Il punto di riferimento per chi ama i iPhone, iPad, Mac e il mondo Apple!
Categoria:Guide
I nostri esperti sono costantemente alla ricerca di una soluzione per ogni problema tecnologico. Qui troverete guide, tutorial, procedure e soluzioni di smartphone, notebook, PC, social network, informatica, mobile.
Proprio come in Star Wars, anche il mondo degli smartphone è suddiviso in due lati; difatti, da un lato troviamo i device dotati di sistema operativo Android, mentre dall’altro ci sono gli iPhone caratterizzati dal proprio iOS. Oltre alle varie differenze grafiche, vi sono anche altre caratteristiche che contraddistinguono i due OS.
Una delle differenze sta anche nelle foto scattate mediante queste due tipologie di smartphone; contrariamente ai dispositivi Android, le foto catturate con iPhone vengono salvate di default come file HEIC. Nel caso in cui vi steste chiedendo come aprire file HEIC su Windows, sappiate che esistono degli appositi software e plug-in che consentono di fare ciò.
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Aprire file HEIC su Windows 10 e Windows 11
Grazie all’aggiornamento di aprile 2018 di Windows 10, è possibile utilizzare un apposito plug-in gratuito che consente di aprire file HEIC su Windows. Il primo passo da compiere, è controllare che il vostro OS sia aggiornato almeno alla versione 1607 (se non sapete come fare vi consigliamo di consultare la nostra guida dedicata).
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Una volta verificato l’aggiornamento, bisognerà scaricare ed installare il plug-in ufficiale che vi permetterà di aprire le foto di iPhone su Windows. Ciò che bisogna fare è scaricare da questa pagina dello store Microsoft l’estensione cliccando sul tasto Ottieni. Completato il download, l’estensione verrà installata e potrete finalmente aprire file HEIC sul vostro PC.
Come aprire file HEIC su Windows 7
Nel caso in cui si disponga di una versione più datata di Windows (in particolare la settima), l’unica soluzione passerà per un’applicazione di terze parti scaricabile da un qualsiasi browser web. Il suo nome è “CopyTrans HEIC per Windows”, la quale propone diversi strumenti per la conversione, per la stampa e, ovviamente, per il supporto dei file HEIC. Può essere scaricata direttamente dal sito dello sviluppatore cliccando su questo link.
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TikTok è, senza ombra di dubbio, il social network del momento, che sta coinvolgendo persone di ogni età e provenienti da ogni parte del mondo. Vista la sua popolarità, molti utenti si stanno dilettando nel creare e pubblicare video su un proprio genere preferito.
Come in ogni ambito in cui ci si diletta, tuttavia, potrebbero sorgere alcuni dubbi, in primis su come diventare virale o “famoso” e come far vedere i propri video a milioni di persone. Tuttavia, non basta pubblicare video per diventare famoso sui social, ma tale traguardo è una conseguenza di molteplici fattori: costanza, nuove idee, tempismo. Esatto, anche il tempismo riveste un ruolo fondamentale sui social network, in quanto, un video pubblicato all’interno della fascia oraria adatta, potrebbe raggiungere un numero maggiore di utenti.
Ma quindi, ci sono degli orari ideali in cui pubblicare video su TikTok? In che modo è possibile far diventare virale un video e diventare famosi? Purtroppo non esistono regole universali valide per tutti gli utenti ma è anche vero che, adottando le giuste strategie e sfruttando ogni risorsa possibile, tra cui il anche il tempo, è possibile trarre alcuni vantaggi e dare una marcia in più ai propri contenuti.
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Il funzionamento dell’algoritmo di TikTok
L’algoritmo di TikTok e, in generale, dei social network, rimarrà sempre una sorta di mistero. Sebbene ci siano degli studi, delle teorie e delle analisi al riguardo, le aziende tendono sempre a mascherare i loro algoritmi. Quello che si sa, è che per diventare virale su un qualsiasi social network, bisogna coinvolgere più persone possibili.
Il coinvolgimento degli utenti si manifesta tramite molteplici fattori, quali le interazioni (like, commenti, tempo di visualizzazione dei video). Più queste variabili vengono incrementate, più i creator vengono “premiati” godendo di più visualizzazioni. TikTok è un social famoso anche a causa della sua sezione Per te, una sorta di Home Page in cui vengono mostrati contenuti casuali a tutti gli utenti della piattaforma.
Come vedremo successivamente, proprio questa sezione è responsabile della gran parte delle visualizzazioni degli utenti. Tuttavia, non basta raggiungere tale sezione “una volta” per mostrare i vostri video ad un pubblico più ampio.
Quanto influisce l’orario di pubblicazione su TikTok
A questo punto vi starete chiedendo: quando dovrei pubblicare su TikTok per finire nella sezione Per te?Esiste un orario ideale di pubblicazione per venire premiati dalla piattaforma?
Come anticipato qualche riga fa, le tempistiche sono importanti, anche sui social, ma non rappresenta la sola cosa di cui tener conto in quanto, la qualità ed il tipo di contenuto rivestono comunque un ruolo molto importante.
Tuttavia, un piano ben studiato di pubblicazione potrebbe recarvi molti vantaggi sia dal punto di vista delle visualizzazioni, sia per l’accesso alla sezione Per te di TikTok.
Cosa succede quando si pubblica un video su TikTok
Per comprendere a pieno il funzionamento dell’algoritmo di TikTok, è importante conoscere prima quella relativo alle dinamiche della pubblicazione dei video. Cosa succede quando si pubblica un video su TikTok?
A differenza degli altri social network, TikTok permette ai contenuti degli utenti di raggiungere le persone anche senza avere dei follower. Questo succede grazie alla sezione Per te. Infatti, quando viene pubblicato un video, TikTok lo mostra ad alcuni utenti casuali per un periodo di tempo limitato.
Ebbene, queste prime ore sono fondamentali, in quanto l’esito delle interazioni dei primi utenti permetterà a TikTok di capire se il vostro video può raggiungere o meno ulteriori persone. Per questo motivo, bisogna scegliere con cura il target di riferimento e cercare di conoscere in maniera approfondita il loro orario.
A tal proposito, soprattutto per quanto riguarda i primi video, potrebbe essere utile fare dei “test” e vedere in quali orari di pubblicazione si ottengono più interazioni da parte degli utenti.
In che modo il pubblico è importante per i video su TikTok
Il modo migliore, quindi, di conoscere l’orario di pubblicazione consiste nell’apprendere più informazioni possibili sul pubblico di vostro interesse. Orari di attività, nazionalità, gruppi di appartenenza, fascia d’età, sono solo poche delle numerose categorie da tenere d’occhio per far si che i vostri video raggiungano il massimo numero di utenti possibile.
Esiste un orario ideale generale?
Esiste, quindi, un orario generale in cui pubblicare video su TikTok? Come detto più volte in questo articolo, sebbene il giusto orario di pubblicazione risulti essere un valido alleato per raggiungere un numero maggiore di utenti, non rappresenta l’unica soluzione per avere quello “sprint” tanto desiderato dagli utenti del social network.
Dopo, quindi, aver curato la qualità dei vostri video e studiato un piano appropriato di pubblicazione, potreste dare un’occhiata ai vostri follower e cercare di estrapolare quante più informazioni possibili per trovare l’orario di pubblicazione più adatto a voi.
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Apple ha da poco rilasciato un significativo aggiornamento per uno dei suoi prodotti più particolari: il MagSafe Battery Pack. Se non sapeste cosa sia gli abbiamo dedicato un video sul nostro canale YouTube:
Grazie al nuovo update, da adesso la piccola batteria aggiuntiva dell’azienda migliora la velocità di ricarica wireless, passando dai 5W di prima ai 7,5W di adesso.
Abbiamo preparato questa guida per aiutare chiunque non riuscisse a capire come aggiornare il MagSafe Battery Pack di Apple. State tranquilli, sarà una passeggiata.
Controllare la versione firmare del MagSafe Battery Pack
Prima di cominciare, è giusto controllare la versione del firmware del MagSafe Battery Pack, in modo da evitare di seguire questa guida se doveste scoprire che la versione software è già la più recente.
Per verificare la versione del firmware, vi basterà:
Collegare il Battery Pack ad un qualunque iPhone dotato di MagSafe (quindi iPhone 12/12 Pro o 13/13 Pro)
Andare in Impostazioni -> Generali -> Info -> MagSafe Battery Pack
Se la versione del firmware è la 2.7.b.0, fermatevi qui: il vostro powerbank è già aggiornato e non dovrete eseguire ulteriori step.
Qualora la versione non fosse quella indicata, proseguite in questa guida.
Aggiornare automaticamente il MagSafe Battery Pack
Uno dei due modi per aggiornare la batteria magnetica targata Apple è banale: vi basterà aspettare. Proprio così, perché entro una settimana dal rilascio del firmware l’accessorio si aggiornerà automaticamente. Se però non voleste aspettare c’è un modo per velocizzare la procedura di aggiornamento, ma avrete bisogno di un Mac.
Forzare aggiornamento del MagSafe Battery Pack
Il secondo metodo, come anticipato, prevede che si sia in possesso di un computer sempre targato Apple, e di un cavo Lightning.
Ecco la procedura:
Collegare la batteria ad un iPhone
Collegare il Battery Pack al Mac tramite il cavo Lightning (non collegate l’estremità con la porta Lightning all’iPhone, altrimenti non succederà niente. Inserite il connettore direttamente nel powerbank)
Aspettate 5 minuti
Andate a verificare la versione del firmware tramite la procedura indicata precedentemente, e se tutto sarà andato a buon fine, da ora in poi il vostro iPhone si caricherà più velocemente con il MagSafe Battery Pack!
Se voleste un prodotto alternativo al MagSafe Battery Pack di Apple, magari con una batteria più capiente, potete dare un’occhiata alla nostra guida (e video) alle migliori alternative ad Apple MagSafe Battery Pack.
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Ciò che non può assolutamente mancare in un viaggio di lavoro o in una riunione è senza dubbio il biglietto da visita. Fortunatamente, grazie alle tantissime applicazioni presenti sugli store digitali, quali App Store e Google Play Store, è possibile creare e richiedere la stampa dei biglietti da visita comodamente da casa e, soprattutto, in maniera personalizzata. Per questo motivo, oggi andremo ad elencare le migliori attualmente disponibili, ovviamente da scaricare gratuitamente su iOS e Android.
Le migliori app per creare biglietti da visita su iOS e Android
In genere, tutte le opzioni per la creazione di biglietti da visita risultano essere inglobate all’interno di applicazioni più generali dedicate alla gestione dei documenti. Tuttavia, almeno su Android, esiste una piattaforma pensata esclusivamente per generare le business card. Ma andiamo con ordine e partiamo da un’app universale per iOS e Android.
Canva
Quando si vogliono creare dei volantini, poster, video promozionali e, appunto, anche biglietti da visita, consigliamo prima di ogni altra cosa Canva. Si tratta di un servizio gratuito nella sua versione di base, ma disponibile online, su App Store e anche sul Google Play Store.
In particolare, per iniziare a generare un biglietto da visita, sarà sufficiente accedere utilizzando un account (gratuito) e successivamente raggiungere la sezione dedicata alla creazione dei biglietti da visita, all’interno del tab “Marketing” della schermata iniziale.
Una volta entrati nella sezione di modifica, si potranno selezionare tutti gli elementi visivi già inclusi nel catalogo di Canva, oppure importare loghi e immagini direttamente dal dispositivo utilizzato. Non mancheranno poi tantissimi font e stili diversi, molto utili per rendere unico il proprio biglietto da visita. Inoltre, il servizio proporrà, oltre che di salvare in locale il design creato, anche di stampare una serie di biglietti direttamente all’interno della stessa piattaforma.
Business Card Maker & Creator
Qualora disponeste invece di smartphone Android, vi consigliamo di provare Business Card Maker & Creator, interamente sviluppato con l’intento di aiutare l’utente a creare il proprio biglietto da visita. Proprio come su Canva infatti, non mancheranno tantissimi elementi visivi diversi, ma neppure l’opzione utile per importare manualmente loghi e immagini personali. Tutte le carte create verranno poi generate con le dimensioni perfette per essere stampate.
Da non sottovalutare anche la presenza di più di 100 template già pronti tra cui scegliere, tutti ovviamente editabili una volta selezionati. Insomma, moltissime funzioni incluse e messe a disposizione gratuitamente. Tuttavia, per avere l’accesso completo, bisognerà effettuare degli acquisti in-app.
Altre app per creare biglietti da visita su iOS e Android
Come anticipato in precedenza, all’interno di applicazioni sviluppate per la gestione dei documenti, non mancano, in genere, anche diversi template dedicati alla creazione di biglietti da visita. Fra tutti, ad esempio, segnaliamo Word di Microsoft, per iOS e Android, oppure Pages, esclusiva di iOS. Subito dopo aver aperto le suddette applicazioni, si potrà immediatamente selezionare lo stile pensato per le business card, all’interno del quale appariranno circa 8 biglietti per ogni pagina, ovviamente dotati delle dimensioni corrette per il ritaglio.
Un’altra esclusiva per Android è Business Card Maker, anch’essa gratuita (in versione base) e scaricabile direttamente dal Google Play Store. Tra le sue opzioni: scelta di template pre-impostati, importazione di elementi dal dispositivo, condivisione dei biglietti tramite social e ottimizzazione per la stampa.
Qualora voleste invece semplicemente scansionare delle business card cartacee, vi proponiamo alcune comodissime app disponibili gratuitamente sia per iOS che per Android. In particolare, consigliamo Microsoft Lens (Android e iOS), SwiftScan (Android e iOS) e Genius Scan (Android e iOS). Per approfondire l’utilizzo di app di questo tipo, riportiamo in basso una guida scritta proprio per tale scopo.
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Al giorno d’oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, aumentando sia la qualità dello stile di vita delle persone ma anche i loro dubbi su una moltitudine di argomenti. Infatti, come in ogni argomento, esistono pareri contrastanti su diverse questioni che mandano in confusione gli utenti.
In che modo bisogna preservare la batteria? Si può ricaricare lo smartphone di notte? Si possono acquistare altri accessori non inclusi nella confezione? Queste sono solo alcune delle domande riguardante il mondo degli smartphone che gli utenti si pongono quotidianamente.
Per questo motivo, noi di ChimeraRevo abbiamo creato questo articolo per aiutarvi ad estinguere nel miglior modo possibile tutti i dubbi possibili riguardo l’argomento in questione. Ecco, quindi, i 10 errori che spesso commette chi usa lo smartphone.
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Non caricare lo smartphone di notte per preservare la batteria
Tutti, almeno una volta, si saranno chiesti se caricare lo smartphone di notte possa danneggiare la batteria con il passare del tempo. Partendo dal presupposto che l’usura della batteria, nel corso degli anni, è un fenomeno del tutto normale, la ricarica notturna non è da considerare colpevole!
Infatti, rispetto agli anni passati, oggi abbiamo tra le mani dei dispositivi molto più intelligenti, dotati di sistemi operativi all’avanguardia e sempre più completi. In passato, infatti, il passaggio di corrente non si fermava al completamento della ricarica, generando quindi un sovraccarico dannoso.
Oggi, grazie a sistemi molto più avanzati, lo smartphone non assorbe più l’elettricità una volta completata la carica, preservando la salute della batteria.
È possibile, quindi, ricaricare lo smartphone di notte? Si!
Far scaricare completamente la batteria prima di ricaricarla
Un altro mito molto famoso, ormai di vecchia data, riguarda la pratica di far scaricare completamente la batteria prima di ricaricarla. Le batterie di oggi, le quali sono composte da ioni di litio, non necessitano di scaricarsi completamente per essere ricaricate. Infatti, le batterie moderne, possono essere tranquillamente caricate anche ad intervalli, magari mantenendo la percentuale tra il 20% e l’80%, in modo tale da preservarne la salute.
Far scaricare completamente la batteria prima di ricaricarla ormai non è più una buona pratica!
Chiudere le app in esecuzione in background per risparmiare batteria
La corsa al risparmio della batteria interessa gran parte degli utenti degli smartphone. Ci sono numerose pratiche da adottare per preservare la durata della batteria, tra cui quella che prevede la chiusura definitiva delle app in background.
Se è vero che, effettivamente, questo metodo aiuta a preservare in parte la salute della batteria, è anche vero che oggi, avendo dei sistemi operativi molto intelligenti, il consumo di batteria di queste app è davvero limitato, in quanto verranno “attivate” solo se strettamente necessario.
Per questo motivo, vi invitiamo a disattivare queste funzionalità solo se strettamente necessario.
Mantenere il Bluetooth disattivato per risparmiare batteria
Il discorso appena fatto si può ripetere anche per quanto riguarda la questione Bluetooth. Infatti, si tende a pensare che funzionalità come il Bluetooth possano influire molto negativamente sulla salute della batteria. Questo è un altro mito da sfatare!
Queste tecnologie, al giorno d’oggi, consumano poca batteria, soprattutto quando non vengono “richiamate” ma risultano comunque attive. Non c’è bisogno, quindi, di mantenere disattivato il Bluetooth per non consumare la batteria del vostro smartphone!
Pensare che il sensore di luminosità automatico giovi alla batteria
Il sensore di luminosità automatico risulta essere un ottimo alleato per visualizzare correttamente il display in ogni condizione. Tuttavia, è sbagliato pensare che tale sensore preservi anche la durata della batteria, in quanto attivandosi spesso causa comunque un consumo energetico.
Utilizzare solamente gli accessori presenti in confezione
Vi sarà sicuramente capitato, almeno una volta, di fronteggiare il problema di un accessorio rotto, che sia esso un cavo oppure l’alimentatore. Qui potrebbe sorgere il fatidico dubbio: acquisto il materiale originale oppure provo degli accessori alternativi di altri marchi? Bisogna fare delle precisazioni sulla questione:
È assolutamente sbagliato pensare che l’unica scelta sensata sia quella di acquistare solamente gli accessori originali. La cosa importante è verificare che si tratti di prodotti certificati e che rispettino le specifiche dettate dalla casa costruttrice
C’è differenza tra prodotti di terze parti e prodotti scadenti: i primi, come detto prima, sono comunque affidabili se possiedono tutte le certificazioni necessarie; i secondi sono molto pericolosi e potrebbero danneggiare lo smartphone
Credere che specifiche elevate garantiscano prestazioni elevate
“Ho aquistato uno smartphone con delle specifiche impressionanti, quindi andrà sicuramente bene!” Affermazione giusta, ma che non rappresenta l’assoluta verità. Infatti, sebbene le specifiche siano comunque importanti per il funzionamento di uno smartphone, esse non sono le uniche responsabili delle sue prestazioni.
I numeri rimangono sempre numeri, perché ci sono casi in cui uno smartphone con specifiche inferiori funziona in modo migliore rispetto ad un top di gamma. Come mai accade questo? Dovete sapere, infatti, che anche il sistema operativo riveste un ruolo fondamentale nelle prestazioni degli smartphone. Ad esempio, molte volte gli iPhone hanno specifiche tecniche inferiori sulla carta rispetto agli smartphone Android. Tuttavia, grazie al loro ottimo sistema operativo, risultano essere più fluidi ed affidabili nel corso del tempo.
Quando si vuole acquistare un nuovo smartphone, quindi, è importante consultare le specifiche tecniche, ma non vanno interpretate come assoluta verità.
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Fidarsi ciecamente degli store ufficiali
Scaricando le applicazioni dagli store ufficiali (Google Play Store o App Store) si può stare tranquilli sulla loro provenienza ed affidabilità? In parte si, ma bisogna comunque prestare attenzione a ciò che si scarica, alla provenienza dell’applicazione ed alla reputazione degli sviluppatori. Ricordate, store ufficiale non è sempre sinonimo di sicurezza!
Pensare che il telefono risulti irrangiungibile se spento
Si tende a pensare che un telefono spento non possa essere rintracciato. In parte risulta essere vero, tuttavia bisogna fare alcune precisazioni:
Non bisogna avere paura di essere continuamente tracciati! Infatti, si viene tracciati solamente in caso di motivazioni ben precise (parlando delle forze dell’ordine) o in caso di malintenzionati
Per essere rintracciato, uno smartphone deve trasmettere un segnale, quindi necessita di un livello di carica sufficiente. Rimuovere la batteria, quindi, potrebbe bastare per risultare irrangiungibile. Tuttavia, al giorno d’oggi, per questioni di sicurezza alcuni smartphone rimangono rintracciabili anche se spenti (battieria permettendo). Uno di questi è l’iPhone, il quale rimane rilevabile anche se spento
La rimozione della SIM consente di essere irrintracciabili? No! Lo smartphone, anche senza una SIM inserita, rimane rilevabile proprio per i motivi elencati precedentemente
Pensare che Android sia poco sicuro
Nel corso degli anni si è sempre pensato che Android sia un sistema operativo poco sicuro, vista la sua natura open source. Questo pensiero è sbagliato, in quanto la poca sicurezza è da attribuire alle applicazioni (come visto qualche riga fa), ma non al sistema operativo.
Parlando di applicazioni, considerando il fatto che è possibile installare app anche da store esterni, allora si può dire che il livello di sicurezza cala drasticamente.
La regola è sempre la stessa, ovvero prestare attenzione sia a ciò che si installa, sia all’utilizzo che si fa degli smartphone!
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Il Product Key è un codice alfanumerico, che identifica una licenza originale. Il Product Key serve anche per attivare Windows, il sistema operativo di casa Microsoft. Smarrendo tale codice, potrebbero esserci dei problemi con l’attivazione del sistema operativo in seguito, ad esempio, di un ripristino del PC oppure con la verifica della sua effettiva validità.
Noi di ChimeraRevo, quindi, abbiamo creato appositamente un articolo per aiutarvi in caso di smarrimento del codice. Vi mostreremo, infatti, come recuperare il Product Key in Windows 11 in diverse situazioni.
Informazioni preliminari
L’aggiornamento da Windows 10 a Windows 11 è gratuito. Quindi, per poter fare l’upgrade, è fondamentale essere in possesso di una licenza Windows 10 originale e genuina al 100%. In alternativa, potete acquistare (risparmiando) ed installare una licenza Windows 11. Siamo consapevoli che acquistare la licenza originale sul sito Microsoft è molto costoso, per questo vi consigliamo due tra i migliori shop del web.
Mr Key Shop è un sito affidabile con prezzi vantaggiosi sul quale è possibile acquistare una licenza Windows 10 originale al 100% attraverso la quale fare l’upgrade al nuovo sistema operativo gratuitamente. In alternativa, potete scegliere di acquistare ed installare una licenza Windows 11. Potete acquistare il prodotto scegliendo tra i metodi di pagamento sicuri disponibili, l’invio avviene in pochi secondi via email e, per qualsiasi esigenza, è disponibilel’assistenza specializzata gratuita in ITALIANO. Leggete le recensioni di questo store, sono tutte positive. Su Mr Key Shop sono disponibili anche le licenze delle varie versioni dei Sistemi Operativi Windows, i Pacchetti Microsoft Office e i migliori Antivirussul mercato.
Keycense è una piattaforma altrettanto affidabile con prezzi davvero vantaggiosi. Potete scegliere la vostra licenza Windows 11 o la sempre performante licenza Windows 10 per poi fare l’upgrade gratuito. L’esperienza d’acquisto su Keycense è sicuramente una delle più intuitive ed apprezzate: acquistate tramite i pagamenti sicuri disponibili, ricevete il product key via email e installate grazie alle istruzioni chiare e complete. In caso di necessità, chiedete al supporto tecnico in italiano molto preparato e disponibili. Sulla piattaforma sono disponibili tutti i sistemi operativi Windows, i pacchetti Microsoft Office (per Pc e Mac), antivirus e le migliori VPN.
Di seguito, vi mostreremo tutti i metodi possibili da attuare per recuperare il Product Key in Windows 11. Avete il timore di non riuscire a recuperare il codice? In tal caso, non dovreste affatto preoccuparvi, in quanto a fine articolo troverete una sezione dedicata a tale problema.
Verificare la presenza del Product Key direttamente sul PC
Il primo, banale metodo che vi proponiamo è quello di verificare la presenza del Product Key direttamente sulla scocca del vostro PC. Su alcuni dispositivi, viene applicata un’etichetta contenente le sue informazioni più importanti tra cui, ad esempio, la chiave del sistema operativo. Una possibile soluzione, quindi, risulta essere proprio quella di dare uno sguardo alla scocca del PC e, se sarete fortunati, avrete risolto il problema in pochi istanti.
Recuperare il Product Key tramite prompt dei comandi
Non avete trovato il Product Key sulla scocca del vostro PC? Non temete! Infatti, ci sono diversi metodi alternativi per risolvere questo problema. Uno tra questi riguarda proprio il prompt dei comandi, grazie al quale è possibile recuperare il codice:
All’interno della barra di ricerca di Windows, digitate cmd
Aprite, quindi, l’applicazione consigliata
Di seguito, digitate il seguente codice e premete Invio
wmic path SoftwareLicensingService get OA3xOriginalProductKey
Successivamente, vi verrà mostrato il Product Key.
E se ho acquistato una licenza di Windows 11?
Nel caso in cui aveste acquistato una licenza ufficiale di Windows 11, ci sono altre possibili soluzioni per ovviare al vostro problema. Tutto quello che dovrete fare, infatti, è semplicemente seguire con attenzione i passaggi necessari.
Se avete acquistato la licenza da un sito certificato, sicuramente avrete ricevuto la conferma dell’ordine e la ricevuta tramite e-mail. A questo punto, quindi, non vi resta che recuperare l’e-mail in questione all’interno del vostro client di posta elettronica ed individuare il Product Key di vostro interesse.
In alternativa, se il sito dovesse esserne provvisto, potreste anche accedere all’area riservata con le vostre credenziali e recuperare l’ordine in questione, con il relativo codice.
Cosa fare in caso di mancato recupero del Product Key
Nonostante le diverse soluzioni proposte non siete riusciti a recuperare il Product Key di Windows? Purtroppo, in tal caso, non avrete altra scelta se non contattare l’assistenza clienti di Microsoft e chiedere supporto sulla questione. Se sarete fortunati, è probabile che riuscirete a risolvere il problema. In alternativa, dovrete acquistare una licenza originale dell’ultima versione del sistema operativo di casa Microsoft.
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In questi giorni abbiamo avuto modo di testare un tool professionale per convertire file OST a PST di Outlook (e non solo) per poterli immediatamente importare. Stiamo parlando di Stellar Converter per OST, un programma realizzato ad hoc per la conversione dei file OST che, essendo inaccessibili ad Outlook, non possono essere immediatamente importati.
Nelle righe che seguono vi guideremo nel suo utilizzo e vi mostreremo le tantissime funzionalità integrate, ma soprattutto l’estrema semplicità d’uso. Vediamolo più da vicino:
Stellar Converter per OST
Volete provare subito le funzionalità di Stellar Converter per OST ed avete un PC Windows? Bene, andate sulla pagina web del sito ufficiale e scaricate subito la versione di prova gratuita. Non occupa molto spazio ed è leggera da eseguire perché compatibile anche con le versioni più vecchie di Windows.
Non appena installato potrete avviarlo immediatamente e vi apparirà davanti una schermata simile alla seguente. In questa schermata potrete iniziare immediatamente la conversione dei file OST in PST, anche se crittografati!
Ricordiamo però che Stellar Converter per OST è anche in grado di offrire servizi aggiuntivi, tra i quali troviamo: salvataggio delle e-mail convertite in formato MSG, EML, RTF, HTML o PDF, supporto alle Suite di Office (dal 2000 in poi) e l’anteprima gratuita di e-mail e calendari prima della conversione effettiva. Ovviamente, la versione di prova è limitata in quanto ci sarà possibile visualizzare in anteprima il file convertito e salvare solamente 10 elementi per cartella.
Ma torniamo a noi, e vediamo cosa ci si pone davanti non appena avviamo Stellar Converter per OST la prima volta:
Fondamentalmente si aprirà una finestra che ci chiederà immediatamente di selezionare il file OST da convertire in PST per poterlo importare in Outlook. In questa finestra abbiamo due scelte: o “Sfogliare” le cartelle del nostro PC per trovare e selezionare il file OST da convertire, oppure cliccare sul pulsante “Trova” per lasciare che sia il programma a cercare tutti i file OST nel nostro PC.
Una volta trovato il file di interesse (come vedete nell’immagine di esempio qui in alto), non dovremo far altro che selezionarlo con il mouse e cliccare infine sul tasto “Converti” in basso a destra, per lasciare che il software faccia tutto il lavoro in pochi istanti. A conversione completata potremo navigare nell’anteprima del file, come potete vedere nell’immagine qui in basso:
Come potete vedere, Stellar Converter per OST ci darà un’anteprima di tutte le cartelle e sotto-cartelle della casella di posta elettronica che sono state estrapolate dal file OST per poter essere convertite in PST. A questo punto il gioco è fatto, perché non dovremo far altro che esportare il file nel formato desiderato, che può essere PST ma anche MSG, EML, RTF, HTML o anche PDF.
Per eseguire l’esportazione, spostiamoci in alto e clicchiamo su “Salvare il file convertito” che si trova nella scheda Home. Qui è possibile accedere alle “Opzioni di Salvataggio” per selezionare il formato del file di output, come dimostra questo screen di esempio:
Nel caso in cui volessimo convertire il file da OST a PST (e quindi desiderate importarlo poi in Outlook), ricordate che Outlook dovrà essere installato sul vostro PC. Infine ricordate anche che, nella versione di prova gratuita, ci sarà possibile salvare solamente 10 elementi per ogni cartella. Per importare file PST in Outlook, la procedura cambia a seconda di quale versione di Office avete installata sul vostro PC: per questo motivo vi consigliamo di dare una rapida occhiata alla guida su come importare file PST in Outlook scritta appositamente da Stellar Converter per OST.
Acquistare una licenza Stellar Converter per OST
Se dalla versione di prova avete intuito quali sono le effettive qualità di questo software, allora non rimane che passare allo step successivo! Per Stellar Converter esistono infatti tre diversi tipi di licenze che potete visualizzare al seguente link:
A seconda del tipo di licenza che sceglierete, avrete ovviamente delle funzionalità in più. Ad esempio con la versione più economica (la Corporare), avrete una licenza annuale in grado di convertire al massimo 5 caselle e-mail provenienti da file OST che possono essere anche crittografati.
Andando avanti invece con le versioni Technician e Toolkit, la licenza potrà essere acquistata con scadenza annuale oppure perpetua (a vita), con un numero illimitato di conversioni e tantissime funzionalità aggiuntive, che vanno dal supporto a Office 365 fino alla riparazione di file PST corrotti, passando dalla possibilità di compattare/ unire o dividere i file PST e molto altro ancora che potete scoprire dando un’occhiata alla tabella comparativa sul sito ufficiale.
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Al giorno d’oggi la sicurezza informatica riveste un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Lo hanno capito anche i colossi come Microsoft, la quale ha integrato all’interno dell’ultima versione del suo sistema operativo, ovvero Windows 11, una modalità progettata appositamente per incrementare sicurezza e prestazioni.
Tuttavia, sebbene questa modalità possa sembrare la scelta ovvia per utilizzare il proprio PC in totale sicurezza, bisogna conoscerla prima in maniera approfondita e, solo successivamente, decidere se attivarla o meno.
Per questo motivo, noi di ChimeraRevo abbiamo deciso di realizzare un’apposita guida in cui vi spiegheremo come attivare/disattivare la modalità S di Windows 11 e cercheremo di togliere ogni possibile dubbio al riguardo.
Informazioni preliminari
L’aggiornamento da Windows 10 a Windows 11 è gratuito. Quindi, per poter fare l’upgrade, è fondamentale essere in possesso di una licenza Windows 10 originale e genuina al 100%. In alternativa, potete acquistare (risparmiando) ed installare una licenza Windows 11. Siamo consapevoli che acquistare la licenza originale sul sito Microsoft è molto costoso, per questo vi consigliamo due tra i migliori shop del web.
Mr Key Shop è un sito affidabile con prezzi vantaggiosi sul quale è possibile acquistare una licenza Windows 10 originale al 100% attraverso la quale fare l’upgrade al nuovo sistema operativo gratuitamente. In alternativa, potete scegliere di acquistare ed installare una licenza Windows 11. Potete acquistare il prodotto scegliendo tra i metodi di pagamento sicuri disponibili, l’invio avviene in pochi secondi via email e, per qualsiasi esigenza, è disponibilel’assistenza specializzata gratuita in ITALIANO. Leggete le recensioni di questo store, sono tutte positive. Su Mr Key Shop sono disponibili anche le licenze delle varie versioni dei Sistemi Operativi Windows, i Pacchetti Microsoft Office e i migliori Antivirussul mercato.
Keycense è una piattaforma altrettanto affidabile con prezzi davvero vantaggiosi. Potete scegliere la vostra licenza Windows 11 o la sempre performante licenza Windows 10 per poi fare l’upgrade gratuito. L’esperienza d’acquisto su Keycense è sicuramente una delle più intuitive ed apprezzate: acquistate tramite i pagamenti sicuri disponibili, ricevete il product key via email e installate grazie alle istruzioni chiare e complete. In caso di necessità, chiedete al supporto tecnico in italiano molto preparato e disponibili. Sulla piattaforma sono disponibili tutti i sistemi operativi Windows, i pacchetti Microsoft Office (per Pc e Mac), antivirus e le migliori VPN.
Come anticipato poco fa, la modalità S di Windows 11 è stata progettata appositamente per incrementare sia la sicurezza, sia le prestazioni del dispositivo. Infatti, abilitando tale modalità, sarà possibile installare solamente le app presenti all’interno dello store ufficiale di Microsoft. Per questo motivo la sicurezza del dispositivo viene incrementata notevolmente, a patto, tuttavia, di sacrificare tutte le app “esterne” non presenti all’interno dello store ufficiale.
Quali dispositivi sono compatibili con la modalità S di Windows 11?
In primo luogo, bisogna sapere che la modalità S di Windows 11 è disponibile solamente con Windows 11 Home Edition. Nel caso in cui aveste, ad esempio, un’edizione di Windows 10 Pro/Education/Enterprise in modalità S, non potrete eseguire l’aggiornamento all’ultima versione del sistema operativo di casa Microsoft, a meno che non la disattiviate.
Come attivare la modalità S di Windows 11
Come si attiva, quindi, la modalità S di Windows 11? Bisogna fare un po’ di chiarezza sulla questione:
Windows 11 con la modalità S è una versione che è possibile trovare pre-installata su determinati dispositivi. Non è, quindi, possibile installare tale modalità possedendo già l’ultima versione del sistema operativo di casa Microsoft
Come specificato poco fa, tuttavia, se si è in possesso di una versione di Windows 10 Home con la modalità S attiva, è possibile aggiornare a Windows 11 con la modalità S
Alcune cose da sapere sulla modalità S di Windows 11
Ora che avete appreso tutte le informazioni necessarie sull’attivazione della modalità S di Windows 11, è bene chiarire anche alcune questioni sulle sue “limitazioni” e capire perché potrebbe non essere adatta ad alcuni utenti.
In primo luogo, è bene sapere che il browser predefinito della modalità S di Windows 11 è Microsoft Edge. All’interno del Microsoft Store sono presenti altri browser come, ad esempio, Firefox. Tuttavia, se siete amanti di Google Chrome, sappiate che non è possibile utilizzarlo, in quanto non presente all’interno dello store ufficiale
La modalità S di Windows potrebbe creare problemi anche alla compatibilità con hardware esterno, come ad esempio stampanti o tastiere. Purtroppo, al momento non è possibile sapere con certezza quali dispositivi potrebbero non essere supportati, ma è possibile fare riferimento al documento ufficiale riguardante Windows 10, in quanto non dovrebbero esserci grosse differenze
Come disattivare la modalità S di Windows 11
Dopo aver letto l’articolo vi siete resi conto che la modalità S di Windows 11 non fa affato per voi e vorreste disattivarla? Nessun problema! Infatti, tutto quello che dovete fare è seguire pochi e semplici passaggi:
Recatevi all’interno delle Impostazioni di Windows 11 (è possibile accedere alle impostazioni di Windows anche premendo la combinazione di tasti WIN + I)
All’interno della schermata principale delle Impostazioni, proseguite su Sistema, poi su Attivazione
Di seguite, all’interno della sezione Passa a Windows 11 Pro, cliccate su Vai allo Store
Infine, all’interno della sezione Disattiva la modalità S, fate clic su Scarica ed attendete il completamento dell’operazione
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Se avete già avuto l’occasione di leggere qualche nostro articolo, sarete sicuramente incappati in uno dei nostri consigli principali nell’utilizzo dei dispositivi elettronici come smartphone o PC, ovvero quello che riguarda gli aggiornamenti di sistema. Infatti, gli sviluppatori rilasciano costantemente aggiornamenti per migliorare i loro prodotti, ma anche per risolvere problemi di ogni tipo (lato software).
Tuttavia, se è vero che gli aggiornamenti sono in grado di risolvere svariati problemi, lo è anche l’altro lato della medaglia: non capita raramente di incappare in problemi o malfunzionamenti dopo aver aggiornato il proprio PC all’ultima versione disponibile.
Tuttavia, nella maggior parte è un problema risolvibile in pochi minuti, a patto di seguire correttamente i diversi passaggi elencati. A tal proposito, noi di ChimeraRevo abbiamo realizzato questa guida in cui vi mostriamo, in maniera dettagliata, le soluzioni da adottare se Windows non si spegne dopo l’aggiornamento.
Informazioni preliminari
L’aggiornamento da Windows 10 a Windows 11 è gratuito. Quindi, per poter fare l’upgrade, è fondamentale essere in possesso di una licenza Windows 10 originale e genuina al 100%. In alternativa, potete acquistare (risparmiando) ed installare una licenza Windows 11. Siamo consapevoli che acquistare la licenza originale sul sito Microsoft è molto costoso, per questo vi consigliamo due tra i migliori shop del web.
Mr Key Shop è un sito affidabile con prezzi vantaggiosi sul quale è possibile acquistare una licenza Windows 10 originale al 100% attraverso la quale fare l’upgrade al nuovo sistema operativo gratuitamente. In alternativa, potete scegliere di acquistare ed installare una licenza Windows 11. Potete acquistare il prodotto scegliendo tra i metodi di pagamento sicuri disponibili, l’invio avviene in pochi secondi via email e, per qualsiasi esigenza, è disponibilel’assistenza specializzata gratuita in ITALIANO. Leggete le recensioni di questo store, sono tutte positive. Su Mr Key Shop sono disponibili anche le licenze delle varie versioni dei Sistemi Operativi Windows, i Pacchetti Microsoft Office e i migliori Antivirussul mercato.
Keycense è una piattaforma altrettanto affidabile con prezzi davvero vantaggiosi. Potete scegliere la vostra licenza Windows 11 o la sempre performante licenza Windows 10 per poi fare l’upgrade gratuito. L’esperienza d’acquisto su Keycense è sicuramente una delle più intuitive ed apprezzate: acquistate tramite i pagamenti sicuri disponibili, ricevete il product key via email e installate grazie alle istruzioni chiare e complete. In caso di necessità, chiedete al supporto tecnico in italiano molto preparato e disponibili. Sulla piattaforma sono disponibili tutti i sistemi operativi Windows, i pacchetti Microsoft Office (per Pc e Mac), antivirus e le migliori VPN.
Siete in procinto di spegnere il vostro PC ma compare la scritta Preparazione di Windows? Dopo un aggiornamento di sistema è del tutto normale, tuttavia potrebbe essere sintomo di un problema. Infatti, nel caso in cui tale schermata dovesse comparire per un periodo di tempo prolungato, bisognerà risolvere il problema adottando diverse strategie.
Anche se Microsoft sconsiglia di non spegnere il computer quando compare la schermata Preparazione di Windows, in tal caso conviene proprio riavviare in maniera forzata il PC, tenendo premuto sul tasto di accensione per qualche secondo. A questo punto, attendete qualche istante per vedere se effettivamente il problema è stato risolto.
Come rimuovere un aggiornamento da Windows
Il PC rimane bloccato nonostante il riavvio forzato? In tal caso, bisogna optare per una strategia differente.
Riavviate il PC in maniera forzata fino a quando non compare la schermata di ripristino di Windows
All’interno della schermata, proseguite su Opzioni avanzate, poi su Risoluzione dei problemi
A questo punto, fate clic su Opzioni avanzate, quindi Prompt dei comandi
All’interno della schermata successiva, digitate questo comando, poi premete Invio:
Successivamente, il sistema rimuoverà automaticamente l’ultimo aggiornamento e potrete riavviare il PC. Infatti, vi basterà tornare indietro, all’interno della schermata principale e poi premere su Continua.
Utilizzare il ripristino all’avvio
Un’altra possibile soluzione è quella di utilizzare il ripristino all’avvio, sempre proseguendo dalla schermata di ripristino di Windows.
All’interno del menu Risoluzione dei problemi, quindi, proseguite su Opzioni avanzate, poi Ripristino all’avvio
A questo punto, si avvierà la scansione automatica del sistema e bisognerà solamente attendere il completamento dell’operazione
Al termine dell’operazione, il PC dovrebbe avviarsi senza il fastidioso problema
Come reimpostare il PC
Dopo aver adottato tutte le precedenti strategie il problema persiste? Purtroppo, in tal caso, conviene procedere reimpostando direttamente il PC, usufruendo comunque della possibilità di conservare i propri dati personali.
Riavviate, in maniera forzata, il PC come spiegato qualche riga fa
A questo punto, proseguite su Risoluzione dei problemi, poi su Reimposta il PC
Successivamente, selezionate la voce Mantieni i file personali, quindi attendete il completamento dell’operazione
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Sono in molti coloro che ci chiedono come spiare WhatsApp ed in particolar modo come spiare WhatsApp senza il telefono della vittima. Il fine ultimo è quello di riuscire a leggere le conversazioni di qualcuno senza che quest’ultimo se ne accorda. Abbiamo già risposto a tutte queste domande nella nostra mega guida su come spiare WhatsApp e la risposta è che è possibile farlo, ed è pure fin troppo semplice. Ci sono tanti metodi per farlo.
Tutto è cominciato da quando è nato WhatsApp Web, una funzione che è davvero comoda e permette di utilizzare finalmente la nota app di messaggistica anche tramite PC. Ricordiamo innanzitutto che spiare conversazioni WhatsApp Android eiPhone senza l’esplicito consenso di terzi è illegale. ChimeraRevo vi invita a rispettare le leggi e la privacy di tutti.
E’ innegabile che sorvegliare WhatsApp può essere davvero comodo per i genitori, che infatti sono quelli da cui più spesso riceviamo richieste e domande sull’argomento. Dopo questa breve introduzione è il momento di passare ai fatti e mostrarvi come spiare WhatsApp su Android e iPhone.
Come spiare un contatto WhatsApp con eyeZy
Per poter spiare le conversazioni di WhatsApp di una persona è possibile utilizzare appositi software. Uno dei migliori servizi legali che consente di fare ciò è eyeZy. Si tratta di un app per il parental control che consente di monitorare lo smartphone (Android o iPhone) di una persona includendo anche le conversazioni di WhatsApp.
Il funzionamento di tale software è davvero molto semplice; una volta scaricata l’applicazione bisognerà sottoscrivere un abbonamento (scegliendo fra i vari piani disponibili in base alle esigenze). A questo punto il tutorial mostrerà tutto ciò che bisogna sapere per quanto riguarda il funzionamento del software e, in caso di problemi, è a disposizione l’apposito supporto disponibile 24/7. Come già detto, esistono vari piani disponibili ed è bene sottolineare che un abbonamento più longevo porta ad un maggiore risparmio per l’utente. L’abbonamento per un solo mese è disponibile a 41.99€/mese, quello per tre mesi a 23.99€/mese ed infine quello annuale, dalla durata di 12 mesi, 9.99€/mese.
Fra i vari servizi messi a disposizione da eyeZy vi sono: keylogger, cattura schermo, controllo messaggi e messaggi eliminati, completo controllo dei social network, supervisione totale di WhatsApp, controllo chiamate e contatti, posizione in tempo reale tramite GPS e tanto altro ancora. Oltre alla supervisione, il software consente anche di bloccare determinati servizi, siti Web e reti Wi-Fi. Altra interessante funzionalità è quella che consente di visionare anche foto e video salvati, e la cronologia del browser Web. Ovviamente, per non essere scoperti e poter spiare senza problemi qualsiasi device, è a disposizione un’apposita funzionalità che consente di nascondere l’app e le icone ad essa collegate sul dispositivo supervisionato.
Come proteggersi da chi spia WhatsApp?
Per essere al sicuro da questo tipo di minacce, è bene mettere un blocco al proprio telefono o alle proprie applicazioni sensibili e dunque vi consigliamo di leggere la nostra guida su come difendersi da chi spia WhatsApp.
La nostra guida su come spiare WhatsApp è conclusa, ricordatevi di non fare reati. Di seguito una serie di articoli correlati che troverete sicuramente utili.
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