Avrete sicuramente notato che in numerosi comuni d’Italia sono in corso dei veri e propri scavi – spesso ai lati delle strade – adornati da metri e metri di “cablaggio” industriale: ebbene è il risultato diretto della messa in atto del cosiddetto “Piano Banda Ultra Larga”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e che punta a mettere l’Italia “in pari” ai Paesi più evoluti per quanto riguarda la velocità del collegamento ad Internet, stanziando un totale di 6.2 miliardi di euro e con il termine dei lavori previsto per il 2020.
La novità è che a partire da ieri anche i cittadini possono seguire – sia in generale che nello specifico – l’evoluzione dei lavori e conoscere, oltre all’attuale copertura nazionale e alle prospettive future, anche come si sviluppano i lavori all’interno dei singoli comuni grazie ad un nuovo portale promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico.
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Secondo il sito di Infratel Italia, infatti, la banda ultra larga è attualmente sul 22.3% della popolazione Italiana, con l’obiettivo di coprire con velocità pari ad almeno 30 Mbit il 100% della popolazione entro il 2020.
Per quanto riguarda la 100 Mbit le cose sono leggermente più complicate: ad oggi la copertura totale, secondo il sito, è del 2.4% e le previsioni – piuttosto rosee – per il 2020 parlano di una percentuale di copertura che varia dal 50 all’85% della popolazione.
La cosa che più colpisce di questo strumento è la trasparenza dei dati: tramite la piattaforma, oltre che ai “classici” dati sulla copertura nazionale, è possibile conoscere praticamente in tempo reale quali sono i progetti in corso con i fondi pubblici stanziati nella zona o nel comune selezionato, oltre che la percentuale specifica di diffusione e l’attuale velocità media raggiunta dalla banda esistente.
Tra le altre cose, il portale specifica inoltre la data d’inizio e fine lavori per le operazioni di copertura. Infine, tramite il pulsante “Vuoi Internet più veloce?”, il cittadino sarà in grado di segnalare eventualmente le zone di mancata copertura al fine di sollecitare i lavori.
Insomma, il portale presente su Infratel Italia – che è tra l’altro la società appaltata per l’esecuzione del piano atto alla diffusione della banda ultra larga – abbraccia il concetto di open data e coinvolge i cittadini in un futuro che, in qualche modo, li riguarda molto da vicino.