Xbox One sempre più democratica, è quanto emerge da una intervista rilasciata per il magazine online Canada.com dal numero uno di Xbox Live, Larry Hryb. Il dirigente ha parlato della volontà di Microsoft di ascoltare l’utenza e di agire in base ai feedback che la società di Redmond riceverà da essa.
Si tratta di una operazione di facciata? Dopotutto, l’aderenza totale ai feedback è una utopia irraggiungibile anche perché è difficile raccogliere l’opinione dei fan nel mare magnun – assolutamente dispersivo – di internet.
Sicuramente, un passo avanti nel processo di ascolto è stato realizzato non da un dirigente di Microsoft ma da un fan. E’ stato uno di loro a creare una piattaforma per il rilascio ordinato e compatto dei feedback, una sorta di spazio per i pareri che vengono automaticamente catalogati per campo di riferimento (es. hardware, software, network etc).
Il benefattore risponde al nome di Ryan McCaffery, il quale ha messo a disposizione la sua piattaforma anche per le altre console next-gen (Playstation 4 e Wii U).
A questo punto è impossibile capire se la volontà “microsoftiana” di ascoltare l’utenza nasconda un intento sincero oppure vada ricondotto a una mera questione di immagine.
Larry Hryb, comunque, non ha dubbi: “Quando ci guardiamo indietro e osserviamo cosa abbiamo fatto, vogliamo continuare a adattare il sistema a ciò che i videogiocatori vogliono. Ascoltiamo i feedback ogni giorno. Ho già visto internamente alcuni cambiamenti al sistema operativo con ciò che stiamo facendo”.
Un risultato, questa pratica, l’ha comunque già prodotto. L’inserimento del Kinect nella versione base di Xbox One sarebbe stato richiesto esplicitamente dall’utenza.
“È una scelta coraggiosa. Permette la nascita di alcuni scenari, che prevedono la possibilità per tutti di avere accesso ai controlli vocali e gestuali, oltre a giochi che ne sfruttino le caratteristiche. Fa parte della nostra strategia di approccio e miglioramento del sistema, mentre continuiamo ad andare avanti e ridefinire la tecnologia”.