I fan Apple di tutto il mondo hanno atteso per mesi l’annuncio e la commercializzazione dei nuovi melafonini top di gamma, che si sarebbero rivelati essere l’iPhone 6 e l’iPhone 6 Plus. Al di là delle (solite) critiche relative al comparto hardware che a detta di molti non giustifica il prezzo dei dispositivi, questa volta gli ultimi nati sono finiti nel centro del ciclone per due ben noti “gate”: il bendgate, ovvero l’iPhone che si piega in tasca, e successivamente l’hairgate – ovvero l’iPhone che ti tira i capelli.
A distanza di diverse settimane e con le acque un po’ più calme, purtroppo l’iPhone 6 (e non il 6 Plus, per ovvi motivi) finisce al centro di un terzo “gate” che, questa volta, ha a che fare con i colori: il dyegate.
Come la parola stessa lascia intendere, l’accusa è quella di stingersi: secondo le foto inviate da alcuni lettori di bgr, infatti, l’iPhone 6 se tenuto in tasca per lunghi periodi tenderebbe ad assumere il colore della stoffa (solitamente il denim) in cui è contenuto, specie in corrispondenza della striscia di plastica – che Apple ha deciso di installare sui suoi melafonini per migliorare la ricezione del segnale.
Già alcune decine di utenti si sono ritrovate faccia a faccia con questo problema e, contattata l’assistenza Apple, si sono sentiti rispondere con un invito ad usare alcuni saponi (probabilmente non aggressivi) per rimediare al problema. Tuttavia, richiamando e sostenendo che il colore continuava a non venir via, sono stati “abbandonati” al loro triste destino.
Bisogna comunque sottolineare che non è la prima volta che nel mondo degli smartphone capita una cosa del genere: già lo scorso anno ad essere vittima di un “problema di colore” era stato l’HTC One, tuttavia bastava sfregare una gomma magica (quelle che solitamente fanno “sparire” l’inchiostro della penna) per eliminare il colore stinto.
E chissà se la stessa gomma potrebbe fare il miracolo anche sull’iPhone 6.