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REGOLAMENTO DRONI: cosa bisogna sapere

Manuel Baldassarre Feb 15, 2021

Se hai intenzione di acquistare il tuo primo drone o ne hai già uno fra le tue mani sicuramente saprai che, per volare, esiste un regolamento legislativo che racchiude tutti i sistemi aerei a pilotaggio remoto(SAPR), scritto dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Questo regolamento ha subito alcune modifiche negli ultimi mesi, in vista dell’entrata in vigore del regolamento europeo, a partire dal 1° Luglio 2020.

In particolare vi citeremo il nuovo regolamento droni 2021 che sarà in vigore fino al 2022 e che vede la divisione in classi di questi dispositivi con nuove regole a nostro favore. Prima di tutto, andiamo a sintetizzare nei dettagli questa ultima edizione del regolamento ENAC, andando ad elencare insieme, quelle che sono le definizioni fondamentali, utili a comprendere al meglio la nuova regolamentazione.

Indice dei contenuti
1. Definizioni fondamentali
2. Differenza tra Operazioni CRITICHE/NON CRITICHE
3. Principali differenze
3.1. Drone CLASSE C0: come funziona?
3.2. Drone CLASSE C1: come funziona?
3.3. Drone CLASSE C2: come funziona?
3.4. Drone CLASSE C3/ C4: come funziona?
4. I droni più acquistati
5. Quale drone comprare?

Definizioni fondamentali

Prima di mostrarvi quali sono le regolamentazioni in ambito droni, ecco le principali definizioni da ricordare, prese direttamente dal regolamento ufficiale ENAC. Sono solo semplici definizioni, ma è bene farne una lettura veloce per comprendere meglio il regolamento di seguito:

  • Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR): mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo.
  • Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (SAPR): sistema costituito da un aeromobile a pilotaggio remoto senza persone a bordo e dai relativi componenti necessari per il controllo
    e comando (stazione di controllo) da parte di un pilota remoto.
  • D-Flight: portale dedicato agli operatori SAPR per la fornitura dei servizi di registrazione, geo-consapevolezza, identificazione a distanza e pubblicazione delle informazioni sulle zone
    geografiche.
  • Visual Line of Sight (VLOS): operazioni condotte entro una distanza, sia orizzontale che verticale, tale per cui il pilota remoto è in grado di mantenere il contatto visivo continuativo con il mezzo aereo, senza aiuto di strumenti per aumentare la vista, tale da consentirgli un controllo diretto del mezzo per gestire il volo, mantenere le separazioni ed evitare collisioni.
  • Beyond Visual Line Of Sight (BVLOS): operazioni nelle quali il pilota remoto o l’osservatore SAPR non usa il contatto visivo per la condotta del volo.
  • Operazioni non Specializzate: per lo scopo di questo Regolamento si intendono le attività ricreative effettuate con SAPR a scopo ludico o sportivo da parte di persona non configurabile
    come aeromodellista e in possesso dei requisiti del presente Regolamento.
  • Operazioni Specializzate: per lo scopo di questo Regolamento si intendono le attività che prevedono l’effettuazione, con un SAPR, di un servizio a titolo oneroso o meno, quale ad
    esempio: riprese cinematografiche, televisive e servizi fotografici, sorveglianza del territorio o di impianti, monitoraggio ambientale.

Differenza tra Operazioni CRITICHE/NON CRITICHE

Gli scenari di volo, si differenziano in operazioni critiche ed operazioni non critiche. Andiamo ad analizzarle nei dettagli:

  • Per Operazioni non Critiche, si intendono quelle operazioni di volo condotte in VLOS, che non prevedono il sorvolo di aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani e infrastrutture sensibili. Queste operazioni devono essere condotte entro i 120 m di altezza, con la distanza massima che rientra nel campo visivo del pilota (VLOS). Queste operazioni devono essere condotte ad una distanza di 150 m dalle aree congestionate ed almeno a 50 m dalle persone non a conoscenza del volo. Tutte le attività ad uso ricreativo e ludico, rientrano tra le “operazioni non critiche” 
  • Per Operazioni Critiche si intendono quelle operazioni che non rispettano, anche solo parzialmente, i requisiti delle operazioni non critiche sopra citate.

Attualmente il regolamento, differenzia i droni in base alla propria fascia di peso, evidenziando due maxi categorie:

  • peso minore di 250 grammi (CLASSE C0)
  • peso compreso tra i 250 ed i 500 grammi (CLASSE C1)
  • peso compreso tra i 500 grammi ed i 2,0 chili (CLASSE C2)
  • peso compreso tra i 500 grammi ed i 25 chili (CLASSE C3/C4)

Andremo ad analizzare la prima maxi categoria, che interessa tutti i droni a scopo ludico o professionali presenti sul mercato, ricordando che per il regolamento, le quattro sotto-categorie rientrano entrambe in scenari NON CRITICI.

dflight esempio

Principali differenze

Prima di vedere nel dettaglio il regolamento droni 2021 classe per classe, vi riassumiamo alcuni dei punti cardine di questo nuovo regolamento che, almeno in parte, porta una ventata di buone notizie:

  • Si può volare in qualunque categoria senza dover effettivamente sostenere un esame pratico;
  • Si può volare anche di notte (finalmente) ma utilizzando una luce lampeggiante verde sul drone;
  • Si può volare in FPV senza limitazioni in qualunque classe;
  • Purtroppo la funzione Follow-Me, anche se presente, non potrà essere usata su droni superiori ai 500 grammi;
  • Non servirà più il transponder (eccetto se c’è il bisogno di una riserva aerea);

Drone CLASSE C0: come funziona?

Se sei in possesso di un drone che pesa meno di 250 gr, come per esempio il nuovo DJI Mini 2, ecco tutto quello che puoi fare o non fare in base al nuovo regolamento in vigore fino al 2022:

  • PATENTINO: non obbligatorio;
  • REGISTRAZIONE: obbligatoria solo per il pilota, tramite la piattaforma D-Flight se il drone ha una fotocamera;
  • CODICE QR: deve essere presente sia sul drone che sul radiocomando. Il codice viene riportato nella propria pagina personale dopo la registrazione sul portale D-Flight. Fuori dall’unione europea è necessario anche apporre il codice EASA che si trova sullo stesso portale;
  • ASSICURAZIONE RC: (Assicurazione di responsabilità Civile) obbligatoria, con un massimale di almeno 800 mila euro; è possibile aggiungere altre assicurazioni, ma non sono obbligatorie;
  • AUTOCOSTRUZIONE: può essere auto-costruito ma la sua velocità massima non può superare i 68 Km/h (oppure meno di 19 m/s).
  • FPV (First-Person-View): consentito con osservatore (sia tramite smartphone, sia che si trovi integrato nel radiocomando);
  • FUNZIONE FOLLOW ME: (o Active Track) consentita se prevista dal drone;
  • SORVOLO ESTRANEI: è consentito sorvolare persone terze senza autorizzazione, eccetto che per zone con assembramenti:
  • SORVOLO ASSEMBRAMENTI: consentito solo se autorizzato dalla Questura Provinciale;
  • VOLO DI NOTTE: consentito solo se il drone è in possesso di almeno un lampeggiante di colore verde;
  • ALTEZZA MASSIMA: fino a 120 metri oppure consultando le altitudini consentite tramite le mappe D-Flight;
  • DISTANZA MINIMA: non ci sono limitazioni per quanto riguarda la distanza minima da aree residenziali o industriali;

Drone CLASSE C1: come funziona?

Se sei in possesso di un drone che pesa tra i 250 gr ed i 500 gr, come per esempio il Mavic 2 Pro di Dji, ci sono anche qui piccole distinzioni da fare rispetto alla classe C0, ricordando che tutte le operazioni rientrano in scenari NON CRITICI.

  • PATENTINO: obbligatorio conseguire il patentino A1/A3 tramite piattaforma ENAC; è riservato ai maggiori di 16 anni e sul sito è possibile seguire il corso per poi partecipare all’esame previo pagamento di un bollettino di 31 euro.
  • REGISTRAZIONE: obbligatoria solo per il pilota, tramite la piattaforma D-Flight se il drone ha una fotocamera;
  • CODICE QR: deve essere presente sia sul drone che sul radiocomando. Il codice viene riportato nella propria pagina personale dopo la registrazione sul portale D-Flight. Fuori dall’unione europea è necessario anche apporre il codice EASA che si trova sullo stesso portale;
  • ASSICURAZIONE RC: (Assicurazione di responsabilità Civile) obbligatoria, con un massimale di almeno 800 mila euro; è possibile aggiungere altre assicurazioni, ma non sono obbligatorie;
  • AUTOCOSTRUZIONE: i droni di questa classe non possono essere auto-costruiti;
  • FPV (First-Person-View): consentito con osservatore (sia tramite smartphone, sia che si trovi integrato nel radiocomando);
  • FUNZIONE FOLLOW ME: (o Active Track) consentita se prevista dal drone;
  • SORVOLO ESTRANEI: è consentito sorvolare persone terze senza autorizzazione, riducendo al minimo il tempo di sorvolo, eccetto che per zone con assembramenti:
  • SORVOLO ASSEMBRAMENTI: consentito solo se autorizzato dalla Questura Provinciale;
  • VOLO DI NOTTE: consentito solo se il drone è in possesso di almeno un lampeggiante di colore verde;
  • ALTEZZA MASSIMA: fino a 120 metri oppure consultando le altitudini consentite tramite le mappe D-Flight;
  • DISTANZA MINIMA: non ci sono limitazioni per quanto riguarda la distanza minima da aree residenziali o industriali;

Drone CLASSE C2: come funziona?

Se sei in possesso di un drone che pesa tra i 500 gr ed i 2,0 Kg, dove il cambiamento maggiore è quello riguardo al patentino, che in questo caso deve abilitarvi agli scenari CRITICI.

  • PATENTINO: obbligatorio patentino A2 per scenari critici da conseguire in un centro autorizzato ENAC; è riservato ai maggiori di 16 anni, non è obbligatorio seguire alcun corso per poi partecipare all’esame. Questo è suddiviso in esame teorico (30 domande) e pratico (dove però basterà autocertificarsi tramite le linee guida che vi fornirà ENAC).
  • REGISTRAZIONE: obbligatoria solo per il pilota, tramite la piattaforma D-Flight se il drone ha una fotocamera;
  • CODICE QR: deve essere presente sia sul drone che sul radiocomando. Il codice viene riportato nella propria pagina personale dopo la registrazione sul portale D-Flight. Fuori dall’unione europea è necessario anche apporre il codice EASA che si trova sullo stesso portale;
  • ASSICURAZIONE RC: (Assicurazione di responsabilità Civile) obbligatoria, con un massimale di almeno 800 mila euro; è possibile aggiungere altre assicurazioni, ma non sono obbligatorie;
  • AUTOCOSTRUZIONE: i droni di questa classe non possono essere auto-costruiti;
  • FPV (First-Person-View): consentito con osservatore (sia tramite smartphone, sia che si trovi integrato nel radiocomando);
  • FUNZIONE FOLLOW ME: (o Active Track) non consentita;
  • SORVOLO ESTRANEI: è consentito sorvolare persone non coinvolte senza autorizzazione ad un minimo di 50 metri di distanza oppure ad un massimo di 5 metri se il drone è dotato di funzionalità a basse velocità (esempio, “modalità tripod” di DJI).
  • SORVOLO ASSEMBRAMENTI: consentito solo se autorizzato dalla Questura Provinciale;
  • VOLO DI NOTTE: consentito solo se il drone è in possesso di almeno un lampeggiante di colore verde;
  • ALTEZZA MASSIMA: fino a 120 metri oppure consultando le altitudini consentite tramite le mappe D-Flight;
  • DISTANZA MINIMA: non ci sono limitazioni per quanto riguarda la distanza minima da aree residenziali o industriali;

Drone CLASSE C3/ C4: come funziona?

Se sei in possesso di un drone che pesa tra i 500 gr ed i 25 Kg. In pratica in questa categoria rientrano sicuramente tutti i droni tra i 2 ed i 25 Kg, inoltre se non volete entrare in possesso di un patentino A2 ma rimanere con il patentino A1/A3 (classe C1) allora anche i droni tra i 500 gr ed i 2,0 Kg rientrano in questa classe.

  • PATENTINO: obbligatorio patentino A1, A2 o A3 per scenari critici (A2) o non critici (A1/A3) da conseguire in un centro autorizzato ENAC (A2) oppure tramite piattaforma online (A1/A3); è riservato ai maggiori di 16 anni. Per maggiori informazioni sulle modalità di esame, riferirsi alla classe C1 (per il patentino A1/A3) oppure alla classe C2 (per il patentino A2);
  • REGISTRAZIONE: obbligatoria solo per il pilota, tramite la piattaforma D-Flight se il drone ha una fotocamera;
  • CODICE QR: deve essere presente sia sul drone che sul radiocomando. Il codice viene riportato nella propria pagina personale dopo la registrazione sul portale D-Flight. Fuori dall’unione europea è necessario anche apporre il codice EASA che si trova sullo stesso portale;
  • ASSICURAZIONE RC: (Assicurazione di responsabilità Civile) obbligatoria, con un massimale di almeno 800 mila euro; è possibile aggiungere altre assicurazioni, ma non sono obbligatorie;
  • AUTOCOSTRUZIONE: può essere auto-costruito e non ci sono limitazioni riguardanti la velocità massima del drone;
  • FPV (First-Person-View): consentito con osservatore (sia tramite smartphone, sia che si trovi integrato nel radiocomando);
  • FUNZIONE FOLLOW ME: (o Active Track) non consentita;
  • SORVOLO ESTRANEI: è consentito sorvolare persone non coinvolte senza autorizzazione ad un minimo di 30 metri oppure ad un massimo di 5 metri se il drone è dotato di funzionalità a basse velocità (esempio, “modalità tripod” di DJI).
  • SORVOLO ASSEMBRAMENTI: consentito solo se autorizzato dalla Questura Provinciale;
  • VOLO DI NOTTE: consentito solo se il drone è in possesso di almeno un lampeggiante di colore verde;
  • ALTEZZA MASSIMA: fino a 120 metri oppure consultando le altitudini consentite tramite le mappe D-Flight;
  • DISTANZA MINIMA: bisogna mantenersi ad una distanza minima di 150 metri da aree residenziali o industriali, aree urbane, parchi pubblici o in generale dalla civiltà.

I droni più acquistati

Per concludere, vi mostriamo qui di seguito una lista contente i 10 droni attualmente più acquistati su Amazon dagli utenti italiani. La lista è in continuo aggiornamento e mostrerà continuamente i prodotti maggiormente scelti. Ovviamente il fatto che siano i più acquistati, non vuole dire che siano i migliori in assoluto (per quelli potete rifarvi alla nostra selezione qui in alto):

Quale drone comprare?

Se siete indecisi su quale drone acquistare, abbiamo realizzato una serie di guide di acquisto che potrebbero aiutarvi nella scelta e che trovate riportate di seguito:

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