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Recensione Fujifilm X-S10: una piccola X-T4 che sbaraglia la concorrenza!

Giuseppe Brandi Dic 18, 2020

Sono passati ormai diversi mesi da quando Fujifilm ha presentato la sua ammiraglia X-T4 che, come da tradizione, aspettava di essere affiancata da un modello più accessibile ed economico quale un’ipotetica X-T40. Quest’anno, però, l’azienda nipponica ha deciso di reinventarsi, inaugurando con Fujifilm X-S10 una serie tutta nuova, più moderna, pensata per chi non ha mai utilizzato un sistema Fuji e cerca un approccio più convenzionale ed intuitivo.
Ebbene no: X-S10 non è una mirrorless pensata per gli amanti del brand, ma si rivolge ad una fascia più vasta ed eterogenea di utenti spaventati dalla complessità del sistema di controlli e ghiere dalle forti contaminazioni vintage che caratterizza la famiglia X Series. Un vero e proprio cambio di rotta che non minaccia l’identità del brand ma che permette a Fujifilm di attirare – e soddisfare – utenti diversi dal suo target di riferimento, spesso considerato ristretto ed elitario.

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Guide di acquisto
    Mirrorless
Indice dei contenuti
1. Specifiche tecniche
2. Corpo ed ergonomia
3. Controlli e funzionalità
3.1. Autofocus
3.2. Display e mirino
3.3. Autonomia
3.4. Connettività
4. Qualità delle immagini e delle riprese
5. Conclusioni e prezzo

Specifiche tecniche

Grazie ad un hardware pressoché identico a quello di X-T3 ed X-T4, Fujifilm X-S10 porta la stessa qualità d’immagine delle ammiraglie laddove queste ultime non sono riuscite ad arrivare. Al suo interno troviamo infatti lo stesso sensore APS-C X-Trans CMOS di IV generazione da 26,1 MP, accompagnato dall’ottimo X-Processor 4 e da un sistema AF ibrido basato su 425 punti. Fujifilm X-S10 è una mirrorless di fascia medio-alta, che però non è pensata per il mondo dei professionisti. La mancanza del battery grip, della tropicalizzazione e del doppio slot per schede SD sanciscono infatti una collocazione diversa rispetto a quella delle top di gamma, che non vedono intaccata in alcun modo la loro posizione. Prima di proseguire ulteriormente facciamo un piccolo recap delle specifiche tecniche della nuova Fujifilm X-S10:

  • Sensore: BSI X-Trans 4 CMOS APS-C da 26,1 MP
  • Processore d’immagine: X-Processor 4
  • Gamma ISO: 160 – 12.800 (80 – 51.200 esteso)
  • Raffica di scatti: 20 fps
  • Autofocus: 425 aree
  • Consumi: 325 scatti
  • Connettività: Bluetooth, WiFi
  • Display: 3″ TFT LCD da 1.040.000 punti
  • Mirino: 0,62x OLED da 2.360.000 punti
  • Ottiche compatibili: X-Mount
  • Peso: 465 g
  • Dimensioni: 126 x 85 x 65 mm

Corpo ed ergonomia

Il corpo macchina di Fujifilm X-S10 è realizzato completamente in lega di magnesio e, sebbene mantenga invariato il look moderno dalle forti contaminazioni retrò, si presenta con un design inedito per il brand che – grazie alla nuova ghiera dei modi PSAM e ad una impugnatura molto sporgente – punta su Semplicità, Stabilità e Sicurezza. Cambia anche il form factor – la sigla S sta anche per Small e Slim – con un corpo compatto dalle dimensioni paragonabili a quelle di X-T200 ed X-T30, che pesa circa 465 grammi e rispetto all’ammiraglia perde la tropicalizzazione.

Scompaiono dalla parte superiore le ghiere per la regolazione dei tempi e dei valori ISO, ormai diventate uno status-symbol per l’azienda, a favore di una nuova disposizione user-friendly che si avvicina molto a quella di X-T200. Partendo da sinistra verso destra troviamo infatti una ghiera multifunzione – che di default è impostata per la regolazione delle simulazione pellicola – accostata dalla leva di estrazione del flash, che questa volta è integrato nel corpo macchina e non va montato separatamente sulla slitta hot-shoe.

Proseguendo troviamo la novità più importante, a mio avviso, di questo nuovo corpo macchina: una ghiera dei programmi PSAM che cambia radicalmente il modo in cui si interagisce con la macchina grazie a ben quattro banchi personalizzabili (C1/C2/C3/C4). Troviamo infine la ghiera per la regolazione dei tempi, i tasti per accedere al menù Q e alla selezione dei valori ISO, un piccolo tasto REC (avrei preferito fosse più grande visto lo spazio a disposizione) ed il tasto di scatto coronato dalla leva di accensione.

Fujifilm X-S10 superiore

Su Fujifilm X-S10 troviamo per la prima volta, dopo il timido tentativo di X-H1, un grip molto pronunciato che assicura una presa salda ed avvolgente, anche nel caso (il mio) di chi ha le mani molto grandi. L’assenza di una buona impugnatura è stata un problema reclamato anche dagli utenti più affezionati nel corso degli anni, si pensi a quella praticamente assente di Fujifilm X-T100 ed X-T30, e quindi sono felice di constatare che Fujifilm abbia tenuto conto dei feedback ricevuti.

In bella mostra nella parte frontale troviamo l’ottimo sensore APS-C X-Trans CMOS di IV generazione da 26,2 MP inserito all’interno dell’innesto X-Mount e stabilizzato attraverso un sistema IBIS elettromagnetico, riprogettato per essere il 30% meno ingombrante pur offrendo prestazioni paragonabili (6 stop di stabilizzazione contro i 6,5 stop dell’ammiraglia X-T4). Completano la parte frontale la ghiera per la regolazione del diaframma, il LED per l’autofocus, il tasto di sgancio dell’ottica e la serigrafia Fujifilm X-S10.

Fujifilm X-S10 frontale

Stando alle dichiarazioni degli ingegneri di Fujifilm, che hanno lavorato a lungo sulla gestione del calore e della sua dissipazione, il corpo di X-S10 dovrebbe raffreddarsi molto più facilmente – nonostante le dimensioni contenute – anche dopo svariate ore di utilizzo. Nella realtà ho constatato dei piccoli surriscaldamenti che sono, appunto, dovuti a condizioni di funzionamento intense e la cui comparsa è quindi del tutto normale.

Nella parte posteriore troviamo l’ampio display Vari-Angle touchscreen, ideale per selfie e riprese in solitaria, affiancato da un piccolo joystick che può essere utilizzato sia per la selezione dei punti AF che per scorrere fra i vari menù di sistema, a mio avviso fra i più organizzati. Poco sopra il display troviamo un mirino OLED incredibilmente simile a quello di X-T30 in termini di pannello e prestazioni, che però si arricchisce di un oculare più comodo e accogliente.

Fujifilm X-S10 posteriore

La parte laterale destra è completamente pulita, lasciandoci focalizzare l’attenzione – ancora una volta – sull’ottima impugnatura. Lo slot per singola scheda SD risiede infatti nello stesso alloggiamento per batteria NP-W126S. Nella parte laterale sinistra troviamo invece un jack per il microfono, una porta USB-C ed una porta microHDMI.

Fujifilm X-S10 inferiore

Controlli e funzionalità

Fujifilm X-S10 è una mirrorless concreta pensata per rispondere ad esigenze di vario genere, che mantiene salda l’identità del brand pur collocandosi in una fascia mainstream. Nei prossimi paragrafi vi parlerò meglio delle sue ottime capacità e del perché – a mio avviso – è da ritenersi una delle migliori mirrorless ibride attorno ai €1000.

Fujifilm X-S10 contrasto

Autofocus

Fujifilm X-S10 integra un sistema di messa a fuoco automatica ibrido basato su 425 punti (o 91 aree), lo stesso che ho già avuto modo di testare su X-T4. Mi aspettavo, dunque, di trovarmi di fronte ad una delle soluzioni più performanti sul mercato ed effettivamente così è stato: i tempi di risposta di appena 0,02 secondi abbinati alla precisione degli algoritmi di tracking – che nel corso dei mesi sono stati migliorati dal susseguirsi di numerosi aggiornamenti – rendono X-S10 una mirrorless reattiva, intuitiva e sempre pronta a scattare. Il riconoscimento del soggetto non si limita infatti a tenere traccia dell’occhio, o più in generale all’intero volto, ma può addirittura mantenere a fuoco un oggetto qualsiasi con estrema precisione.

Le prestazioni del sistema AF sono soddisfacenti anche in condizioni di scarsa illuminazione, l’accuratezza è ottima a discapito di una risposta leggermente più lenta che però vi assicuro non compromette lo scatto. Stando a quanto riportato da Fujifilm, grazie al nuovo 50 mm f/1.0 sarà possibile spingersi fino a -7 EV.

Fujifilm X-S10 joystick

Display e mirino

Fujifilm X-S10 integra il nuovo display Vari-Angle da 3″ touchscreen, con una risoluzione di 1.040.000 punti ed un’ottima visibilità sotto la luce diretta del sole. Proprio come su X-T4 questa nuova tipologia di schermo completamente articolato migliora in termini di robustezza e praticità, mi ha consentito infatti di eseguire operazioni di ripresa in “solitario” che altrimenti avrebbero richiesto l’ausilio di un pannello esterno. Molto comoda la possibilità di richiudere lo schermo verso l’interno per prevenire la comparsa di graffi.

Fujifilm X-S10 display e mirino

Il mirino elettronico OLED condivide lo stesso pannello di X-T30, con una risoluzione di 2.360.000 punti ed un fattore d’ingrandimento 0,62x equivalente, ma si arricchisce di un oculare più comodo che non ne impedisce l’utilizzo prolungato. Questa versione rivisitata integra tre diverse modalità di funzionamento: priorità bassa luminosità (adatta la luminosità del mirino per mettere in evidenza i soggetti in penombra), priorità risoluzione (migliora la visualizzazione dei dettagli) e priorità frequenza (aumenta la frequenza di aggiornamento del mirino).

Autonomia

Vista l’impugnatura molto prominente mi sarei aspettato l’adozione della più recente batteria NP-W235, che su X-T4 ne raddoppiava l’autonomia rispetto al modello precedente. Fujifilm X-S10 integra tuttavia una batteria NP-W126S, la stessa di X-T3 ed X-T30 per intenderci, che assicura in media una autonomia di 325 scatti (secondo i dati CIPA).

Rispetto ai modelli appena citati, la durata della batteria è leggermente più bassa per via dei consumi relativi – principalmente – al sistema di stabilizzazione. Non manca tuttavia la possibilità di ricaricare la macchina attraverso una power bank, grazie alla porta USB-C dotata di Power Delivery. In confezione non è presente una dock esterna per la ricarica delle batterie, che quindi deve essere acquistata separatamente.

Fujifilm X-S10 batteria

Connettività

Fujifilm X-S10 può fare affidamento sui moduli Wi-Fi e Bluetooth a basso impatto energetico per comunicare al meglio con lo smartphone. Tramite l’applicazione Camera Remote è possibile controllare lo scatto da remoto, intervenire su tutti i parametri di scatto (anche in modalità video) e trasferire foto e video sul proprio device. Anche gli aggiornamenti del firmware vengono notificati e gestiti dall’app che – una volta scaricato il pacchetto – darà il via all’installazione sulla macchina.

Dal punto di vista della connettività fisica è presente un jack per il microfono ma manca l’uscita audio e quindi , proprio come sugli smartphone di ultima generazione, bisogna ricorrere ad un adattatore USB-C che fortunatamente è fornito in confezione. Se nel mondo smartphone è possibile correre ai ripari con delle cuffie wireless, la soluzione non è altrettanto efficace e professionale su X-T4 per via di numerose problematiche relative alla latenza.

Fujifilm X-S10 laterale

Qualità delle immagini e delle riprese

Fujifilm X-S10 integra lo stesso sensore APS-C X-Trans CMOS di IV generazione da 26,1 MP implementato dai modelli di punta dell’azienda (quali X-T3, X-Pro3 ed X-T4), uno fra i più performanti sul mercato che già nelle precedenti prove è spiccato per un ottimo livello di dettaglio e fedeltà cromatica. Il punto è che – stavolta – Fujifilm ha deciso di rendere accessibile un comparto fotografico così completo e pregiato a circa la metà del prezzo, con qualche piccolo compromesso che non inficia l’utilizzo quotidiano.

Come abbiamo già visto mancano il doppio slot per schede SD, il supporto ad un battery grip e la tropicalizzazione del corpo macchina. L’otturatore meccanico non va oltre il 1/4000s (contrariamente a 1/8000s di X-T4) e per questo motivo la raffica di scatto raggiunge gli 8 fotogrammi al secondo. Tramite l’otturatore elettronico (massimo 1/32000s) è possibile catturare raffiche fino a 30 fotogrammi per secondo con un crop 1,25x dell’inquadratura.

Dati e specifiche tecniche diventano però marginali quando si inizia a scattare: è qui che entra in gioco la colorimetria di Fujifilm e le sue fantastiche simulazioni pellicola. Questo ponte tra analogico e digitale, in grado di portare il look senza tempo delle pellicole su un dispositivo così moderno ed intuitivo, contribuisce a rendere unica l’esperienza di scatto restituendo delle immagini “già confezionate”.

Recensione Fujifilm X S10 Foto 1
Recensione Fujifilm X S10 Foto 2

Ciò che risulta ancora più interessante di Fujifilm X-S10 è che in modalità Auto sarà la fotocamera stessa ad impostare la simulazione pellicola più opportuna alla scena, con l’ulteriore possibilità di memorizzare gli scatti in formato RAW e non solo in JPEG. Tramite la ghiera multifunzione posta nella parte superiore sinistra è possibile scorrere fra le varie simulazioni introdotte dal brand, compresa la più recente ETERNA Bleach Bypass, con una nuova interfaccia che – tramite il tasto Q – permette di consultare una breve storia sulle origini della simulazione in questione e i suoi effetti sullo scatto.

Recensione Fujifilm X S10 Foto 3
Recensione Fujifilm X S10 Foto 4

Fujifilm X-S10 permette di registrare video in 4K a 30 fps, sia in 16:9 che nel formato più esteso DCI (17:9) con un bitrate massimo di 200 Mbps. Manca quindi il 4K a 60 fps che, in fin dei conti, rientra in un target diverso da quello a cui si rivolge la X-S10, ma se proprio dovesse rappresentare una caratteristica imprescindibile per il vostro utilizzo è possibile acquistare X-T3 a circa lo stesso prezzo.

Sono presenti diversi codec per la memorizzazione video, tra cui l’HEVC che permette di arrivare al 4:2:0 10 bit interno, e compressione Long GOP / All-Intra. Tramite uscita HDMI è possibile raggiungere il 4:2:2 10 bit. La modalità High Speed ora può spingersi fino a 240 fps in 1080p eseguendo un crop dell’inquadratura di 1,29x o interessare l’intera superficie scendendo a 120 fps. Ai controlli più tradizionali come focus peaking e timecode si aggiunge una novità molto gradita che è quello dello Zebra pattern, fondamentale quando si gira in F-Log che ora si arricchisce del View Assist, ossia un sistema che permette di applicare la curva BT-709 al log della camera per verificarne la corretta esposizione.

Conclusioni e prezzo

Non sappiamo ancora quali siano le intenzioni future del produttore e se effettivamente questa Fujifilm X-S10 possa in qualche modo sostituire la tanto attesa X-T40, che allo stato attuale andrebbe a collidere con la nuova serie per via della stessa collocazione. È altrettanto presto per parlare di best buy, ma sono certo che Fujifilm X-S10 abbia tutte le carte in regola per mettere in seria difficoltà la concorrenza impossessandosi del mercato consumer nella fascia dei €1000, in cui non è facile trovare un dispositivo che possa vantare di una qualità dell’immagine da top di gamma. Nel complesso sono rimasto molto soddisfatto dal suo comportamento nelle settimane di test e credo che molti utenti non noterebbero la differenza tra questa X-S10 e l’attuale top di gamma X-T4. Per tutti gli altri, appassionati al brand e professionisti, le soluzioni più interessanti restano le stesse (X-T3 ed X-T4). Il prezzo di listino di Fujifilm X-S10 è di €1169,99 con ottica XC 15-45 mm f/3.5-5.6, di €1469,99 con ottica XF 18-55 mm f/2.8-4 e di €1549,99 con ottica XF 16-80 mm f/4.

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