiasi latitudine e a qualsiasi prezzo!”
Ecco quindi la vera motivazione del rincaro, ed è molto lontana dalle giustificazioni che sono state rilasciate dai fan accaniti di Nexus e Google: nessun “è Nexus, vale questa cifra”, “l’hardware è potente” o “Motorola merita queste cifre”…Con il nuovo Nexus Google punta al cuore dell’America, dritto verso gli utenti che a quelle cifre comprano ad occhi chiusi solo Samsung e iPhone in abbonamento.
L’aumento del costo per gli utenti, nel caso in cui si acquisti un Nexus 6 senza vincoli contrattuali, è bilanciato dal fatto che in abbonamento (la forma d’acquisto più diffusa in USA) risulterà particolarmente conveniente scegliere un Nexus 6 rispetto a prodotti come l’iPhone 6 Plus o il Samsung Galaxy Note 4.
Con questa mossa Morotola e Google promettono di dare grande battaglia a Samsung e Apple, battaglia non “proponibile” se il device fosse stato venduto a “soli” 300 €….questione di prestigio e di onore “made in USA”!
Ma torniamo ai freddi numeri: per un iPhone o un Samsung in abbonamento dobbiamo sborsare un canone fisso in USA pari a 240 euro annui (12 mesi per 20 euro al mese), quello del Nexus 6 (almeno in USA) sarà inferiore a 100 euro annui (solo 8 euro al mese tutto incluso); si offre un device a prezzi ed abbonamenti molto più concorrenziali e si sfrutta il marchio Motorola per attirare utenti.
Strategia molto particolare, ma che ha un grosso limite: in Europa questa formula di acquisto non è particolarmente diffusa e, almeno per ora, non si vedono vantaggi o opportunità per cui qui “convenga” prendere un Nexus 6 rispetto ad un iPhone 6 Plus o Note 4…nessun carrier europeo ha “messo in conto”di offrire Nexus 6 in abbonamento, al contrario dei sui diretti rivali; questo significa che acquistare Nexus 6 in Europa non sarà “conveniente” come in America.
Sacrificare i fan Europei per conquistare il doppio dei fan americani.…sarà questa la strategia giusta?