Proteggere il proprio computer (e relativi accessori) dal punto di vista dell’alimentazione elettrica è di fondamentale importanza, soprattutto se dietro la propria configurazione sono stati investiti molti soldi. In questa guida all’acquisto sempre aggiornata vi aiuteremo a scegliere i migliori UPS (o gruppi di continuità) sul mercato. Disturbi nella linea – temporali in primis – sbalzi di tensione o mancanza improvvisa della corrente elettrica e il danno è fatto. Come dice il proverbio: prevenire è meglio che curare, motivo per cui ogni PC dovrebbe essere protetto in maniera adeguata con un gruppo di continuità, chiamato in gergo tecnico UPS (Uninterruptible Power Supply).
Cos’è un Gruppo di Continuità o UPS?
Un gruppo di continuità (o UPS) consente di proteggere dagli sbalzi di tensione le apparecchiature e al tempo stesso permette di mantenere alimentati tutti gli apparecchi ad esso collegati. Quando va via la corrente i dispositivi collegati rimarranno accesi per un breve periodo, così da consentire quantomeno di spegnerli – anche automaticamente su alcuni modelli – in maniera corretta senza subire danni al lavoro svolto finora. Per fare questo, all’interno del gruppo di continuità trova posto:
- Una comune batteria al piombo, in genere da 12 Volt (come sulle autovetture)
- Un alimentatore che fornisce energia alle periferiche e che a corrente attiva ricarica nel contempo la batteria.
- Un raddrizzatore che stabilizza la corrente alternata in entrata (AC) trasformandola in corrente continua (DC).
- Un inverter, che trasforma la corrente continua (DC) in corrente alternata “pulita” (AC) sfruttabile per le periferiche, e in caso di necessità (blackout) inverte la corrente dalla batteria (DC) in corrente alternata d’emergenza (AC) per i dispositivi
Queste componenti sono presenti in qualsiasi UPS, ciò che li differenzia è invece è la qualità del segnale elettrico generato dai dispositivi (come vedremo nella successiva sezione) e l’effettiva protezione contro qualsiasi evenienza. Per chi volesse approfondire il discorso tecnico sui gruppi di continuità può leggere il nostro approfondimento tecnico.
Tipo di onda (corrente alternata)
Possiamo distinguere un gruppo di continuità da un altro – e capire quali sono i migliori modelli – analizzando il tipo di onda (tensione alternata) che uscendo dall’UPS alimenta le apparecchiature. Questa onda più essere (dalla peggiore alla migliore):
- Quadra (linea verde);
- Approssimata o pseudo-sinusoidale (linea blu);
- Pura (linea rossa).
Senza alcun dubbio l’onda sinusoidale pura è la migliore dal punto di vista dell’alimentazione elettrica, ma visto il costo degli apparecchi in grado di generarla vi consigliamo – per un ambito casalingo – di puntare anche sui dispositivi con onda approssimata, in grado di garantire un buon compromesso tra qualità del segnale elettrico e prezzo d’acquisto.
Tipi di UPS (Gruppi di Continuità)
Dopo aver scoperto come funziona un gruppo di continuità, scopriamo nel dettaglio quali sono le tipologie di UPS più frequenti:
- Off-line: chiamati anche standby, compongono principalmente la fascia economica del mercato in quanto dotati di piccola autonomia ed entrano in funzione dopo circa 10 millisecondi dall’avvenuto blackout. Solitamente non hanno alcun tipo di protezione da eventuali disturbi o sbalzi di tensione, in quanto le apparecchiature vengono alimentate direttamente dalla rete elettrica
- On-line: anche detti a doppia conversione, sono i migliori UPS in quanto entrano in funzione immediatamente – con una latenza di circa 0,01 millisecondi – ed offrono una protezione totale. Le apparecchiature vengono alimentate da un doppio circuito che include la batteria e la rete elettrica consentendo così di prevenire disturbi e al tempo stesso di stabilizzare la corrente e/o raddrizzare la tensione in caso di necessità. Il loro costo è fra i più alti, poiché questi sono i migliori UPS per NAS e server, gli unici svantaggi sono il maggior consumo e ingombro (quasi come un PC).
- Line-interactive: una via di mezzo tra gli offline e gli online che offrono una protezione superiore a quella degli off-line rimanendo comunque più economici dei modelli on-line. Entrano in funzione dopo circa 5 millisecondi ed hanno un buon rapporto tra prezzo e prestazioni, quindi possono essere la scelta migliore se abbiamo un budget limitato.
Come calcolare i VA (Voltampere)
Prima di procedere con la selezione dei migliori gruppi di continuità pensiamo possa tornarvi utile come calcolare la capacità di un UPS, che si misura in VA (Voltampere). Per calcolare la potenza del gruppo di continuità bisogna convertire i Watt in VA o viceversa partendo dalla seguente relazione:
Potenza (W) = Potenza apparente (VA) * fattore di potenza
Da questa si ottiene la formula per calcolare la potenza di tutte le apparecchiature elettroniche (UPS ed alimentatori compresi):
Potenza apparente (VA) = Potenza (W) / fattore di potenza
Il fattore di potenza con alimentatori varia a seconda che il PFC (fattore di correzione di potenza) sia attivo (0,9) o passivo (0,6). Per calcolare quindi i VA che deve avere il gruppo di continuità bisogna dividere per 0.9 il wattaggio dell’alimentatore del PC:
Potenza apparente (VA) = 500 W / 0.9 = 555.55 VA
Potenza apparente (VA) = 500 W / 0.6 = 833.33 VA
Oltre ai Watt erogati dal computer, bisogna ovviamente sommare anche quelli necessari al funzionamento delle altre apparecchiature che vogliamo proteggere con l’UPS: monitor, altoparlanti, modem, router, scanner, stampanti. ATTENZIONE: le stampanti laser non vanno mai collegate al gruppo di continuità, poiché consumando oltre i 1500 W necessitano di UPS molto più potenti.
Facciamo alcun esempi:
- Un alimentatore PC da 500 W con PFC attivo necessita di almeno un gruppo di continuità da 600 VA, lo stesso alimentatore con PFC passivo necessita invece almeno di un gruppo di continuità da 900 VA (meglio arrotondare per eccesso vista l’imprecisione dell’onda con PFC passivo).
- Il PC ha un alimentatore da 600 W con PFC attivo e altre due periferiche da 200 W in totale. Convertendo tutto in VA ottengo 666 VA per il PC e 333 VA per le periferiche (per queste ultime eseguiamo i calcoli se si trattasse di un alimentatore con PFC passivo, quindi con 0.6 come fattore di potenza). Sommando i valori troviamo 999 VA di valore massimo per tutti i nostri dispositivi; a questo valore aggiungiamo un buon 20% di margine per le future espansioni, quindi per il nostro sistema serve un gruppo di continuità di almeno 1200 VA.
Tenete bene a mente – però – che raramente l’alimentatore di un PC lavora alla massima potenza, quindi possiamo benissimo scegliere UPS dimensionati al reale consumo dei nostri componenti del PC e delle periferiche. Se avete difficoltà con i calcoli, potete far riferimento al seguente valido strumento offerto dalla APC per capire quale UPS prendere.
- VISITA | UPS Selector
I Gruppi di Continuità (UPS) più popolari
Di seguito abbiamo raccolto la top 10 dei gruppi di continuità più venduti su Amazon. La classifica è aggiornata costantemente in modo automatico.
Migliori Gruppi di Continuità (UPS) Off-line
Come vi abbiamo già anticipato i gruppi di continuità Off-line sono quelli più economici che – per ovvie ragioni di prezzo – offrono una protezione minima ed entrano in azione in circa 10 millisecondi.
Migliori Gruppi di Continuità (UPS) Line-interactive
I gruppi di continuità Line-interactive sono invece la giusta via di mezzo fra prezzo e protezione, offrono infatti sistemi di sicurezza più avanzati ad un prezzo abbastanza accessibile.
Migliori Gruppi di Continuità (UPS) On-line
Se siete, infine, alla ricerca del migliore UPS gruppo di continuità in assoluto – perché la prudenza non è mai troppa – allora vi consigliamo di affidarvi agli UPS On-line. Questa tipologia di gruppi di continuità è anche la più indicata per dispositivi all-in-one, infatti sono i gli UPS per Mac più indicati.
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