Il marketing di Samsung e il budget che la società ne ha ricavato da anni è sempre stato grande, ma non abbastanza. Samsung ha infatti ammesso di aver speso molti (troppi) soldi per cercare di conquistare utenza e vendere dispositivi di fascia bassa, la cui domanda attualmente risulta abbastanza scarsa. Nei bilanci della società tutto ciò equivale a una perdita: quello che è stato investito non è bastato perché i ricavi sono al di sotto della aspettative.
L’ultimo trimestre di investimenti in pubblicità è stato allarmante: l’azienda ha speso di gran lunga molto più di quanto avrebbe voluto e dovuto spendere. Samsung ammette che è stata costretta a spendere soldi in più per promuovere dispositivi di fascia bassa o anziani che rappresentano una buona parte dei device che riempiono i magazzini. Il problema sarebbe dovuto a una “domanda debole“. Questo problema da risolvere, combinato con la spesa in più sulla pubblicità, sta causando un graduale declino di profitto e in questo trimestre si stima che Samsung guadagnerà circa il 24% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con vendite inferiori di circa 8-11%.
Samsung sostiene che le principali cause sono da imputare alle rigidi concorrenze in Europa, soprattutto nel settore medio-basso del mercato (presumibilmente fa riferimento a Motorola). A questo punto, però, una piccola nota personale è doverosa: più che “accusare” la concorrenza sarebbe ora che Samsung si facesse un esame di coscienza, perché i suoi dispositivi di fascia medio-bassa non sono affatto paragonabili con quelli di Motorola (tanto per dirne una).
In primis, dopo 1-2 mesi di utilizzo iniziano a subire rallentamenti e problemi di ogni genere e non sono affatto ottimizzati come dovrebbero né come lo sono il Motorola Moto G e Motorola Moto E. Inoltre, tali device vengono completamente abbandonati al loro destino e non ricevono aggiornamenti costanti e celeri. Cara Samsung, lo sai che Motorola ha iniziato il roll-out di Android 4.4.4 per i suoi dispositivi?