Power over Ethernet, noto anche come PoE, è un tipo di tecnologia che permette di usare cavi di rete Ethernet per portare anche energia elettrica ai dispositivi.
Molti dispositivi di sorveglianza, come le telecamere IP, necessitano normalmente di due cavi: uno per il collegamento elettrico e l’altro per la trasmissione dati (Ethernet). L’installazione di entrambe le connessioni può aumentare i prezzi di gestione dell’impianto, considerando anche la scomodità di avere due cavi da gestire e far passare nei muri.
Ecco spiegata l’utilità del PoE: con un solo cavo (Ethernet) possiamo fornire energia elettrica ad un dispositivo compatibile senza intaccare le performance nella trasmissione dati. A differenza di Powerline, i cavi Ethernet hanno dei canali dedicati per il passaggio della corrente, quindi non vengono mai modulati insieme ai dati contenenti l’informazione.
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Il limite della tecnologia è (almeno attualmente) nella capacità di corrente dei cavi Ethernet: possono essere collegati solo dispositivi che assorbono fino a 25 W di potenza, a conti fatti solo telecamere IP e poco altro. Non sono necessari nemmeno dei cavi particolari: i cavi Ethernet dalla categoria “5” alla categoria “7a” sono già compatibili con PoE.
Un dispositivo Power over Ethernet può essere identificato in due modi:
- PoE Attivo: il dispositivo è in grado di inviare corrente verso un dispositivo destinatario PoE;
- PoE Passivo: il dispositivo può solo ricevere corrente da un cavo Ethernet proveniente da un dispositivo PoE attivo.
Come utilizzare Power over Ethernet (PoE)
Passare a PoE non è difficile, ma è richiesto hardware dedicato. Per iniziare, dobbiamo procurarci di un dispositivo destinatario PoE (le telecamere IP moderne vanno bene), uno switch PoE e un cavo Ethernet recente (categoria 5 o superiore).
Ecco due modelli di telecamera (interna ed esterna) compatibili PoE.
LINK | Telecamera IP POE interna
LINK | Telecamera IP POE esterna
Di seguito invece uno switch compatibile PoE.
LINK | Switch 8 porte con 4 porte PoE
Lo switch è PoE attivo e può alimentare fino a 4 dispositivi PoE passivi. Lo switch può essere tranquillamente collegato ad un router normale usando una delle porte non PoE.
In ambito casalingo si può usare anche un router o uno switch non PoE, ma in tal caso necessitiamo di un “iniettore di alimentazione” per fornire l’energia elettrica necessaria ad un singolo dispositivo PoE. In commercio esistono dei PoE Injector economici ed efficaci.
LINK | TP-Link PoE150S, PoE Injector IEEE 802.3af
Non poteva mancare un Access Point alimentabile tramite PoE, ottimo per ridurre al minimo i cavi da piazzare per casa ed avere accesso wireless nei punti più remoti.
LINK | TP-LINK TL-WA901ND 300Mbps Access Point
Concludiamo mostrandovi un cavo Ethernet compatibile PoE (cat. 7).
LINK | Vandesail Cavo di rete 15m – Cat7
Power over Ethernet: quale futuro?
Come abbiamo potuto vedere in quest’articolo, PoE è una tecnologia molto interessante per ridurre il numero di cavi per alcuni particolari dispositivi (qui le telecamere IP). Attualmente il limite dei 25 W è l’unico punto debole della tecnologia, potendo al massimo servire qualche access point che consumi meno di tale soglia.
In un futuro dove l’IoT (Internet of Things) diventerà sempre più presente nelle nostre vite quotidiane, questa tecnologia potrà soppiantare una volta e per tutte le classiche prese elettriche, sostituite da prese PoE in grado di reggere fino a 2500 W e al contempo garantire accesso alla rete Internet ad ogni dispositivo che riceve elettricità nella nostra casa. Meno cavi, più connessione, più futuro.