Dopo tante riflessioni, tanti consigli ed altrettanti ripensamenti – dovuti più che altro al fatto di aver usato Android fin dal primo smartphone e di non aver mai avuto modo di provare la piattaforma Windows Phone, se non l’anno scorso ai tempi di Mango -, la settimana scorsa ho preso la decisione di lasciare momentaneamente (forse…) il robottino verde per esplorare la giungla numero 8 del quartiere oscuro di Redmond.
Detto in parole ancora più semplici, da circa 5 giorni sono ufficialmente un utente Windows Phone 8 e proprietaria – per altro abbastanza soddisfatta – di un Nokia Lumia 925.
Sono consapevole di aver preso un terminale di fascia tutt’altro che bassa (per maggiori informazioni: Nokia Lumia 925 – Scheda Tecnica) ma, più che una scelta dovuta a manie di grandezza (che per altro non ho), i motivi alla base sono di fondo due:
- la volontà di provare Windows Phone 8 su un hardware che non nascondesse in nessun modo le potenzialità del sistema operativo e che mi impedisse di inventare limiti che in realtà non esistono;
- la ferma intenzione di usare il telefono Windows Phone 8 come smartphone principale, senza cadere nella tentazione di riaccendere quello Android.
Per cui, se siete così temerari da aver intenzione di portare a termine la lettura di questo articolo, tenete ben presente quanto vi ho detto poc’anzi: da questo momento in poi non alluderò più alla piattaforma harware ma baserò il tutto esclusivamente sull’esperienza d’uso collegata al sistema operativo in sé. Detto ciò bando alle ciance ed entriamo nel sodo della discussione.
La prima impressione
Per quello che mi riguarda una buona “presentazione” del sistema operativo è fondamentale, almeno quanto lo è il sapersi esprimere nel caso si parli di relazioni sociali. E, inutile dirvelo, come metro di giudizio ho utilizzato la procedura di inizializzazione, la prima cosa che ho visto una volta acceso il telefono. Non c’è che dire, durante la prima configurazione del telefono sono rimasta… sorpresa, piacevolmente sorpresa.
La classica fase di preconfigurazione del dispositivo (lingua, fuso orario ed altre informazioni di vario genere) e l’associazione dell’account principale – ovviamente appartenente al network Outlook, esattamente come per Android è fondamentale possedere un account Gmail – non mi hanno dato problemi, procedure semplici quanto quelle appartenenti al robottino verde.
Ciò che mi ha colpita è stato il dopo: configurato Outlook, il sistema operativo ha iniziato a mostrare progressivamente una serie di disclaimer riguardo l’utilizzo di questa o quella informazione personale, esplicando chiaramente dove sarebbero finiti i dati in questione e perchè, e dandomi la possibilità di consentire o negare la diffusione delle informazioni in questione. Tutti i disclaimer erano scritti in un linguaggio chiaro, comprensibile anche da chi non è proprio ferrato in materia e, soprattutto, leggibili senza l’utilizzo del browser o della connessione ad Internet.
L’uso degli APN (in pratica, la possibilità di usare la connessione dati) associati alla SIM è stato effettivo soltanto dopo aver confermato la volontà di abilitare la connessione dati (cosa che, se non ricordo male, avviene invece automaticamente per alcune varianti di Android), a seguire l’eventuale configurazione della connessione wireless, la scelta di attivare o disattivare i servizi di localizzazione (il GPS) e la classica selezione del tema di sistema.
Giudizio parziale: Di qui emerge – a mio avviso – una grande conferma: Microsoft, nel corso degli anni, ha visto parecchi tribunali ed altrettante controversie collegate agli enti per la privacy. E’ probabilmente questa la causa della valanga di disclaimer che precedono la possibilità di usare il dispositivo: personalmente ho gradito molto questo eccesso di zelo che in Android è palesemente mancante, non posso tuttavia negare l’eventualità che per qualcuno la procedura risultari noiosa – se non addirittura fastidiosa. Vi ripeto, però, non è stato il mio caso.
Live Tiles, Start Screen, a noi… tre!
Si, sapevo a cosa andavo incontro. Sapevo che avrei dovuto dimenticare definitivamente lo scrolling orizzontale della spaziosissima e personalizzabile home screen di Android per far posto allo scrolling esclusivamente verticale ed al concetto di “tile”, la mattonella caratteristica dell’interfaccia di Windows Phone 8 ma… non sapevo sarebbe stato così traumatico. Nonostante abbia trovato non poche difficoltà a raggiungere un equilibrio tra me e la Start Screen, il risultato finale (che vedete in basso a destra) mi ha lasciata totalmente soddisfatta.
Innanzitutto una grossa mancanza: al contrario di quanto succede con Android, in questo sistema non viene offerto nessun tutorial rapido relativo alle gestures. Forse perchè le gestures effettivamente non sono molte… ma avendo già usato un po’ Windows Phone 7.5 sapevo in parte a cosa andavo incontro, cosa che invece per qualcun altro potrebbe non succedere. La possibilità di accedere al menu di sistema tramite swipe a sinistra è una cosa che, secondo Microsoft, va scoperta per tentativi. Male, molto male.
Poi arriva la Start screen del telefono – in tutto e per tutto simile a quella della controparte desktop Windows 8: bella, pulita, ordinata, con tutte queste icone/mattonelle posizionate armonicamente sullo sfondo (che – senza applicazioni esterne – può essere soltanto nero o bianco). Ma… a parte i tiles (ovvi) di rubrica e contatti, cosa rappresentano tutti quei tiles piccoli? A che applicazione portano?
Forse a causa del mio scarso senso grafico e della mia ancor più scarsa fantasia, ho avuto (ed ho tutt’ora) difficoltà ad associare la stilizzazione rappresentata sul tile all’applicazione stessa: ancora dopo 5 giorni confondo l’app “Fotocamera” con l’archivio immagini a causa dell’evidente similitudine, sarebbe stato gradito di default un piccolo testo descrittivo sotto i mini-tiles – ad esempio un “Foto” o un “Fotocamera”. Problema zero per chi, invece, decide di adornare la sua Start Screen con delle mattonelle di dimensione spropositata: lì il testo viene mostrato di default ed è di norma ben visibile.
E’ possibile “pinnare” (gergo per intendere l’operazione di aggiungere una live tile alla Start Screen) nativamente tutte le applicazioni che compaiono nel menu principale ma non le opzioni presenti nei relativi sottomenu. Per alcune impostazioni (tipo l’accesso veloce alla wireless, alla modalità dati o al bluetooth) esistono delle app di terze parti che permettono di aggiungere tali voci alla Start Screen.
Ah, a proposito: in genere – tranne che per poche app di sistema – sono disponibili i tiles “grandi” ed i tiles “piccoli”, che potrete modificare o ridimensionare all’occorrenza semplicemente facendovi su un tap lungo. Ciò che apprezzo delle mattonelle è la possibilità di “incastrarle” per creare un puzzle senza spazi vuoti, ma non vi nego che un’operazione del genere mi ha preso un botto di tempo. Pessima, pessima cosa… impiegavo soltanto due minuti a sistemare le icone sulla home screen di Android!
Giudizio parziale: apprezzo graficamente la Start Screen di Windows Phone 8 molto più di quanto facessi con la Home Screen di Android, tuttavia trovo più comodi lo scrolling orizzontale e le modalità di personalizzazione di Android. Inoltre, ribadisco, in Windows Phone 8 manca la possibilità di impostare uno sfondo personalizzato senza affidarsi ad applicazioni di terzi.
La personalizzazione (grafica)
Sinceramente questa è una delle cose che ho apprezzato di più e che non rimpiango affatto di Android: niente lanciatori alternativi, niente set di icone alternativi, niente font alternativi, niente temi alternativi… insomma, niente di niente (che non sia di terze parti, ovviamente). L’unica cosa che, in Windows Phone, è possibile personalizzare in maniera nativa è il colore del tema di sistema (chiaro – nero su bianco, oppure scuro – bianco su nero) oltre che i colori delle live tiles (a meno che l’app in questione non preveda un tile con icona personalizzata, come ad esempio per “Musica” o “Office”).
Questo aiuta molto la consistenza e la robustezza dell’interfaccia grafica, che mantiene esattamente l’armonia ed il senso che Microsoft ha voluto imprimerle e che, come vi ho già detto, a me piace davvero tanto.
Giudizio parziale: Windows Phone 8, al contrario di Android, ha poche possibilità di personalizzazione grafica: ciò lo rende inadatto a chi ha bisogno di un’interfaccia eccentrica e che lo contraddistingua del tutto. Personalmente questo alone di “standard” non mi dispiace affatto, anzi, lo reputo un valore aggiunto per il sistema operativo di Microsoft.
Le funzionalità
L’integrazione dei servizi proprietari
Niente da obiettare, parità assoluta: tenete presente il livello di integrazione tra Android, i servizi Google e le relative app ufficiali? Bene, è più o meno la stessa cosa anche per Windows Phone 8… con l’ovvia differenza che i servizi online in questione, e le app ufficiali, appartengono invece a Microsoft. Ciò non toglie comunque la possibilità di integrare in maniera rapidissima i contatti, il calendario e le mail Gmail su Windows Phone 8, al contrario di quanto molti pensano. Altrimenti avrei già perso la rubrica, la lista appuntamenti, tutte le mie e-mail….
Ah, a proposito di servizi proprietari: se c’è una cosa fin troppo integrata quella è il browser. Internet Explorer 10, che di per sé non è indecente, è l’unico browser funzionante per Windows Phone 8. In pratica… o stock, o niente. Per me sarà una cosa difficilmente superabile, visto che ho rinunciato quasi immediatamente al browser stock di Android in favore di Chrome e Firefox. Senza poi contare che, tutti i giorni, utilizzo le loro controparti desktop.
E’ ancora presto per parlarne, credo di avere ancora cose da scoprire, tuttavia ad oggi non posso dire che in tal senso Windows Phone 8 sia inferiore rispetto ad Android: il sistema è in grado di gestire correttamente l’hardware sottostante (fotocamera, localizzatore GPS, chip NFC, Bluetooth, modulo telefono e via discorrendo) offrendo delle valide impostazioni per ciascuno di tali componenti. I vari menu e sottomenu, inoltre, danno quella sensazione di integrazione, continuità e fluidità che personalmente in Android non ho mai percepito. Per me un grosso punto a favore di Windows Phone 8.
Certo forse un po’ di intuitività in più nelle voci di menu non avrebbe guastato, effettivamente sotto questo punto di vista trovo le impostazioni offerte dall’interfaccia di Android – ed in particolare delle varie Sense, TouchWiz, EmotionUI e via discorrendo – decisamente più comprensibili. Buona la gestione della luminosità del display – è possibile usare il sensore integrato (se presente) per il rilevamento automatico delle condizioni di luce circostanti oppure optare per un’impostazione manuale.
Il risparmio energetico
Simpatico anche il meccanismo di gestione automatica del risparmio energetico in livelli di batteria critici: con un solo piccolo slider è possibile disattivare in un sol colpo sia le notifiche push di tutte le applicazioni sia la sincronizzazione automatica, oltre che la luminosità del display; cosa che trovo ancora più comoda è il ripristino automatico delle features menzionate poc’anzi nel momento in cui la batteria raggiunge di nuovo un livello di carica accettabile. Una cosa che in Android è possibile ottenere nella maggior parte dei casi – salvo personalizzazione del produttore – con vari artifici (e qualche app di terza parte). Pollice in su, questa volta, per Windows Phone 8.
La questione “2G/3G”
Carente, a mio avviso, il criterio di selezione del campo mobile. Premetto che non sono certa dell’esattezza del criterio e che non ho trovato abbastanza informazioni in merito, tuttavia – vista l’esperienza racimolata in questi giorni – sono giunta ad una teoria personale che vi espongo di seguito: in casa mia il segnale cellulare è molto debole e la copertura dati è per la maggioranza a velocità 2G. In quei pochi punti in cui riesco ad arrivare al 3G (a segnale ovviamente carente, tutt’altro che stabile), il sistema operativo cerca di switchare da 2G a 3G di continuo, in nome della migliore qualità, con conseguente perdita di segnale.
Android al contrario (e di questo sono invece certa) sceglie il tipo di segnale con migliore copertura, cosa che personalmente apprezzo davvero tanto. Non gradisco molto il fatto di dover “forzare” il 2G quando sono in casa per non perdere il segnale, più che altro perchè dimentico di ripristinarlo quando sono fuori. Questione di abitudine, credo, ma nulla di insormontabile ed attribuibile nello specifico alla (brutta, pessima per quanto riguarda il mio gestore) posizione in cui risiedo. Il peggio deve ancora venire.
I tiles e le… non-notifiche
Nella sezione precedente abbiamo parlato delle live tiles, e non è stato un caso che io non le abbia mai chiamate icone: loro sono davvero vive, in grado di mostrarvi cose come il numero di chiamate non risposte, il numero di messaggi ricevuti, il prossimo appuntamento…!
Una cosa bellissima, meravigliosa, almeno finchè non si scopre che sopperiscono ad uno dei meccanismi di Android (e anche di iOS, ad essere sincera) considerati fondamentali – quasi scontati, azzarderei – e che in Windows Phone 8 manca: si, il gioiello di Microsoft non ha un sistema di notifiche né un pannello superiore espandibile, dovrete affidarvi esclusivamente alle live tiles per scoprire cosa è successo mentre non prestavate attenzione al vostro telefono.
Si dice che il sistema di notifiche in Windows Phone 8 arrivi con l’aggiornamento GDR3. Me lo auguro… anche se, ad onor del vero, dopo qualche giorno di sconforto si scopre che le live tiles non sono in realtà così malvagie.
Attenti a… quel giroscopio!
Ma c’è un’altra pecca grande, grossa, enorme. Per me insormontabile. Non è possibile disattivare la rotazione automatica del display in nessun modo “umano”, se non caricando delle applicazioni homebrew (fatte in casa, esterne allo store, in pratica sorelle degli “.apk” volanti di Android) su ROM sbloccate che permettono di giostrare con il giroscopio a livello kernel. Che cavolo ho detto? O ROM modificata (si, a quanto ho capito esistono) o niente disattivazione della rotazione automatica. Una cosa decisamente pessima, credo che WP8 abbia perso almeno 10.000 punti stima ai miei occhi per questo.
Giudizio parziale: Windows Phone 8 e Android sono due sistemi operativi funzionalmente diversi, basati su concetti, modalità d’uso ed approcci che difficilmente trovano un punto d’incontro. Sebbene WP8 mi abbia soddisfatta appieno sotto diversi punti di vista senza farmi rimpiangere il robottino verde, è pur vero che la questione della rotazione automatica – che personalmente su Android ho sempre disattivato, la modalità landscape proprio non mi piace – influisce molto sulla mia esperienza utente. Non nego che mi manchi Android anche per il suo sofisticato sistema di notifiche, tuttavia riconosco che è meramente una questione di abitudine.
Lo store
Lo so che stavate aspettando di arrivarci. Lo so perfettamente. Ma sto per dirvi nulla che non conoscete già: le statistiche che vogliono lo store di Windows Phone 8 sì in fase di crescita ma ancora relativamente spoglio rispetto al Play Store Android… sono assolutamente veritiere. Il market di Microsoft non dispone di certo dell’enorme quantità di apps disponibili per Android: non troverete l’app ufficiale di Youtube, men che meno quella di Instagram, o Fruit Ninja, o Candy Crush Saga… diciamo che, per il momento, è presente ciò che io ritengo l’essenziale (un client di chat basato sul protocollo XMPP, qualche lanciatore per i tiles personalizzati, Twitter, Whatsapp, Runtastic e poca altra roba).
Esistono comunque tante altre tipologie di app, la sezione “giochi” è ben fornita (c’è lo zampino di Xbox Live, da dire) ed esistono i client ufficiali dei social network più importanti. Tranne, ovviamente, quello di Google+.
Vi ho anticipato che non troverete l’app ufficiale di Youtube e dovreste sapere anche il perchè, tuttavia lo store di Windows 8 pullula di app alternative che permettono di utilizzare il servizio video di Google, alcune delle quali funzionano davvero in maniera più che egregia.
Permettetemi una nota di ironia: se c’è una cosa per la quale adoro letteralmente lo store di Windows Phone 8 è… la non-censura dei commenti alle app. Il mio passatempo preferito, ormai, è sgominare applicazioni non funzionanti (e ce ne sono davvero tante, come dovunque del resto) per la pura voglia di ridere leggendone le recensioni: qualche volta si incappa in commenti di dubbia moralità ma è un buon passatempo… tutt’altro che adatto, però, a chi non sopporta parolacce, insulti coloriti e qualche volta anche bestemmie.
Giudizio parziale: nel Windows Phone 8 Store è presente la maggior parte delle applicazioni “indispensabili” per rendere lo smartphone adatto agli utilizzi più comuni, nulla a che vedere però con l’enorme Google Play Store.
Giudizio Finale
Sono diversi. Checché se ne dica… sono due sistemi operativi con pochi, pochissimi punti in comune. Ho trovato la transizione da Android a Windows Phone decisamente meno dolorosa quando ho scoperto di poter importare tutti i contatti memorizzati sul cloud di Google senza particolari problemi (che era la cosa che mi interessava maggiormente, a dirla tutta) e non ho faticato molto ad abituarmi ai meccanismi più elementari di Windows Phone 8, tuttavia sono convinta di avere ancora molto da scoprire.
A questo punto vi aspetterete un giudizio simil-oggettivo del tipo “trovo che Android sia migliore di Windows Phone perché…” o viceversa, conclusione apparentemente naturale di questo incredibile sproloquio: a sorpresa vi dico che questa transizione – che per certi versi è stata anche traumatica – mi sta facendo pian piano comprendere che non esistono sistemi operativi oggettivamente migliori né peggiori ma esistono sistemi operativi adatti o inadatti alle esigenze di chi li utilizza.
E’ una questione puramente soggettiva, credo sia questa la verità.