Che sia un’idea dell’attuale amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella o un progetto già in cantiere da diverso tempo, le notizie relative alle future strategie di mercato sembrano essere accomunate da una frase comune: risparmio per l’utente.
Capiamone qualcosa in più: durante questa settimana vi abbiamo parlato di un presunto taglio di costi per le licenze OEM di Windows 8.1 orientate ai dispositivi low-cost e per un futuro – ma non necessariamente collegato – taglio anche per Windows Phone 8, tuttavia uno degli ultimi report dell’informatissima Mary Jo Foley pone il risparmio in una salsa ancora più interessante: la gratuità.
Secondo quanto riportato da ZDNet su base di un leak dell’affidabile wz0r, sarebbe spuntato in rete un leak di Windows 8.1, formalmente noto come “Windows 8.1 with Bing”.


Come il nome stesso lascia pensare, la differenza tra questa presunta build e quelle già esistenti è molto semplice: “Windows 8.1 with Bing” porterà con sé preinstallate (e probabilmente come componenti core del sistema) alcune applicazioni e servizi chiave di Microsoft.
In realtà non ci sarebbe molta differenza rispetto all’attuale Windows 8.1 – che porta già con sé Skype (integrato), OneDrive (integrato) e Bing Search (integrato), d’altra parte non è detto che Microsoft non introduca nuovi servizi e nuove meccaniche (usare Bing come una piattaforma servizi completa, ad esempio) che permettano di monetizzare la distribuzione di un sistema operativo distribuito gratuitamente all’utente o, al limite, con un costo molto ristretto rispetto a quello originale.
Insomma, Microsoft potrebbe pensare ad una strategia che accomuna diversi servizi offerti dai competitor: integrare una piattaforma che possa sopperire al “buco” economico potenzialmente provocato dall’abbassamento (o l’eliminazione) dei costi di licenza all’utente finale. In due parole, un Windows 8.1 gratuito che si faccia pagare in termini di sponsor.
Chiaramente, nonostante vi siano prove concrete dell’esistenza di “Windows 8.1 with Bing” e che questa non sia la prima traccia di una “caccia al risparmio”, quanto detto sino ad ora resta comunque non ufficiale, i piani di Microsoft in merito non sono ancora chiari.
E’ probabile che, anche per questo, dovremo attendere la prossima conferenza BUILD di Aprile.