Il presentimento era nell’aria già da parecchio tempo, ma finalmente abbiamo una conferma, seppur trapelata da ambienti non ufficiali ma comunque attendibili.
Come riportato da Guru3D.com, durante una presentazione scolastica tenuta da Ubisoft, un ingegnere della software house avrebbe confermato come Microsoft e Sony stiano facendo continue pressioni per abbassare il framerate dei giochi per PC a 30 FPS. Non ha ovviamente specificato se la casa americana abbia accettato l’imposizione, anche su esplicite domande degli studenti riguardo titoli come Watch_Dogs ed Assasin’s Creed: Unity, ma la possibilità è concreta.
La motivazione è ovvia: le due nuove console di ottava generazione, Xbox One e PlayStation 4, per via del loro hardware (soprattutto, come specificato dallo sviluppatore, per via delle APU AMD utilizzate), faticano sempre più a far girare titoli a 60 FPS, e quindi per non far risultare il gap con il PC troppo elevato le due case madri starebbero facendo sempre più pressioni sugli sviluppatori per rilasciare giochi a 30 FPS pure su tale piattaforma.
Microsoft è avvantaggiata in questo senso, proprio per via del fatto di essere la casa produttrice di Windows, il principale sistema operativo per PC, che quindi può fare pressioni sempre più forti per convincere le software house ad abbassare il framerate dei propri titoli su PC. Non è noto se e quali case abbiano aderito al “ricatto”, ma il fatto che ci siano davvero state delle pressioni in tal senso lascia davvero a bocca aperta.
Ed il fatto che alcune case stiano cercando nuovi lidi dove portare i propri titoli (vedi Valve) non lascia davvero stupiti.