Oltre ai numerosi record fatti registrare in queste ore, tra cui il sold out in appena 37 secondi dello Xiaomi Mi4, il famoso brand Cinese si trova a dover affrontare una grana non indifferente. Secondo quanto emerso da un report, sembrerebbe che lo Xiaomi Redmi Note – altro prodotto molto popolare per il produttore – invii messaggi e foto ai server di Pechino, in Cina, all’insaputa dell’utente. Un possessore di uno Xiaomi RedMi Note, che vive a Hong Kong, afferma che il suo dispositivo è spesso collegato con un indirizzo IP in Cina che beneficia dei contenuti dal suo telefono come foto e testi.
Questi trasferimenti di informazioni iniziano non appena il proprietario collega il suo smartphone alla WiFi e anche installare un firmware diverso sul telefono non ha risolto il problema. Le immagini di “Storage Media“, e messaggi di testo, vengono inviati al server anche se si disattiva il backup automatico dei dati previsto su ogni dispositivo e account Xiaomi. La società Cinese ha prontamente replicato affermando che in realtà nessuna informazione personale viene inviata ai server Cinesi ma si tratta solamente di preferenze dell’utente che servono a migliorare l’esperienza generale del dispositivo.
Xiaomi, inoltre, ha voluto precisare che solo il backup automatico e la condivisione in cloud prevedono il caricamento di materiale personale sui server ma l’utente ha la libertà di poter decidere se attivare o meno tali funzionalità. Per concludere, la società cinese ha affermato che tutti i suoi servizi sono conformi con le leggi sulla privacy dei Paesi in cui i loro prodotti sono venduti e crittografie complesse e algoritmi garantiscono la protezione dei prodotti stessi.