Con l’evolversi della diffusione degli smartphone, gli inserzionisti di tutto il mondo hanno dovuto reinventarsi ed affidarsi a nuovi metodi di tracciatura degli utenti per fornire annunci sempre più pertinenti e sempre più contestualizzati, così da tenere in moto – nonostante i tempi difficili – l’immensa macchina della pubblicità online.
E’ noto che, quando si parla di tracciare la navigazione tramite un browser desktop, si fa particolare affidamento sui cookie o su altri particolari meccanismi web (come javascript, ad esempio) per far sì che gli inserzionisti siano in grado di vedere esattamente da dove provengono gli utenti, cosa hanno visitato precedentemente, le loro abitudini di frequenza e tanto altro. Il tracking tramite browser desktop può essere (parzialmente) disattivato impostando il browser per l’invio di richieste DNT.
Ma cosa succede da smartphone, posto in cui la navigazione web rappresenta una percentuale relativamente bassa dell’utilizzo del dispositivo? Semplice: oltre che il tracking tramite browser web, subentrano altri meccanismi che aiutano gli inserzionisti a capire le abitudini degli utenti così da fornire loro annunci contestualizzati.
La rete wireless, il GPS, l’Advertising ID, alcune app e addirittura la fotocamera sono soltanto alcuni dei mezzi che gli inserzionisti possono utilizzare per visionare l’attività tramite smartphone degli utenti e raffinare il proprio target: a spiegarlo in maniera esauriente è un’infografica di Mashable, che riporta buona parte delle modalità di tracking tramite smartphone.
Prima di lasciarvi all’immagine sono doverose due premesse:
- la possibilità di tracking è per la maggiore espressa nei ToS dell’app/del servizio utilizzati;
- è possibile disattivare l’Advertising ID su Android, su iOS e su Windows Phone tramite le impostazioni di sistema;
- questo tipo di tracking, di norma, non permette l’accesso alle informazioni personali dell’utente (nome, cognome, numero di telefono); l’unica modalità di identificazione e differenziazione è rappresentata, appunto, dall’Advertising ID.
Buona lettura!