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Differenze tra DVD-R, DVD+R, DVD+RW -RW e altri

Gaetano Abatemarco Dic 01, 2016

Chi ha detto che CD e DVD sono spariti?

Nonostante le più tragiche previsioni, questo tipo di “disco” per la memorizzazione (noto in gergo come supporto ottico) resta ancora lì, nei banchi degli store digitali e dei negozi di informatica, pronto per essere acquistato ed utilizzato a seconda dei nostri bisogni.

Avrete però sicuramente fatto caso che le sigle sono veramente tante: perché dovremmo scegliere un DVD+R anziché un DVD-R? Che differenza passa tra un DVD-ROM e un DVD-RAM? Che significano CD-R e CD-RW? Sono davvero tutti uguali? Con queste domande in mente abbiamo sviluppato la guida che segue: con questa impareremo insieme a distinguere tra i vari tipi di supporti disponibili capendo le differenze tra l’uno e l’altro.

In particolare studieremo i vari tipi di CD, di DVD e di supporti Blu-Ray (BD). Buona lettura e… buono studio!

Differenze tra DVD-R, DVD+R, DVD+RW -RW e altri

Indice degli argomenti

  • Differenza tra CD-R e CD-RW
  • Differenza tra DVD-ROM, DVD-RAM, DVD-R, DVD+R ed altri
  • Differenza tra BD-R, BD-RE, BD-XL ed altri

Differenza tra CD-R e CD-RW

I CD-R, più comunemente noto come “CD-ROM” (che sta per Compact Disc Read Only Memory), sono i classici supporti masterizzabili (anche più volte, se si usano le tracce multiple) ma non riscrivibili o cancellabili. La sigla -R sta per “Recordable”.

Il CD-RW altri non è che un CD riscrivibile, il cui contenuto può essere azzerato e sovrascritto più volte grazie ad appositi programmi. -RW sta per “ReWritable”.

Di norma sia i CD-R che i CD-RW hanno capacità di 650 o 700 MB ma esistono anche formati, molto meno diffusi (e ad oggi quasi scomparsi) da 800 ed 870 MB. Il Mini-CD è in pratica un CD-R dalle dimensioni compatte e leggibile anche dai comuni lettori (anche da tavolo).

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Differenza tra DVD-R, +R, -RAM ed altri

Il Digital Versatile Disc (inizialmente noto come Digital Video Disc) nasce nel 1995; la storia ci dice che il DVD-Forum, all’epoca, inquadrò tre scenari differenti d’utilizzo e medesimo numero di supporti:

  • il DVD-Audio per la memorizzazione di contenuti audio, con tanto di meccanismi che potessero impedire la copia dei contenuti; non ebbe molto successo a causa della necessità di hardware dedicato;
  • il DVD-Video per la memorizzazione di contenuti video, anch’esso con meccanismi che potessero impedire la copia dei contenuti; è un formato utilizzato ancora oggi;
  • il DVD-ROM, utilizzabile per la memorizzazione di dati misti e pensato come il naturale successore del CD-ROM; in altre parole il classico “DVD”.

I DVD-Audio, Video e ROM (con tutte le varianti che studieremo fra poco) prevedono un meccanismo di registrazione ad elica – ovvero la lente del masterizzatore percorre la superficie come una spirale dall’inizio alla fine.

Contrapposta a questa tecnologia, nel 1996, arriverà invece il DVD-RAM: si tratta di un disco molto più adatto per scopi di backup, in grado di essere masterizzato e ri-masterizzato oltre 100000 volte, con un meccanismo di scrittura e lettura a cerchi concentrici molto più simile a quello di un disco meccanico, permettendo dunque un accesso più rapido ai dati sia in lettura che in scrittura. Il DVD-RAM può essere letto dalla maggior parte dei masterizzatori e lettori da PC mentre ha qualche problema con i lettori DVD da tavolo.

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Fatta questa doverosa distinzione, vediamo ora le differenze tra gli altri tipi di DVD in commercio:

  • DVD-R (Recordable): classe 1997, è un disco che può essere scritto una volta con audio, video o dati misti; ha una capienza di 4.7 GB e non presenta problemi con i lettori da tavolo;
  • DVD-RW (ReWritable): come il DVD-R ma con la possibilità di essere cancellato e riscritto più volte;
  • DVD-R DL (Dual Layer): classe 2004, è come il DVD-R ma prevede un doppio strato di masterizzazione, che ne aumenta la capienza a 8.5 GB;
  • DVD+R: classe 2002, ha le stesse caratteristiche e la stessa compatibilità del DVD-R ma grazie ad alcuni artifici tecnici si danneggia più difficilmente, supporta una maggiore velocità di scrittura ed ha una tolleranza ed un controllo degli errori migliore rispetto al suo predecessore – il che lo rende più affidabile durante la masterizzazione; anche questa volta la capienza è di 4.7 GB;
  • DVD+RW: è un DVD+R che può essere cancellato e riscritto più volte;
  • DVD+R DL: classe 2002, è un DVD+R che prevede un doppio strato di masterizzazione e ne aumenta la capienza a 8.5 GB.

Di pari passo con la nascita e l’evoluzione dei Blu-ray (che vedremo in seguito) sarebbero poi arrivati gli HD DVD, supporti ottici che grazie ad un’avanzata capacità di masterizzazione a più strati – a parità di dimensioni e compatibilità – possono contenere un gran numero di dati. Ad esempio:

  • HD DVD 1-Layer può contenere fino a 15 GB di dati;
  • HD DVD 2-Layer può contenere fino a 30 GB di dati;
  • HD DVD 3-Layer può contenere fino a 45 GB di dati.

Abbiamo lasciato come chicca finale dell’universo dei DVD il cosiddetto DVD Time, non molto diffuso (e neanche tanto conosciuto) ma con una simpatica caratteristica: l’autodistruzione. Si, perché il cosiddetto DVD “a scadenza” ha le stesse caratteristiche di un DVD Dual Layer con una particolarità in più: al centro è contenuta una sostanza particolare che, a contatto con il raggio del lettore DVD, viene sprigionata e ne danneggia la traccia, rendendo il DVD illeggibile ed inutilizzabile entro 48 ore. Tra i nomi commerciali dei DVD Time troviamo Flexplay, ez-D, SpectraDisc ed in Italia proprio “DVD Time“.

Blu-Ray Disc (BD): differenza tra BD-R, -RE ed altri

Il classico disco Blu-Ray (BD) vede i suoi natali nel lontano 2002: fu pensato come sostituto del DVD per la fruizione di contenuti in HD, visto il maggiore spazio a disposizione e le performance nettamente migliorate rispetto al suo predecessore. Nonostante un Blu-Ray riesca ad archiviare fino a 54 GB di dati (23.3 GB, 25 GB, 27 GB e 54 GB), ad oggi trova nel DVD ancora un validissimo concorrente.

Vediamo ora le differenze tra le varie sigle:

  • il BD-R è il classico disco Blu-Ray che può essere scritto una sola volta;
  • il BD-RE è un BD-R che può essere cancellato e riscritto più volte;
  • il mini-BD è un BD-R o un BD-RE di dimensioni compatte, realizzato per particolari tipi di dispositivi compatti;
  • il BD-R XL nasce in tempi relativamente recenti (parliamo del 2010) ed è un BD-R a più livelli che, grazie alla masterizzazione a strati, può arrivare a contenere fino a 100 GB (4 strati) o 128 GB (5 strati);
  • il BD-RE XL ha le stesse caratteristiche del BD-R XL ma è riscrivibile; entrambi sono pensati per l’archiviazione dei dati più che per la fruizione dei contenuti.;
  • UltraHD Blu-Ray: si tratta di un formato molto recente (il primo lettore compatibile è stato commercializzato soltanto lo scorso febbraio 2016) destinato alla fruizione dei contenuti in altissima definizione; chiaramente per utilizzarlo ci sarà bisogno di un TV o un display 4K e di un lettore dedicato. Esso prevede dischi ottici sia da 66 GB (doppio strato) sia da 100 GB (triplo strato), e può arrivare a velocità di lettura pari a 108 Mbps per il primo e 128 Mbps per il secondo; gli UltraHD Blu Ray supportano le tecnologie HDR e HFR.
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Note finali

Una volta spiegata la differenza tra i vari supporti è semplice comprendere sia perché gli scenari di utilizzo sono spesso diversi, sia perché due dischi apparentemente identici possono avere anche forti differenze di prezzo sul mercato. Quando si parla di supporti già belli e pronti (ad esempio CD/DVD contenenti programmi, contenuti audio e via dicendo) la compatibilità è in genere massima con il tipo di lettori a cui sono dedicati; quando però dobbiamo acquistare dei supporti vuoti per masterizzarli da soli, prima di procedere facciamo bene attenzione che il nostro masterizzatore o i nostri lettori siano compatibili con il formato che andiamo a scegliere.

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