Forse a qualcuno neanche interesserà di questo mio “mini” sfogo o comunque del motivo che mi ha spinto a non dare più fiducia al Nexus 6, però forse c’è qualche appassionato che vorrà capire cosa mi ha spinto a prendere tale decisione. Premessa: sono molti i dispositivi che ho provato, per poche settimane o per mesi, ma negli ultimi due anni ho dato fiducia a Xiaomi con i suoi Mi3 e Mi4 con i quali mi sono trovato meravigliosamente bene. Personalmente parlando, quest’anno credo che Samsung Galaxy S6 e S6 Edge (in attesa di vedere come si comporterà LG G4) siano davvero meritevoli di essere considerati top, eppure quella batteria che potrebbe dare di più… Quindi, da come ho parlato, credete che io abbia acquistato uno di questi smartphone? No, la mia scelta è ricaduta su altro dispositivo che scoprirete solo a fine articolo.
Nexus: amo et odio
Ho sempre provato i dispositivi Nexus ed ho sempre dato loro una possibilità: alcuni erano molto appetibili grazie al loro prezzo (come Nexus 4 e Nexus 5) altri lo erano un po’ meno (Galaxy Nexus e Nexus 6). Tuttavia anche questa volta ho voluto dare fiducia a Google pur sapendo benissimo a cosa andavo incontro: quando parlo di Nexus penso a dispositivi “non per tutti”, dispositivi che ti portano anche a “perdere tempo” per poter essere ciò di cui davvero ho bisogno a livello software. Insomma, classici discorsi che un Nexus-fan conosce bene: dopotutto i Nexus sono dispositivi per test… anche se ero convinto che Google volesse cambiare questa tendenza. Quando ho acquistato il Nexus 6, fortunatamente il prezzo esorbitante è stato ammortizzato dalla vendita del mio precedente Xiaomi Mi4: tutti quei soldi per uno smartphone, me lo sarò ripetuto più volte. Ho voluto provare, ed ero anche abbastanza felice all’inizio. Col tempo però sono cominciati i primi stress: Lollipop ancora immaturo, wakelock, memory leaks, fotocamera che non sfruttava appieno le API, ritardi nello scatto, potenza bruta non sfruttata al meglio. Ora la situazione è migliore, ma ancora non ci siamo (a mio avviso).
Tutti a parlare male del Nexus 6 per le sue dimensioni, sinceramente io sotto questo aspetto non ho nulla da ridire: se ti piacciono i phablet allora non avrai problemi ad accettare questo display. Già, il display: perché farlo QHD se poi la batteria ne soffre maledettamente? Dopotutto noi uomini non riusciamo a distinguere, ad occhio, la differenza tra un display 6” QHD da un 6” FHD. Con il crescere delle mie esigenze e la necessità di avere uno smartphone “tuttofare”, soprattutto per lavoro, mi sono accorto che il Nexus 6 non riusciva a soddisfarmi: dei problemi di Android Stock abbiamo parlato più volte, è una versione di Android nuda e cruda che ti obbliga a dover moddare per forza il dispositivo. Come hardware non ho nulla da ridire, eppure la rabbia arriva quando vedi che non è sfruttato a pieno: la fotocamera presenta un’app basilare che non ti permette, per dire, di avere un timelapse, slow-motion, filtri realtime e altri cosucce che possono sembrare stupide ma che – a volte – mi sarebbero servite anche solo per divertimento con amici.
“Vabbè, ha una capiente batteria e dunque arriverò a sera senza problemi” pensavo, ma col tempo mi sono accorto che per come utilizzo lo smartphone ho dovuto troppe volte addirittura caricarlo prima di arrivare a sera. Un incubo, qualcosa di quasi mai accaduto nei precedenti due anni con gli Xiaomi che mi ero scelto! Ho fiducia in Google, Lollipop sembra aver indicato la giusta via ma i Nexus non sembrano ancora essere considerati (dalla stessa società di Mountain View) dei dispositivi per arrivare alla massa, né Google fa qualcosa sotto questo aspetto. I Nexus sembrano essere ancora un progetto pilota per esperimenti, per test continui e applicazioni con spesso funzionalità troppo basilari. Eppure il potenziale c’è tutto, ma la potenza è nulla senza controllo. Insomma, il Nexus 6 merita di più e sicuramente regala soddisfazioni, però potrebbe regalarne molte altre. A quel prezzo, poi, è normale che un utente pretende anche di più e forse io, oramai, pretendo di più da Google e dai suoi Nexus.
Quindi, perché addio al Nexus 6?
- Software non maturo
- Batteria deludente
- Hardware potente ma non sfruttato a pieno
- Google poco presente quando serve
Il successore
L’ho provato per poche ore al MWC, ora lo stiamo testando (con la recensione in arrivo) ed ho già amici che lo hanno scelto e che mi hanno permesso di provarlo per più tempo: alla fine, sarà anche per il fascino del brand che mi ha conquistato in passato e che non mi ha deluso, ho acquistato uno Xiaomi Mi Note con cover originale in bamboo intercambiabile (la trovate a questo indirizzo). Su Xiaomi mi sono già espresso mille volte, e non posso che parlare bene di questa società: ho provato TUTTI i loro dispositivi e nessuno ha deluso nel rapporto qualità/prezzo, è qualcosa di davvero incredibile. La MIUI (interfaccia utente Android degli Xiaomi) è a mio avviso la ROM più completa che ci sia attualmente, piena di funzionalità e con una ottimizzazione unica (che però, badate bene, si nota solo sui dispositivi Xiaomi). Dunque, cosa posso dirvi ancora? Credo che Xiaomi sia davvero al momento l’azienda che meglio risponde alle mie esigenze, in grado di realizzare dispositivi che mi hanno convinto e affascinato sia “dentro che fuori”. Tiratina di orecchie per Google anche se, probabilmente, ha influito molto la mia infatuazione verso BigG che credevo avesse in mente un futuro diverso per i suoi Nexus. Ma mi sbagliavo.