Project Ara, lo smartphone modulare futuristico di Google, è uno degli argomenti più caldi degli ultimi tempi: sappiamo che i primi modelli arriveranno solo all’inizio del 2015 ma sull’ambizioso progetto del gigante di Mountain View vi è ancora un alone di mistero per quanto riguarda alcuni aspetti. Parlando ad un evento universitario, il capo del progetto – Paul Eremenko – ha spiegato come Google prevede di vendere i moduli che compongono i telefoni Ara. Il project leader e membro della divisione ATAP di Google ha dichiarato, durante una sessione Q&A, che il negozio dei moduli di Project Ara sarà uno shop online e sarà “analogo al Google Play Store“, con i clienti che potranno ordinare i moduli anche in base a giudizi e recensioni degli utenti.
“Chiunque può creare un modulo secondo le specifiche del kit dello sviluppatore e metterlo sullo shop di Ara, il quale è analogo al Google Play Store, e venderlo direttamente ai consumatori”
ha dichiarato Eremenko.
Google ha già fornito agli sviluppatori gli strumenti necessari per creare moduli Ara ma ha anche intenzione di creare dei propri moduli che verranno venduti anch’essi tramite lo shop di Ara. Eremenko ha accennato a moduli biometrici in grado di rilevare lo stato mentale dell’utente e inviare un feedback attraverso un sistema di e-commerce.
“Possiamo calcolare la risposta galvanica della pelle, i livelli di sudore, la dilatazione della pupilla, la direzione dello sguardo e una varietà di cose che possiamo raccogliere in modo non invasivo su di voi e su come state interagendo con il sistema di e-commerce. Se sei stressato o impaziente o annoiato con l’esperienza offerta, potremmo presentare un’esperienza diversa e dettagliatamente curata.”
Ad esempio, un modulo potrebbe capire che siamo stressati e cambierà la musica in riproduzione attraverso il Play Music. Eremenko spera che i moduli saranno disponibili in una varietà di categorie di prezzi poiché l’obiettivo finale è quello di aiutare la grande visione di Google che intende portare Internet ai cinque miliardi di persone che ora sono offline.